Buster Keaton, il volto imperturbabile del cinema muto, è stato una delle figure più iconiche e rivoluzionarie della settima arte. Con il suo genio comico, la sua straordinaria fisicità e il suo stile inconfondibile, ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. Ma la sua vita è stata tutt’altro che facile: un’ascesa fulminea, seguita da una dolorosa discesa nel dimenticatoio di Hollywood, per poi essere riscoperto come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Due opere recenti offrono uno sguardo approfondito sulla sua storia: la graphic novel Buster di Andrea Fontana e Ilaria Palleschi (pubblicata da Tunué) e l’autobiografia Memorie a rotta di collo, scritta dallo stesso Buster Keaton con Charles Samuels. Due libri che, seppur con linguaggi diversi, raccontano la vita di un uomo che ha trasformato il dolore in comicità, e il silenzio del cinema muto in un’arte senza tempo.
Buster Keaton: un uomo, una leggenda, un divo splendente di Hollywood
Nato nel 1895, Joseph Frank Keaton III, detto Buster, crebbe nel mondo dello spettacolo. Fin da bambino, faceva parte del numero di vaudeville dei suoi genitori, specializzato in slapstick comedy. Il suo talento acrobatico era straordinario: veniva letteralmente lanciato in aria durante gli sketch senza mai perdere il controllo del proprio corpo. Questo gli insegnò una disciplina fisica che avrebbe poi caratterizzato il suo stile cinematografico.
Negli anni ’20, Buster Keaton divenne una star assoluta, creando film che ancora oggi sono considerati capolavori del cinema muto, come Sherlock Jr., The General e The Cameraman. La sua comicità si distingueva per il perfetto equilibrio tra audaci acrobazie e un’espressività minimalista, tanto da meritarsi il soprannome di The Great Stone Face, il “volto di pietra”.
Ma con l’arrivo del sonoro, la carriera di Buster Keaton subì un duro colpo. La sua voce non si adattava ai nuovi standard e il suo stile, basato su un perfezionismo meticoloso, mal si conciliava con le produzioni più rapide ed economiche degli studios. Un matrimonio fallito, problemi con l’alcol e la perdita del controllo creativo lo portarono ai margini di Hollywood. Solo negli anni ’50, grazie a una riscoperta della sua opera, Buster Keaton riottenne un riconoscimento tardivo, diventando una leggenda del cinema.
La graphic novel Buster: un omaggio poetico e struggente
La graphic novel Buster, scritta da Andrea Fontana e illustrata da Ilaria Palleschi, ripercorre la vita del grande artista con uno stile visivo che mescola realtà e immaginazione. L’opera si ispira profondamente alla biografia di Buster Keaton, Memorie a rotta di collo, ma la rielabora con un tocco poetico, trasformando la sua esistenza in una storia che oscilla tra il sogno e la malinconia.
Le illustrazioni in bianco e nero con inserti colorati evocano il mondo del cinema muto e i suoi contrasti drammatici: da un lato la magia del palcoscenico, dall’altro la solitudine di un uomo intrappolato in un’industria che non sempre ha riconosciuto il suo genio.
La graphic novel non si limita a raccontare i momenti salienti della carriera di Buster Keaton, ma scava nella sua psicologia, mostrando le sue paure, i suoi dubbi e la sua lotta contro un destino che sembrava già scritto. L’elemento più toccante è forse proprio il modo in cui Buster Keaton rappresenta la sua incapacità di adeguarsi al cinema sonoro: un mondo che parla troppo per un uomo che aveva fatto del silenzio la sua forza.
Due opere complementari per scoprire Buster Keaton
Se Memorie a rotta di collo permette di entrare nella mente di Buster Keaton uomo, con il suo tono ironico e lucido, Buster Keaton offre un’interpretazione emotiva e visiva del suo viaggio. Entrambe le opere dimostrano come la sua eredità non si limiti al passato, ma continui a influenzare il cinema e l’arte contemporanea.
Buster Keaton non è solo un comico del cinema muto: è un artista che ha trasformato la propria vita in una danza tra il dramma e la risata, lasciando dietro di sé un’idea di comicità che non ha bisogno di parole per essere compresa.
La sua storia, segnata da successi incredibili e cadute rovinose, continua a commuovere e ispirare. La graphic novel di Fontana e Palleschi è una testimonianza di questo fascino eterno, un tributo a un uomo che, nonostante tutto, non ha mai smesso di guardare il mondo con occhi increduli e pieni di meraviglia.
