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Claudio Costa, “Il mio omaggio a Marco Simoncelli per trasmettere ai giovani i valori e i sogni degli eroi”

Il 21 aprile presso l’autodromo di Imola è stato presentato “La vittoria di Marco”, il libro scritto dal dottor Claudio Costa e dedicato alla memoria di Marco Simoncelli, lo sfortunato centauro di Moto Gp scomparso il 23 ottobre 2011 a Sepang. Il libro racconta la storia di alcuni campioni dello sport, definiti dinosauri perché sempre più rari, che durante la loro vita hanno giocato con il destino, uscendone sempre vincitori, anche dopo la morte grazie ai loro sogni e alle loro emozioni…

Il responsabile della Clinica Mobile del Moto Gp ha presentato il suo ultimo libro dedicato a Marco Simoncelli

MILANO – Un atto d’amore nei confronti degli eroi del motociclismo e dello sport, affinché i loro valori, le loro emozioni e i loro sogni non si estinguano. Con queste parole è possibile definire “La vittoria di Marco”, il libro scritto dal dottor Claudio Costa, fondatore della Clinica Mobile, in occasione dell’anniversario dei suoi 40 anni di attività. Il libro è  un omaggio a Marco Simoncelli, lo sfortunato pilota della Moto Gp scomparso sei mesi fa sulla pista di Sepang, in Malesia. Il libro è stato presentato il 21 aprile presso l’autodromo di Imola. La vittoria di Marco è “dedicato alle persone che lo amavano e lo amano tutt’ora, quelle che hanno scoperto di amarlo il giorno in cui è morto, e anche quelle che lo ameranno leggendolo in questo libro che gli dedico con infinito amore”.

DUE LIBRI IN UNO – “La vittoria di Marco” è composto da due libri strettamente collegati tra di loro. Il primo, dal titolo “Il sogno del dinosauro”, è un libro di ricordi e di esperienze, dove nelle imprese degli eroi s’intravvede il mito dell’uomo antico, mito che promette speranza là dove il pericolo non lascia scampo e tantomeno scorgere vie di salvezza. Il secondo, dal titolo “La vittoria di Marco”, racconta il perché della vittoria di Marco Simoncelli in Malesia, anche se il campione muore.

I DINOSAURI-EROI – L’idea del libro nasce da un tormento esistenziale dell’autore. “Io, che ho una certa filosofia del mondo e dell’umanità, mi trovavo a vivere la condizione dei dinosauri, che si sono istinti perché intorno a loro erano cambiate le condizioni del mondo. Per cercare di far vivere questo dinosauro con il quale mi ero identificato, avevo cercato degli eroi che mi potevano aiutare a credere che esso non si sarebbe estinto”. I “dinosauri” raccontati dal Dottor Costa all’interno del libro sono campioni dello sport che hanno giocato nella loro vita con il destino: Mick Doohan, Loris Capirossi, Wayne Rainey, Alex Zanardi, Shoya Tomizawa, Marco Pantani e Marco Simoncelli. “Eroi e campioni che hanno corso contro la morte. In questa grande partita, la morte li sfida e dice «Ma perché giocate contro di me? Tanto vinco sempre io», e loro invece hanno sempre risposto «Noi corriamo perché fino a quando giochiamo siamo vivi, ti rubiamo il tempo, diventando tanto eroi da essere pane degli dei, pane della gloria, immortali».

 

RIMPIANTI E FELICITA’ – All’interno del libro, il dottor Costa ha pubblicato una lettera scritta il 14 febbraio del 2004, quando apprese la notizia della morte di Marco Pantani. “Una lettera scritta, piangendo, a me stesso, che solo ora ho il coraggio di pubblicare. Nella lettera emerge il mio rimpianto per aver rifiutato la sua richiesta d’aiuto. Ero troppo preso dalla vana gloria del motociclismo, che non mi sono accorto che c’era qualcuno che voleva essere ascoltato”. Nel libro trovano spazio le storie di Wayne Rainey e Alex Zanardi, campioni delle due e delle quattro ruote costretti sulla sedia a rotelle e che, invece di chiudersi nel dolore e nella sofferenza, “sono riusciti a trovare qualcosa di diverso che li ha condotti a raggiungere una cosa semplicissima: la felicità”.

 

LA VITTORIA DI MARCO – Al tormento personale del dottor Costa, si aggiunge quello dovuto alla morte di Marco Simoncelli, avvenuta sei mesi fa, il 23 ottobre 2011, sul circuito di Sepang, che costringe il dottor Costa a riprendere il libro in mano e scrivere l’ultimo capitolo. “Avevo intervistato Simoncelli, e dalle sue parole era emersa questa sua dimensione profonda da dove attingeva tutte le sue energie, che poi non è altro che quella condizione dei grandi campioni amati da tutti come Senna e Villeneuve”. Subito dopo il terribile incidente di Sepang, sembrava che la morte avesse vinto la partita, ma per il dottor Costa non è stato affatto così.  “Nel cuore degli esseri umani esiste questa grande possibilità di essere più alti della mortalità. Quel giorno la morte se n’è andata via con un corpo ingombrante, mentre tutto quello che era Marco Simoncelli, il suo spirito, la sua simpatia, è rimasto vivo nel cuore di tutti.  Il successo di Marco è il trionfo del sorriso, la vittoria della famiglia, della gioventù immortale dell’anima che non si vuole arrendere alla gelida stretta di mano della morte”.

 

MESSAGGIO AI GIOVANI – La Vittoria di Marco è un libro per tutti, in particolare rivolto ai giovani. “In queste pagine spiego la loro rabbia, spiego perché sono stati derubati dell’educazione delle loro emozioni, che sono poi quelle armi meravigliose che gli permettono di decifrare, abitare e prevedere il mondo”. Secondo il dottor Costa oggi si sta perdendo molto di tutti quei valori legati alle emozioni, definiti il vigore ed il valore dell’anima, e ciò significa riempire i giovani di rabbia. “Mi scaglio contro la tecnica esasperata, non perché non la ami; la tecnica ci ha salvato, ma il diventare schiavi di essa ha portato via sia la libertà sia la democrazia, costringendoci a vivere un unico mondo, spietato, che non tiene conto di quelli che sono il valore delle emozioni, che in questo libro esalto, e la forza dei sogni”. Sogni ed emozioni che erano ben racchiusi in Marco Simoncelli.

25 aprile 2012

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