Classici da leggere d’estate? Assolutamente sì. Ci sono estati in cui si cercano letture leggere, brevi, magari da infilare in borsa per un pomeriggio in spiaggia. E poi ci sono estati diverse: quelle in cui si ha voglia di sprofondare in un romanzo lungo, denso, stratificato. Un libro che fa parte dei cosiddetti “classici” e che non si lascia finire in un weekend, ma che ti accompagna per settimane, come una presenza costante, a volte scomoda, a volte rivelatrice.
Noi quelle estati le amiamo. Ci piace riscoprire classici da assaporare con lentezza: romanzi giganti che aprono finestre su mondi lontani, che fanno domande scomode, che ti restano addosso. Se anche tu senti il bisogno di una lettura che lasci il segno, forse questi tre classici giganti sono proprio quello che cercavi.
3 classici giganti che ti accompagnano tutta l’estate
Giganti, sì, perché lo sono sia di mole che di presenza letteraria. Fanno il loro figurone in libreria, ma potrebbero staccarvi una spalla, se li metterete in borsa… perciò fate attenzione e portateli rigorosamente in mano.
E ricordate che c’è chi li chiama giganti perché una volta letti non si dimenticano più.
“Guerra e pace” di Lev Tolstoj
Sicuramente è uno di quei giganti che tutti hanno e che è messo lì sullo scaffale a prendere polvere, a fare scena. Il classico libro che “Ho letto, sì, ma è passato troppo tempo, devo rileggerlo”. Cavolate, non l’avete mai letto, ed è arrivato il momento di farlo davvero.
Lev Tolstoj non scrive solo la storia della Russia napoleonica, scrive quella dell’umanità. E riesce a farci affezionare a personaggi che sembrano veri, come Pierre, Nataša, il principe Andrej. “Guerra e pace” è il classico da leggere con calma, magari ogni mattina qualche pagina, come un rituale. Alla fine, vi sembrerà di aver vissuto più vite, perché questo è il potere dei giganti.
Mentre Napoleone avanza e la Russia vacilla, i personaggi cambiano, crescono, cadono e si rialzano. C’è spazio per guerre epiche , come la battaglia di Austerlitz e quella di Borodino, ma anche per cene in famiglia, balli, lettere, duelli e amori sbagliati, sogni di gioventù e momenti di struggente intimità. Ed è proprio per questo che, una volta concluso, vi mancherà.
“Moby Dick” di Herman Melville
Un classico che non solo è in linea con l’estate, ma che potrete portare al mare con il gusto di dire “sono in tema”. Ha un ritmo particolare, altalenante, e fa guardare il mare con occhi diversi. È un classico vasto, imprevedibile, profondo. Fa capire che ci sono battaglie dentro di noi che sono più grandi di qualunque balena.
Parla di Ismaele, giovane inquieto in cerca di avventure, che decide di imbarcarsi su una baleniera, la Pequod , salpando dal porto di Nantucket. A bordo incontra un equipaggio eterogeneo e multiculturale, tra cui l’enigmatico e devoto arponeiro Queequeg , con cui stringe un profondo legame.
Il libro affronta la condizione umana, la follia, il desiderio di controllo. E non importa se c’è una balena bianca da cacciare, se quello è il filo conduttore, perché tutto attorno è l’uomo, la fede, la natura e l’io che ossessiona lo scrittore, e subito dopo il lettore.
“I Beati Paoli” di Luigi Natoli
Forse il meno conosciuto dei tre, un classico dei giganti, un libro storico-avventuroso. “I Beati Paoli” è ambientato nella Palermo del 1700. La storia comincia quando muore in guerra Emanuele Albamonte , duca della Motta, lasciando suo figlio per disperso o morto.
È l’inizio di una spirale fatta di intrighi, segreti e vendette. Suo fratello, il perfido don Raimondo , approfitta dell’occasione per impadronirsi del titolo e dei beni di famiglia. Da qui in poi il romanzo è incentrato su un giovane cavaliere che si unisce a una setta segreta di giustizieri popolari per vendicare torti familiari, sfidare il potere della nobiltà corrotta e affermare una giustizia alternativa. Impossibile che non piaccia!
Perché dedicarsi a questi tre classici proprio adesso?
Perché l’estate è il momento ideale per rallentare. Quando, se non adesso, è possibile prendere in mano uno di questi tre volumi? Leggere senza fretta, entrare in sintonia con pagine che richiedono attenzione, non capita sempre, perché non sempre abbiamo tempo a disposizione. E quando il tempo c’è, sa ripagare.
Questi tre giganti non sono solo lunghi. Sono esperienze . E se anche uno solo di loro ti chiama – se lo hai già lì, da anni, e lo hai sempre rimandato – forse questo è il momento giusto. Non importa dove sarai: in città, in montagna, al mare. Se hai con te uno di questi giganti, non sarai mai solo.