Ci sono libri che respirano insieme alla natura, che trovano nuova voce sotto il sole, tra il profumo dell’erba o nel silenzio dorato di un tramonto. Sono storie che parlano al cuore in modo diverso quando lette all’aperto, dove il tempo sembra allungarsi e ogni pagina si apre come un petalo. Letture consigliate anche in vista della Pasquetta e della classica gita fuori porta.
Ecco sette classici della letteratura che, portati con sé in un parco, in riva a un lago o sotto un albero amico, diventano compagni ideali per un momento di quiete e meraviglia.
Sei classici della letteratura da godersi all’aria aperta
Se nutrite il desiderio di una lettura stimolante che risvegli i sensi e celebri la bellezza della natura, non potrete fare a meno di uno di questi classici della letteratura: opere senza tempo, che risultano perfette per una lettura – o rilettura – all’aria aperta.
“Il giardino segreto” di Frances Hodgson Burnett
Un classico intriso di luce e rinascita, che parla di giardini chiusi e cuori che si riaprono. Da leggere tra fiori veri, per sentire la magia sulla pelle.
Mary, una bambina sola e scontrosa, viene mandata a vivere nella tenuta dello zio dopo la morte dei genitori. Qui, in mezzo alla brughiera inglese, scopre un giardino abbandonato e segreto. Inizia così un’avventura fatta di scoperte, amicizie e trasformazioni, dove la natura diventa cura e incanto.
“Il barone rampante” di Italo Calvino
Ecco poi una favola filosofica che invita a guardare il mondo da un’altra prospettiva. Un classico perfetto da leggere su una coperta all’ombra di un albero, magari immaginando di salirci sopra.
A dodici anni, Cosimo Piovasco di Rondò decide di salire su un albero e non scendere mai più. Da lassù costruisce una vita intera, libera e piena di avventure. Con grazia e fantasia, Calvino racconta l’infanzia, l’amore, la ribellione e la bellezza di scegliere il proprio sguardo sul mondo.
“Siddharta” di Hermann Hesse
Fra i classici da leggere all’aria aperta non poteva mancare lui, un cammino spirituale che segue il ritmo del fiume e dei boschi, perfetto per una lettura silenziosa all’ombra, quando tutto invita all’ascolto. Un libro da portare con sé dove il mondo respira più piano.
Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti.
E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il “costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l’aveva visto centinaia di volte con venerazione”.
“Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen
Ironico, elegante, affilato come un raggio di sole tra le tende: questo romanzo è perfetto per un pomeriggio d’aria e sogni, con il cuore tra le pagine e i piedi nudi sull’erba.
Pride and Prejudice è certamente l’opera più popolare e più famosa di Jane Austen, vero e proprio long-seller, ineccepibile per l’equilibrio della struttura narrativa e lo stile terso e smagliante, ed emblematica della “cristallina precisione” austeniana.
Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da un’ironia spietata e sottile, annota e analizza con suprema grazia fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da struggenti personaggi femminili, sospesi tra l’ipocrisia dell’Inghilterra vittoriana e la voglia di un amore romantico e senza compromessi.
“La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell
Passiamo a una celebrazione della natura e della stravaganza umana, con il sole greco tra le righe e la risata pronta a fiorire. Un libro che è vacanza e tenerezza.
«Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso da ragazzo, con la mia famiglia, nell’isola greca di Corfù.
In origine doveva essere un resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del libro.
Non appena si sono trovati sulla pagina non ne hanno più voluto sapere di levarsi di torno, e hanno persino invitato i vari amici a dividere i capitoli con loro»: così Gerald Durrell presenta questo libro, uno dei più universalmente amati che siano apparsi in Inghilterra negli ultimi trent’anni.
Ma il lettore avrà il piacere di scoprirvi anche qualcos’altro: la storia di un Paradiso Terrestre, e di un ragazzo che vi scorrazza instancabile, curioso di scoprire la vita (che per lui, futuro illustre zoologo, è soprattutto la natura e gli animali), passando anche attraverso avventure, tensioni, turbamenti, tutti però stemperati in una atmosfera di tale felicità che il lettore ne viene fin dalle prime pagine contagiato.
“Il richiamo della foresta” di Jack London
Infine, vi suggeriamo un classico senza tempo che celebra la forza selvaggia della natura, che ci chiama a qualcosa di più profondo. Da leggere in cammino, o seduti davanti a un bosco, lasciandosi attraversare dalla sua energia primitiva.
La vita di Buck, cane di razza abituato al clima mite e alla tranquillità degli Stati Uniti del Sud, ha un’improvvisa svolta quando, per una scommessa persa, è venduto e spedito al Nord, come cane da slitta.
Piegato all’obbedienza da un esperto allevatore, riesce a far fronte alle nuove esigenze e a sopravvivere alle privazioni e al clima inclemente. Ma qualcosa è cambiato in lui: nel suo comportamento riaffiorano istinti sopiti. Buck sente crescere, sempre più forte, il contrasto tra natura e educazione, tra amore per il padrone e slancio incontenibile verso la libertà.