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Carlo Carabba di Nuovi Argomenti, ”Per i suoi primi sessant’anni la rivista rinnova il look e sbarca sul web”

Carlo Carabba, caporedattore di Nuovi Argomenti, in occasione dei sessant'anni della rivista ripercorre attraverso un excursus storico le tappe salienti e i nomi che hanno fatto la storia del trimestrale di letteratura. Carabba ci ha parlato del nuovo progetto della digitalizzazione della rivista e della creazione di un sito internet e di un blog ...
Il caporedattore di Nuovi argomenti ci parla della linea editoriale della rivista, che si presenta al pubblico con una veste rinnovata e anche in versione digitale, attraverso sito internet e blog
MILANO – Carlo Carabba, caporedattore di Nuovi Argomenti, in occasione dei sessant’anni della rivista ripercorre attraverso un excursus storico le tappe salienti e i nomi che hanno fatto la storia del trimestrale di letteratura. Nonostante le linee guida siano rimaste inalterate dalla creazione, avvenuta nel 1953 dall’idea Moravia e Carrocci, Carabba ci ha parlato del nuovo progetto della digitalizzazione della rivista e della creazione di un sito internet e di un blog, per poter sfruttare interamente le nuove possibilità di comunicazione ed interazione messe a disposizione dal Web.
In occasione dei sessant’anni di Nuovi Argomenti, potrebbe parlarci della storia della rivista?
Nuovi Argomenti è stata fondata nel 1953 da Alberto Moravia e Alberto Carocci. E’ stata diretta da alcuni degli scrittori ed intellettuali italiani più importanti, tra cui Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Attilio Bertolucci e Enzo Siciliano, il quale è stato per tanti anni l’anima vera e propria della rivista. Attualmente la direttrice responsabile è Dacia Maraini, che guida un collegio di sei direttori, di cui fanno parte Raffaele La Capria, Arturo Colombo, Arnaldo Colasanti, Raffaele Manica e Giorgio Van Straten. Nella storia della rivista la caratteristica che colpisce di più è l’assoluta sovrabbondanza di nomi di coloro che vi hanno contribuito almeno una volta. Se si prende l’elenco completo di coloro che hanno pubblicato su Nuovi Argomenti si ottiene una sorta di enciclopedia molto dettagliata della letteratura italiana dal 1953 ad oggi. Molto difficile che uno scrittore non abbia pubblicato su Nuovi Argomenti. Il perché è che ciò che ha contraddistinto la rivista sin dalla sua nascita è stata non sposare una moda letteraria, una politica restrittiva, come le avanguardie e le post avanguardie, mai state in buoni rapporti con la rivista. Questo non chiudersi dietro una linea ma tenere come unico criterio quello qualitativo, e ritenere che la letteratura fosse un fatto individuale di persone che però avevano necessità di confrontarsi in una collettività pur mantenendo ciascuno la propria individualità è stato uno dei motivi che porta a questa assoluta ricchezza di catalogo e di voci che hanno fatto la storia della rivista. Un’altra delle sue caratteristiche è stata che molte persone che hanno scritto su Nuovi Argomenti lo hanno fatto agli esordi della carriera. In qualche modo è la rivista di tante generazioni di giovani autori. In occasione dei sessant’anni abbiamo fatto a Roma una mostra con tutte le copertine delle riviste, dal 1953 ad oggi, e nin quelle fino agli anni Settanta c’erano scritti i nomi di chi contribuiva in prima pagina. E si osservavano cose strane, articoli di persone che erano giovanissime come un pezzo di Walter Siti del 1972 o un saggio di Magrelli su Proust del 1978 e facendo due conti si capiva che queste persone avevano scritto queste loro prime prove all’età di vent’anni o poco più. Ed è abbastanza impressionante pensare che siano diventati tra i maggiori scrittori italiani. Anche colui che ricopriva la carica di segretario di redazione, Renzo Siciliano, aveva una grandissima  capacità di dare impulso e leggere con generosità assoluta tutto ciò che gli arrivava, di porsi come guida ed elargire consigli che non cadevano mai dall’alto, in posizione dialettica e in grado di accettare sensibilità diverse e testi di natura differente. Gli autori che ha letto per primi e sostenuto, tanto da diventare anche segretari di redazione, sono Veronesi, Albinati, Emanuele Trevi, Alessandro Piperno, persone molto diverse l’una dall’altra. Alla morte di Siciliano si sono occupati a livello di coordinamento redazionale prima Mario Desiati e poi io, e noi abbiamo cercato di continuare questa tradizione, tanto che dalle pagine della rivista sono venuti fuori nomi come Paolo Giordano, Silvia Avallone, lo stesso Roberto Saviano, e adesso questo primo numero del 2013, quello dell’anniversario e del rinnovamento, è dedicato agli autori nati dopo il 1985. Alcuni di loro hanno già pubblicato ed hanno già una vaga notorietà come Viola di Grado e Gaia Coltorti con Mondadori e Giorgio Ghiotti con Nottetempo, e autori che devono ancora esordire, come Marco Cubeddu che debutterà con Mondadori tra meno di un mese o Michela Monferrini, finalista al Premio Calvino, e Niccolò Contessa. Speriamo che questa attenzione alla gioventù sia una costante e venga potenziata anche con il nostro sito. 
