Quella di Libreriamo era una sfida tutta in salita, in quanto esiste l’idea, sbagliata ma molto diffusa, che i progetti multimediali che abbiamo come tema il mondo dei libri e della cultura siano destinati a fallire, o comunque ad attrarre l’attenzione di una fetta ristretta di pubblico.
Invece l’esperienza vostra, fortunatamente, dimostra esattamente il contrario: da una parte c’è una domanda forte di informazione relativa a tutto ciò che riguarda il mondo della cultura e dei libri in particolare; dall’altra che se a questa domanda si propone un’offerta innovativa, è possibile sfatare tutti i tabù relativi al mondo dei libri. La scelta giusta di Libreriamo è stata quella di puntare sulla profondità e l’innovazione, attraverso nuovi strumenti di comunicazione come la pagina facebbok, un mezzo innovativo per come viene utilizzato, con articoli virali e post emozionali che, accostando il giusto aforisma all’immagine, creano community. Tutto questo dimostra come si possa sfatare questo luogo comune, molto penalizzante per chi lavora nel settore culturale, e che gli sforzi intelligenti vengono premiati. Il numero dei “like” è un indicatore.
A mio parere la sfida sarà, una volta raggiunti i 100mila, quella di diventare piattaforma aggregatrice, cioè una sorta di moltiplicatore di microblog letterari, in costante diffusione negli ultimi due anni. Nascono in continuazione blog e pagine facebook legate strettamente ai libri, dal blog individuale alla piccola comunità, passando per realtà più strutturate come Libreriamo e come Billy, legato a forme di comunicazione tradizionale, come la televisione. La sfida che lancio ai miei amic idi Libreriamo e, quindi, quella di diventare punto di riferimento e snodo moltiplicatore della miriade di realtà e offerte formative che esistono in Italia legate ai libri.
Bruno Luverà, conduttore di ‘Billy, il vizio di leggere’
12 aprile 2014
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