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5 capolavori da leggere questo fine settimana per riflettere sulla questione femminile

Il prossimo fine settimana ricorre la Giornata Internazionale della Donna. Per l’occasione, vi suggeriamo 5 capolavori da leggere per riflettere sulla questione femminile.

Non è una “festa”, ma un momento per focalizzarsi su una questione che per tanto tempo non è esistita, o che comunque non è stata messa in evidenza nonostante le notevoli problematiche. La donna, le donne, sono state spesso messe all’angolo nel corso della storia universale e di conseguenza in quella privata.

Per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, che ricorre ogni anno l’8 marzo, vi suggeriamo 5 capolavori di narrativa e saggistica perfetti per riflettere sulla tematica femminile: perché tanto è stato fatto, ma perché c’è ancora altrettanto da fare.

5 capolavori che indagano la questione femminile

I romanzi di Claudine” di Colette

Fra i capolavori della letteratura che indagano la questione femminile non si possono non menzionare le opere di Colette. Con i suoi personaggi, l’autrice francese dà una stoccata alla società del tempo, inducendo a riflessione sul ruolo della donna, sulle tante restrizioni che la riguardano, sulle mancanze che la interessano.

Claudine, donna forte, ribelle e libera, conquista il mercato editoriale del primo Novecento con i romanzi che la vedono protagonista: ne usciranno quattro, tra il 1900 e il 1903: Claudine a scuola, Claudine a Parigi, Claudine si sposa e Claudine se ne va.

Clamorosi successi commerciali, questi romanzi-scandalo per eccellenza del Novecento vedono come protagonista la selvatica Claudine, fanciulla e poi giovane donna di spregiudicata sensualità, impegnata a districarsi tra amori saffici e uomini viziosi. Al di là delle presunte scabrosità cui pure devono la fama, contribuirono a diffondere l’immagine di una femminilità nuova, aperta al piacere e non sottomessa al volere maschile né alle convenzioni della società borghese.

Ma soprattutto si rivelano opera di raffinata letteratura, capolavori di una scrittura dalla precisione inflessibile e dal vigore balzachiano.

Eva” di Cat Bohannon

“Come il corpo femminile ha plasmato l’evoluzione umana”. È questo il sottotitolo del saggio che la ricercatrice Cat Bohannon dedica alla donna declinando il tema in ambito scientifico. Il libro è diventato un best-seller assoluto, è stato tradotto in 24 lingue ed è arrivato finalista al Women’s Prize for non fiction.

Nel corso di centinaia di migliaia di anni, le donne hanno sviluppato nasi più sensibili, un udito più fine alle alte frequenze, una visione dei colori più estesa e un’aspettativa di vita più lunga di ben mezzo decennio rispetto agli uomini.

Eppure, in un mondo per troppo tempo dominato dalla «norma maschile», le scienze biologiche hanno mantenuto come unico paradigma di riferimento in laboratorio il corpo maschile, da quello del topo a quello di Homo sapiens.

Ma «la nostra specie comprende sessi distinti e distinguibili» e non tenere conto di queste differenze vuol dire considerare meno della metà di un quadro complicato. Oggi, però, è in corso una rivoluzione e gli studi su come si è evoluto il corpo femminile, come funziona, cosa significhi essere biologicamente donna si stanno moltiplicando.

Basandosi sulle più recenti scoperte in ambito scientifico, la ricercatrice della Columbia University Cat Bohannon ripercorre gli ultimi 200 milioni di anni della nostra evoluzione e ne propone una nuova chiave di lettura, che implica una profonda revisione, nonché un cambio di paradigma, della storia umana. Protagoniste di questo libro sono le Eve ancestrali, le più remote antenate delle donne di oggi.

Attraverso di loro, con curiosità sconfinata e penetrante capacità di analisi, Bohannon risponde a molte domande sull’essere donna, in passato come oggi, portando alla luce sorprendenti rivelazioni e stimolando profonde riflessioni.

Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf

Fra i capolavori dedicati alla questione femminile non poteva mancare neanche il luminoso saggio che Virginia Woolf scrive fra il 1928 e il 1929, ritenuto uno dei più bei trattati femministi del Novecento.

Partendo da un tema apparentemente secondario e cioè che una donna, per scrivere, debba avere del denaro e “una stanza tutta per sé”, Virginia Woolf porta alla luce le restrizioni imposte nel corso dei secoli alla creatività femminile dalla società, dalle leggi e dalle convenzioni.

Attraverso riflessioni arricchite da sentimenti e storie personali, la Woolf dà vita a una forma ibrida tra saggio e racconto che le permette di universalizzare le esperienze narrate in un testo lucido e stimolante, divenuto un punto di riferimento imprescindibile per approfondire e comprendere la questione femminile.

Io so perché canta l’uccello in gabbia” di Maya Angelou

Se in alcune zone del nostro pianeta la donna ha ormai conquistato la sua dignità e la libertà di diventare ciò che desidera, in altri luoghi del mondo questi traguardi non sono ancora stati raggiunti.

Per Maya Angelou, celebre per essere stata la prima scrittrice afroamericana a vivere di scrittura con i suoi best-seller, “Io so perché canta l’uccello in gabbia” è stato una conquista straordinaria.

Ha solo tre anni Maya quando, assieme al fratellino di poco più grande, dalla California viene spedita in Arkansas a vivere con la nonna e lo zio storpio perché i genitori si sono separati.

Inizia da qui il racconto dei primi diciassette anni della sua vita: un classico della letteratura moderna sconvolgente e lirico allo stesso tempo, il primo bestseller scritto da una donna afroamericana, in cui l’irrefrenabile voglia di vivere si intreccia con il dolore di un’esistenza crudele, rivelando un’emotività potente e spesso contraddittoria.

I due fratelli crescono nell’Emporio della nonna come «in un luna park il cui guardiano se ne era andato per sempre», e qui conoscono incanto e orrore, affetto e pregiudizio.

Jane Eyre” di Charlotte Brontë

Infine, un libro che rivaluta dall’interno il ruolo sociale della donna. “Jane Eyre” è uno dei massimi capolavori della letteratura britannica, un’opera in cui la protagonista, una donna, vive, lavora, ama liberamente.

Un libro in cui i ruoli canonici di coppia si sovvertono, perché l’identità, la vocazione, l’amore e l’indipendenza valgono più di ogni restrizione socio-culturale.

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