Quali sono i caratteri di novità che sono stati portati con questo numero?
Dal punto di vista formale abbiamo nuove copertine. E’ stato varato un nuovo progetto per il lungo periodo della rivista, ovvero di commissionare l’annata, i quattro numeri che compongono l’anno ad un artista importante, internazionale o italiano. Siamo partiti da Julian Opie, uno dei maggiori artisti inglesi viventi, che ci ha fatto il regalo di produrre una serie di quattro copertine molto belle. E’ cambiata inoltre la testata; alla vecchia testata è stato affiancato un logo NA, sigla di Nuovi Argomenti. Questo numero è inoltre venduto ad un prezzo speciale di 10 euro invece di 14. Altre due grandi novità sono la digitalizzazione, in quanto la rivista è disponibile in e-book, e la messa on line, perché Nuovi Argomenti ha un nuovo sito che ospita materiale inedito e rubriche fisse. Ci sarà uno spazio dedicato alle persone che non conosciamo e che desiderano inviarci i loro racconti o poesie, in quanto Nuovi Argomenti ha sempre avuto un occhio di riguardo per la poesia. Nel pubblicare i migliori elaborati vi saranno i commenti di uno scrittore che cambierà ogni volta che darà consigli agli autori. Vi sarà anche spazio ai recuperi dall’archivio della rivista, ovvero testi interessanti di grandi autori che magari sono poco conosciuti. Abbiamo aperto la serie con un bellissimo reportage da New York di Alessandro Piperno in cui parla dei più grandi scrittori americani da lui amati. Vi sarà poi uno spazio fisso dedicato al questionario. Apre le risposte Valerio Magrelli sul tema “è possibile dare una valutazione oggettiva ad un’opera d’arte in tema di gusto?” E’ stato poi dedicato uno spazio alle classifiche. Ha aperto Francesco Piccolo dando i nomi dei suoi cinque cattivi preferiti. Il sito è stato inaugurato da un argomento molto interessante, l’ unico film mai diretto da Moravia, un cortometraggio che abbiamo presentato insieme al racconto da cui è tratto , perché Internet può mettere a confronto forme diverse di comunicazione. Negli ultimi mesi a livello digitale alcuni dei migliori racconti pubblicati da Nuovi Argomenti sono in vendita al prezzo di 0,99 € su tutti gli e-store in collana X-small di Mondadori con nomi del calibro di Veronesi, Maraini, Piperno, autori importanti, novità tra passato e futuro. 
La nuova versione ha una forte componente online. Quali sono le possibilità offerte dalla rete alla comunicazione culturale? Grazie al web si riesce a raggiungere un numero maggiore di lettori?
Intuitivamente il primo grande contributo di Internet è la maggior accessibilità. Attualmente rivista letteraria è acquistabile soltanto in alcune librerie di poche città d’Italia. Chiaramente la rete permette grande accessibilità. Ovviamente vi è una maggiore facilità nel mettere in relazione persone, una presenza virtuale ma assolutamente palpabile e positiva. Il rischio su Internet è che la comunicazione sia eccessivamente immediata e non permetta revisione e germogliare sentimenti. Il rischio è una cattiva immediatezza ma anche e sicuramente un’opportunità. Non potendo intervenire, essendo un trimestrale, su argomenti di attualità, ora se vorrà potrà farlo attraverso il sito con pezzi di opinione perché  è una rivista che non ha mai ritenuto che la letteratura fosse qualcosa di non relazionato alla società, anche se i modi in cui la letteratura entra a contatto con la società sono molteplici.
Quali sono, a suo avviso, i vantaggi del nuovo modo di parlare e fare cultura, dialogico e partecipativo, che viene inaugurato dai blog?
Non so dire a livello qualitativo cosa differenzi un buon post su un blog da un articolo di giornale o di rivista ben fatto. Sicuramente la grande opportunità del mezzo è poter ottenere un ascolto. Abbiamo tutti sotto gli occhi gli ascolti riscossi da Beppe Grillo con il suo blog. Questo ha dimostrato il modo di imporsi di internet e del blog. In questo senso il blog ha carattere di gratuità, tutte le persone possono andare sul blog e elimina le distanze fisiche. Il dibattito non è legato al luogo fisico ma a delle idee che Internet può veicolare trasversalmente. Il rischio è che sia difficile orientarsi tra il grande numero di blog. Noi siamo felici di avere il blog della rivista che dovrebbe funzionare da centro aggregatore di talenti e ispirazioni. 
28 aprile 2013
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