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Carlo Lucarelli, ”La paura è utile perché stimola la curiosità”

Carlo Lucarelli e la paura. Chiusa da poco l'esperienza in TV della 'Tredicesima ora' inspiegabilmente sospesa dalla Rai nonostante la qualità della trasmissione e i buoni ascolti, Lucarelli torna...

PIETRASANTA – Carlo Lucarelli e la paura. Chiusa da poco l’esperienza in TV della ‘Tredicesima ora’ inspiegabilmente sospesa dalla Rai nonostante la qualità della trasmissione e i buoni ascolti, Lucarelli torna alla scrittura e prepara una nuova uscita di uno dei suoi investigatori, il primo, il Commissario De Luca dopo la recente uscita di ‘Albergo Italia‘ con cui Lucarelli torna nell’Eritrea coloniale che allo scrittore serve a raccontare l’Italia di oggi. Lo strumento narrativo è sempre il mistero.

IL MISTERO – ‘Vi è una fascinazione del mistero sin da bambini, alcuni educati alla paura narrativa – afferma l’autore – La mia generazione è educata alla paura, che è utile perché stimola la curiosità. Se ci dicono di non entrare oltre una porta, quando la troviamo socchiusa, viene subito il desiderio di sbirciare.  Mia madre mi passava i suoi libri. Sono cresciuto col noir francese e americano, poi mi sono accorto che queste storie raccontavano un pezzo di verità e  che se racconti quelle verità, accade che talvolta succede qualcosa. Io racconto certe storie, certi misteri, o meglio certi segreti (perché qualcuno conosce le verità) nella speranza che queste storie cambino qualcosa’.

IL ROMANZO STORICO COME SPECCHIO DELL’ATTUALITA’ – Nell’ultimo libro Carlo Lucarelli segna un ritorno al giallo storico con Albergo Italia ambientato in Africa e più precisamente nell’Africa Colinale Italiana di fine ‘800 in Eritrea. Perché ritorno al giallo storico? Perché di nuovo in quel pezzo di storia di colonialismo italiano? ‘Guardo al passato per spiegare il presente’, commenta Carlo Lucarelli, ‘e per raccontare italia di oggi giro il cannocchiale al contrario e scopri le stesse vicende di malgoverno, servizi segreti, scandali bancari. È più facile parlare con occhio distaccato dello Scandalo della Banca Romana del 1893 che non di quelli attuali, solo che alla fine si svelano i soliti meccanismi. L’Italia non è una eccezione per queste malefatte di sottogoverno, è diversa la reazione rispetto ad altri paesi. Per scrivere l’Ottava Vibrazione avevo svolto un lavoro preparatorio enorme: nel 2008 i soldati italiani andati in Iraq a portare la democrazia, nell’800 la retorica colonialista batte a suo fatto che andavamo in Eritrea a  portare la civiltà. Potevo scrivere della strage di Nassirya e ho scritto di Adua. Ci sono eventi epici della nostra storia poco raccontati, gli americani lo hanno fatto centinaia di volte. Arrivano barconi in cui c’è un nome che magari qualcuno di noi ha nelle famiglie. Sono tornato in questi odori, sapori e nomi che avevo studiato per l’Ottava Vibrazione ed ho utilizzato ancora.

I PERSONAGGI –  ‘Uso i miei personaggi, il Commissario De Luca, Coliandro, Grazia Nigro, Colaprico ed Ogbà per narrare vicende collocato in diversi ambiti. Alcuni personaggi mi crescono mentre scrivo e si evolvono. Per Albergo Italia ho voluto mettere un carabiniere, il colonnello Colaprico, in quei luoghi. E come in ogni giallo classico avevo bisogno di un assistente. Ci vuole uno che racconta le cose ad un altro, serve uno Watson. L’assistente eritreo viene dal nome del nonno di mia moglie che è eritrea da nonno di mia moglie e che era un carabiniere reclutato in loco come supporto. Il personaggio di Ogbà è cresciuto talmente che diventato lo Sherlock Holmes, che però in quanto subalterno deve far credere a Colaprico di aver intuito lui la soluzione. In futuro altri romanzi con Ogbà e Colaprico, magari non subito. I miei personaggi ha una serialità lunga. Per Colaprico e Ogbà ho già altre storie’.

IL PROSSIMO LIBRO –  Il prossimo libro segnerà il ritorno del Commissario De Luca, il primo personaggio di Lucarelli in Carta Bianca e poi in Via delle Oche. La prima indagine si colloca poco prima della Liberazione e lui rischia di essere vittima dei partigiani. Poi ha operato subito a cavallo delle prime elezioni del dopoguerra. E adesso? ‘Ho immaginato che come molti commissari del suo tempo potesse essere finito in uno dei tanti servizi segreti che si costituirono dopo la guerra Tornerà il commissario De Luca negli anni 45 e poi torna subito dopo la Liberazione. Tante cose che poteva raccontare de Luca le ho dette in televisione. Molti dei personaggi come de Luca sono finiti tutti nei servizi segreti, nei vari servizi segreti che si sono creati. Di alcuni di questi non si sa nemmeno se siano esistiti davvero’.

I PERSONAGGI FEMMINILI –  I personaggi femminili di Lucarelli sono tutti volitivi e determinati più moderni del loro tempo. ‘Tutte le donne che conosco sono più volitive di me. A mia moglie dissi che non volevo convivenze, matrimoni nè figli. Beh, sono sposato con due bambini. La struttura del romanzo richiede che le donne abbiano questa forza.. Sono tempi in cui le donne in cui non hanno spazio se non sono un tipo di donna. Le donne che sono in polizia devono affermarsi. E poi c’è la fascinazione della dark lady nel noir’.

Michele Morabito

9 luglio 2014


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