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Ecco come i personaggi letterari influenzano le nostre azioni quotidiane

Diciamo sempre che i romanzi sono in grado di cambiare la nostra vita ma fino a che punto questo è vero? E soprattutto in che misura?

MILANO – Diciamo sempre che i romanzi sono in grado di cambiare la nostra vita ma fino a che punto questo è vero? E soprattutto in che misura? Di questo tratta uno studio di alcuni ricercatori dell’Università di Durham condotto su oltre 1500 lettori che hanno fornito una descrizione dettagliata delle esperienze provate grazie ai libri. È stato scoperto che i romanzi penetrano in profondità nella vita quotidiana dei lettori. Un quinto dei partecipanti ha affermato di sentire la voce dei personaggi anche quando non sta leggendo, influenzando lo stile e il tono dei loro pensieri. Per alcune persone è come se i personaggi abbiano cominciato a narrare la loro esistenza. Alcuni sentono addirittura i personaggi parlare o se li immaginano rapportarsi con le cose di tutti i giorni.

SENTIRNE LA VOCE – Come dicevamo, lo studio ha rivelato che metà dei lettori sente proprio le voci dei personaggi durante la lettura e ha effettivamente diverse esperienze legate a tutti e cinque i sensi. Il sondaggio ha anche mostrato come i lettori di romanzi non decifrano semplicemente le parole ma ricreano durante la lettura i mondi e i personaggi descritti. “Per molti di noi – ha raccontato al “Guardian” lo scrittore e psicologo Charles Fernyhough – questo ci porta a considerare i personaggi dei romanzi come persone con le quali possiamo interagire”. Alcuni dei lettori che hanno partecipato al sondaggio hanno affermato di percepire la presenza dei personaggi proprio come se fossero nella stessa stanza.

I GRANDI SCRITTORI – I personaggi che sono capaci di fare il salto nella vita dei lettori generalmente sono “potenti, intensi e narratori – ha detto Fernyhough – ma questo varia notevolmente a seconda del lettore”. Ogni scrittore ha una particolare sensibilità, proprio come ogni lettore ha la sua. Eppure ci sono alcune penne che sanno cogliere meglio di altre i chiaroscuri, i pensieri scomodi e le ragioni nascoste. “Mi rendo conto di essere alla presenza di un grande scrittore se mi fa notare cose che altrimenti non avrei mai notato, perché la voce e la sensibilità della pagina indirizzano la mia attenzione portando alla luce alcuni dettagli nascosti del mondo e della vita”.

 

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