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Chiara Gamberale, “Le cose possono finire ma non vuol dire che non siano mai esistite”

Ieri è uscito in libreria "Qualcosa", il nuovo libro di Chiara Gamberale. Ieri sera, alla Feltrinelli di Piazza Duomo a Milano, si è tenuta la prima presentazione

MILANO – Ieri è uscito in libreria “Qualcosa” (Longanesi), il nuovo libro di Chiara Gamberale. Ieri sera, alla Feltrinelli di Piazza Duomo a Milano, si è tenuta la prima presentazione. C’era elettricità nell’aria. Una grande emozione era chiaramente percepibile nelle tantissime persone che hanno partecipato all’evento. “Ogni nuovo libro di Chiara provoca gioia, una pazza gioia” ha detto Enrico Buonanno, introducendo la scrittrice. “Qualcosa” è una fiaba, sul modello del “Piccolo principe” e delle fiabe di Hoffmann. Una fiaba per tutti, inframmezzata dalle illustrazioni di Tuono Pettinato (Andrea Paggiaro), uno dei più quotati autori di fumetto italiani. “Dentro ho un’orchestra stonata – ha raccontato Chiara – per me è stato difficilissimo scrivere queste frasi semplici e lineari, ma era quello che volevo”.

LA PRINCIPESSA QUALCOSA DI TROPPO – Protagonista della storia è Qualcosa di Troppo. Si chiama così perché – è chiaro fin da subito – vuole sempre troppo e fa sempre troppo. Il problema è che quando vogliamo troppo rimaniamo sempre insoddisfatti. Poi quando muore sua madre, Una di Noi, Qualcosa di Troppo smette di provare troppo e comincia a provare niente. Un buco le si spalanca nel petto. Per fortuna, come ogni fiaba che si rispetti, la principessa incontra il principe, il Principe Niente, che le insegna il grande valore della noia. La noia, come ha detto Buonanno durante la serata, è “la grande essenza della vita vera, perché ci dà il tempo di inventare e fantasticare”.

IL PASSAGGIO SEGRETO – “Il Cavalier Niente, lo so – ha confessato la Gamberale – può risultare antipatico all’inizio, perché rappresenta la nostra coscienza e averci a che fare è difficile. Bisogna avere coraggio e pazienza per affrontarla”.  Ma questo libro cerca di mostrare come affrontarla e “come quel buco nel petto possa trasformarsi in un passaggio segreto”. “Come facciamo a essere noi stessi quando abbiamo perso una persona che consideravamo una parte importante di noi? – si è chiesta Chiara  – so che è complicato ma ho scritto questo libro proprio tentando di rispondere a questa domanda”. Un libro, quest’ultimo dell’autrice di “Per dieci minuti” e “Adesso“, che è nato dalla necessità di toccare alcuni argomenti. “Scrivere questo libro è stato terapeutico per me – ha detto in chiusura Chiara Gamberale – ho imparato che le cose possono finire ma questo non vuol dire che non siano mai esistite”.

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