Valérie Perrin con i suoi romanzi ha stregato migliaia di persone. Tatà il suo ultimo libro ha già superato le 100 mila copie, a sole poche settimane dall’arrivo nelle librerie, ovvero novembre 2024.
Valérie Perrin riconferma l’exploit di Cambiare l’acqua ai fiori e con il suo stile delicato, leggero malgrado i temi anche forti, continua a incontrare i gusti dei lettori. In anni in cui l’attualità è caratterizzata invece da un’insostenibile, incontenibile pesantezza.
Il suo capolavoro Cambiare l’acqua ai fiori, pubblicato nel 2018, è ancora in classifica tra i libri più venduti insieme alla sua ultima opera Tre, pubblicata nel 2021, romanzo che, in poco tempo, ha emozionato tantissimi lettori.
Chi è Valérie Perrin
Nata a Remiremont, in Francia nel 1967, Valérie Perrin è scrittrice, fotografa cinematografica e sceneggiatrice. Legata a Claude Lelouch, celebre regista e produttore cinematografico, la carriera cinematografica di Perrin è iniziata nel 2006 lavorando prima come fotografa di scena, poi come co-sceneggiatrice nelle pellicole del compagno. Il grande successo, però, arriva quando inizia a dedicarsi alla scrittura.
Lo stile di Valérie Perrin è caratterizzato da una qualità lirica e poetica dello scrivere molto vicino a quello del cinema e della fotografia. I suoi romanzi si distinguono per la ricchezza nella caratterizzazione dei personaggi, le immagini vivide e l’esplorazione di emozioni universali. Le sue storie sono intense ed emozionanti, pronte per essere trasposte in film per il cinema, serie o fiction per la Tv. I suoi romanzi, che esplorano temi come l’amore, il lutto, la resilienza e la bellezza della vita quotidiana, hanno conquistato lettori in tutto il mondo.
L’influenza cinematografica e fotografica di Valérie Perrin si riflette nella profondità visiva e narrativa delle sue opere. Le sue storie catturano spesso i lettori per la rappresentazione intima dei rapporti umani e dei piccoli grandi momenti della vita.
I romanzi di Valérie Perrin
1. Il quaderno dell’amore perduto
Il quaderno dell’amore perduto (Les oubliés du dimanche) è il romanzo d’esordio di Valérie Perrin, pubblicato nel 2015. È una storia dolceamara, poetica e toccante che esplora i legami tra le generazioni, i segreti nascosti e il potere della memoria. Con questo libro, Perrin ha mostrato fin da subito il suo talento nel creare storie intime e profondamente umane.
L’opera ha ottenuto ben 13 premi, fra cui il Prix du premier roman de Chambéry 2016, le prix Chronos 2016, le Choix des libraires 2018. è le ha assicurato un’enorme fama internazionale.
La protagonista, Justine, è una giovane donna di 21 anni che lavora come infermiera in una casa di riposo, Les Hortensias, in una piccola cittadina francese. Qui si prende cura degli anziani ospiti e instaura un legame speciale con Hélène, un’anziana signora che racconta a Justine la sua storia d’amore giovanile con Lucien, un uomo di cui ha perso le tracce durante la Seconda Guerra Mondiale.
I ricordi di Hélène diventano per Justine una sorta di rifugio, ma la sua vita personale è segnata da un trauma irrisolto: la morte dei genitori in un misterioso incidente d’auto quando lei era bambina. Attraverso il racconto di Hélène e il proprio viaggio interiore, Justine scopre segreti di famiglia, si confronta con il suo passato e si apre alla possibilità di amare e di essere amata.
Il “quaderno dell’amore perduto” diventa un simbolo della memoria e della forza dei legami che resistono al tempo.
Il romanzo esplora il potere dell’amore, la sua capacità di resistere alle avversità e la struggente bellezza della perdita. Attraverso i ricordi di Hélène e il viaggio personale di Justine, la storia celebra l’importanza di mantenere vivo il passato per comprendere il presente.
Justine si confronta con i segreti della propria famiglia e scopre come questi abbiano influenzato la sua vita. Il rapporto tra Justine e gli anziani de Les Hortensias mette in evidenza quanto si possa imparare dalle generazioni precedenti.
Valérie Perrin adotta uno stile delicato e ricco di immagini poetiche. Alterna momenti di malinconia a scene di dolcezza e humor, creando un racconto che tocca profondamente l’animo del lettore. La narrazione è fluida, e i dettagli delle vite dei personaggi emergono poco alla volta, mantenendo viva l’attenzione.
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Cambiare l’acqua ai fiori (Changer l’eau des fleurs) è un romanzo straordinario di Valérie Perrin, pubblicato nel 2018, che ha conquistato il cuore di milioni di lettori in tutto il mondo. Si tratta di una storia poetica e profondamente toccante, che esplora temi universali come l’amore, il lutto, la resilienza e la rinascita.
