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Colleen Gleason, ”Il mio Dracula è un vampiro gentiluomo sexy”

Dopo grandi serie di successo quali quella della “famiglia Gardella” e “I diari delle tenebre”, la scrittrice statunitense Colleen Gleason è tornata a deliziare i suoi lettori con una saga tutta nuova, che non mancherà di far parlare di sé: 'Patto col diavolo' - titolo originale 'The vampire Voss' - è il primo capitolo della serie “Regency Draculia” che in Usa ha spopolato e che è stata pubblicata in Italia dalla Harlequin Mondadori...
La scrittrice statunitense, icona del genere adult fantasy, parla della sua ultima saga dedicata ai vampiri “Regency Draculia” che ha spopolato negli Usa e spiega come nascono i suoi lavori

MILANO – Dopo grandi serie di successo quali quella della “famiglia Gardella” e “I diari delle tenebre”, la scrittrice statunitense Colleen Gleason è tornata a deliziare i suoi lettori con una saga tutta nuova, che non mancherà di far parlare di sé: "Patto col diavolo" – titolo originale "The vampire Voss" – è il primo capitolo della serie “Regency Draculia” che in Usa ha spopolato e che è stata pubblicata in Italia dalla Harlequin Mondadori. Tra i gentiluomini e le nobildonne di un’Inghilterra inizi ‘800, si aggirano indisturbati i membri della Draculia, un’associazione segreta di aristocratici vampiri, discendenti del famoso Conte Dracula. L’autrice ritorna a stupire i suoi lettori con un nuovo romanzo che ci riporta al suo primo amore, i vampiri gentiluomini londinesi, al tempo della tanto amata saga della famiglia Gardella. Una Londra dalle strade perennemente cupe e silenziose, lo scenario ideale per ambientare la storia dei nostri affascinanti e dannati vampiri. Oltre allo stile pulito e scorrevole a cui la Gleason ha abituato i suoi lettori, l’autrice ci presenta la figura del vampiro sotto una luce diversa, decisamente più "dannata" e "infernale" a cui siamo abituati. Violenza e dolcezza si mescoleranno insieme rendendo questo romanzo irresistibile.

Qui da noi, in Italia, sei una delle icone del genere adult fantasy. Ti va di raccontarci qualcosa di te e di come tu sia entrata a far parte di questo magico mondo che è l’editoria?
Ho sempre amato leggere e scrivere libri. Ho scritto il mio primo racconto quando ero adolescente e poi ho continuato negli anni universitari e durante la mia carriera professionale. Probabilmente sarò l’unica scrittrice di vampiri che non legge abitualmente libri sui vampiri; solo recentemente ho letto Dracula per la prima volta e mi è piaciuto tantissimo. Il mio primo libro è stato venduto nel 2005, e nel 2007 fu pubblicato negli Stati Uniti e successivamente, nel 2008, anche in Italia. L’idea mi venne guardando Buffy, e pensai a come sarebbe stata la storia di un cacciatore di vampiri che somigliasse a Cenerentola.

Dopo la prima saga sulla famiglia Gardella e la tua seconda serie scritta con il nome di Joss Ware, in un Nevada contemporaneo, torni con la tua terza serie alle origini. La scelta di ambientare la tua nuova saga in questa epoca storica e in quella determinata città è stata una casualità o sei particolarmente legata a questo periodo e soprattutto alla figura del vampiro “gentiluomo”?
Dopo aver finito di scrivere i libri sulla famiglia Gardella, ero propensa a scrivere un’altra serie di un cacciatore di vampiri, ma diverso dal precedente. Tuttavia, il mio nuovo editore voleva che provassi a scrivere una serie che fosse più romantica, diciamo un po’ come Twilight, ma per adulti, e ambientata in un’era storica. Ho pensato che fosse un’idea simpatica e cosi iniziai a mettermi a lavoro e a pensare come avrei potuto cambiare i ruoli che erano dei vampiri Gardella in modo da sembrare dei vampiri gentiluomini più sexy, meditabondi e dannati. Ecco come mi è venuta questa passione per la mitologia della saga di Dracula.