La protagonista, Violette Toussaint, è la guardiana di un piccolo cimitero di provincia in Francia. La sua vita, apparentemente tranquilla e scandita da rituali quotidiani, nasconde un passato complesso e doloroso. Attraverso una serie di flashback e incontri con i visitatori del cimitero, si svela gradualmente la sua storia: un matrimonio tormentato, una tragedia personale e il suo straordinario percorso di rinascita.
Un punto di svolta arriva quando un uomo, Julien Seul, si presenta al cimitero per esaudire un desiderio particolare di sua madre, recentemente scomparsa: essere sepolta accanto a un uomo che non è suo marito. Questo evento porta Violette a confrontarsi con i segreti del proprio passato, intrecciandoli con quelli degli altri personaggi.
Il libro affronta tematiche profonde come il lutto e la perdita. La morte, che permea tutta la narrazione, non è mai trattata in modo cupo o opprimente, ma come parte integrante della vita, accompagnata da ricordi, riconciliazioni e guarigione.
Violette è l’incarnazione della resilienza: nonostante le avversità, riesce a trovare una nuova serenità e significato nella sua esistenza. Il romanzo esplora diverse sfaccettature dell’amore: romantico, materno, amicale, ma anche l’amore per la vita stessa.
Valérie Perrin riesce a rendere poetiche anche le azioni più semplici, come “cambiare l’acqua ai fiori”, un gesto che diventa metafora di cura e rinnovamento.
La scrittura è delicata, lirica e densa di emozioni. Valérie Perrin riesce a creare un’atmosfera intima, alternando momenti di leggerezza a passaggi più struggenti. I capitoli brevi e la struttura frammentata tengono il lettore avvinto, creando una narrazione ricca di sfumature e dettagli.
Il romanzo ha riscosso un enorme successo internazionale, diventando un bestseller tradotto in oltre 30 lingue.
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3. Tre
Tre (Trois) è un romanzo intenso e coinvolgente di Valérie Perrin, pubblicato nel 2021, che conferma il talento dell’autrice nel tratteggiare personaggi profondi e storie emozionanti. È un viaggio attraverso l’amicizia, i segreti, le scelte di vita e il peso del tempo, raccontato con lo stile lirico e delicato che contraddistingue i suoi lavori.
La storia segue tre amici inseparabili, Nina, Adrien e Étienne, che si incontrano nel 1986 in una scuola di provincia. Uniti dalla promessa di rimanere sempre insieme e di trasferirsi un giorno a Parigi, i tre condividono sogni, avventure e sfide della giovinezza.
Con il passare del tempo, però, le loro vite prendono direzioni diverse, intrecciate da segreti, incomprensioni e il peso di scelte difficili. La narrazione si sviluppa su più linee temporali, alternando gli anni della loro giovinezza agli eventi del 2017, quando un misterioso caso – il ritrovamento di un’auto sommersa in un lago – riporta alla luce verità nascoste e connessioni dimenticate.
Il libro affronta il tema dell’adolescenza, molte volte non compresa dal mondo degli adulti e dell’amicizia. Si sviluppa su due piani temporali gli anni ’80 e il 2017 nella volontà di esplorare l’evoluzione dei rapporti d’amicizia, dal legame indissolubile dell’adolescenza alle fratture causate dal tempo e dai segreti.
Ciascun personaggio del libro custodisce aspetti nascosti di sé che vengono svelati gradualmente, mostrando come le scelte individuali possano influenzare la vita degli altri.
Il romanzo riflette sull’impatto delle esperienze e delle scelte sul corso della vita, e su quanto sia difficile mantenere le promesse fatte a se stessi e agli altri.
Ambientato in una cittadina francese, Tre esplora il desiderio di evasione e di riscatto che spesso accompagna chi cresce in piccoli centri.
Valérie Perrin adotta una struttura narrativa stratificata, alternando passato e presente con fluidità. La sua scrittura è ricca di dettagli e introspezioni, dipingendo un quadro vivido dei personaggi e delle loro emozioni. La trama è costruita con grande abilità, mantenendo alta la tensione e il desiderio di scoprire la verità.
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4. Tatà
Tatà si colloca fra il giallo e lo storico e appare come il suo più intimo e personale. È uscito a novembre 2024 ed è già ai primi posti di tutte le classifiche, con oltre 100 mila copie vendute.
Ambientato in Borgogna, nel paesino dove la stessa autrice è cresciuta, “Tatà” è un libro che colpisce e innamora.
I lettori francesi non hanno fatto che acquistarlo e leggerlo sin dalla sua uscita: la trama, ricca e avvincente come quella dei gialli, si mescola a personaggi ben sfaccettati che sembra di poter quasi toccare. Le storie d’amore che attraversano le pagine accontentano la nostra sete di romanticismo, di relazioni e di incroci imprevisti.
Valérie Perrin ha lavorato a Tatà ininterrottamente per oltre due anni: lo ha rivelato nel corso delle interviste di introduzione all’opera.
In ogni suo romanzo ha racchiuso un po’ di sé raccontando storie e personaggi che ha incrociato sul suo cammino. Questo, insieme all’innata capacità di raccontare l’animo umano e sentimenti, ha reso speciali le opere dell’autrice. E Tatà sembra non fare eccezione.