Vuoi raccontarci com’è nata l’ispirazione che ti ha portata a scrivere la storia del Visconte Voss Dewhurst e della bella Angelica Woodmore?
Ho pensato molto a come sarebbe stato un uomo che ha venduto la sua anima a Lucifero in cambio dell’immortalità. Se avesse avuto denaro e potere, e non si fosse preoccupato di morire o perdere le sue capacità fisiche… per cosa avrebbe lottato? Così mi venne in mente l’idea del personaggio di Voss, che ha girato il mondo dedicandosi al piacere materiale. Era tutto ciò che un uomo poteva desiderare, ma era vuoto dentro. Apparteneva a Lucifero, e questa era la parte peggiore del patto e pensai a cosa lo avrebbe potuto far cambiare la sua anima. E questa cosa non poteva che essere una donna. che gli avrebbe fatto capire che c’è ben altro nella vita oltre il piacere. Una donna che avrebbe capito e compreso la sua più grande paura: la morte. Questa donna era Angelica.

Oltre ai tre libri già pubblicati in America: “The vampire Voss”, “The vampire Dimitri” e “The vampire Narcise”, ci sono in programma altri romanzi, oppure la serie si chiuderà con questa trilogia?
Ho in programma di scrivere tre libri, ma purtroppo dipende tutto dal mio editore che deciderà se e quando sarà il momento. Mi piacerebbe scrivere delle storie su Sonia, la terza sorella Woodmore, su Mirabella, la sorella di Dimitri e poi su un terzo personaggio.

Ogni scrittore ha le sue abitudini o i suoi cosiddetti “riti”mentre scrive: c’è chi ascolta la propria musica preferita, chi lo fa nel più assoluto silenzio, barricandosi nel proprio studio delle giornate intere… Colleen Gleason invece, cosa fa per scrivere e avere la massima ispirazione?
Recentemente ho ristrutturato il mio studio e spesso mi siedo su una poltrona con il mio computer e inizio a scrivere, ma devo dire che riesco a rendere di più quando sono alla libreria del mio paese o al bar, mi metto gli auricolari nelle orecchie e inizio ad ascoltare musica e scrivo, scrivo, scrivo. Per il resto scrivo prevalentemente di sera. Dopo aver lavorato fuori, metto i miei figli a letto e me ne sto tranquilla a scrivere. Questo accade tra se sette e le dieci di sera. Se invece ho scadenze imminenti scrivo in ogni momento della giornata. Adoro svegliarmi presto il sabato mattina e scrivere quando i miei figli e mio marito dormono. Trascorro gran parte della mattinata e primo pomeriggio a scrivere email, rispondere ai lettori, postare commenti su facebook, fare ricerche o altre attività.

Quali progetti editoriali hai tra le mani per il prossimo futuro?
Ho molti progetti in cantiere. Per prima cosa ho appena ultimato la stesura di una serie per adolescenti. Ma non verrà pubblicata prima del 2013. È un romanzo steampunk, filone della narrativa fantastica-fantascientifica che introduce una tecnologia anacronistica all’interno di un’ambientazione storica. Le storie steampunk descrivono un mondo anacronistico – a volte una vera e propria ucronia – in cui armi e strumentazioni vengono azionate dalla forza motrice del vapore anziché dall’energia elettrica; dove i computer sono completamente analogici, o enormi apparati magnetici sono in grado di modificare l’orbita lunare. Un modo per descrivere l’atmosfera steampunk è riassunto nello slogan "come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima". Sto pensando inoltre ad un romanzo sulla famiglia Gardella ambientato in una Chicago degli anni venti. Non so quando lo finirò, chissà, magari i miei lettori potrebbero mandarmi messaggi di auguri cosi da darmi l’energia giusta e incitarmi a scriverlo più velocemente. Sto scrivendo anche il quinto e il sesto libro della mia serie con il nome di Joss Ware, amati da molti lettori.

 

Nicla Cardellicchio 

11 gennaio 2013

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