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Bruce Chatwin e il viaggio, ricordando l’autore di ‘In Patagonia’

Ricorre oggi l’anniversario di nascita dello scrittore e viaggiatore britannico Bruce Charles Chatwin, autore del romanzo "In Patagonia"

MILANO – Ricorre oggi l’anniversario della nascita di Chatwin. Il viaggio è stato una componente importante e aveva un significato molto profondo. Era uno spostamento fisico, e quindi reale, ma al tempo stesso accompagnato da un percorso interiore di cambiamento e crescita personale. Una sorta di rito di iniziazione che permette di andare sempre un po’ più in là. Di allargare i propri limiti, così come gli orizzonti. Attraverso l’abilità narrativa di questo autore, possiamo quindi partire per vivere fantastiche avventure, rimanendo comodamente seduti sul divano di casa.

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LA VITA – Bruce Charles Chatwin nacque a Sheffield, Yorkshire, nel 1940. Frequentò il Marlborough College, nel Wiltshire. Nel 1958 iniziò a lavorare per la prestigiosa casa d’aste londinese Sotheby’s. All’età di ventisei anni abbandonò il suo lavoro e, appassionatosi, all’archeologia, si iscrisse all’Università di Edimburgo, che frequentò per diversi anni, pagando le rette e mantenendosi con la compravendita di dipinti. Viaggiò in Afghanistan e Africa, dove sviluppò un forte interesse per i nomadi e il loro distacco dalle proprietà personali. Nel 1973 fu assunto dal Sunday Times Magazine come consulente di arte e architettura. Il suo rapporto di lavoro con la rivista contribuì a sviluppare il suo talento narrativo e gli permise di compiere numerosi viaggi, dandogli la possibilità di scrivere degli immigrati algerini e della Grande Muraglia cinese, di intervistare personaggi come André Malraux in Francia e Nadežda Mandel’štam nell’Unione Sovietica. Chatwin intervistò anche l’architetto novantatreenne Eileen Gray nel suo studio di Parigi e fu lì che ebbe modo di notare una mappa della Patagonia che lei aveva dipinto. Affascinato da questo luogo, trascorse sei mesi in Patagonia e il risultato di questa esperienza fu il libro, presto divenuto di culto, “In Patagonia” che consacrò la sua fama di scrittore di viaggi. Opera prima di Chatwin, pubblicata nel 1977 e subito diventata una leggenda, “In Patagonia” è la storia di un viaggio sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore, e un inno all’incanto del vagabondare.

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LE OPERE – Le opere più recenti comprendono uno studio sulla tratta degli schiavi, formalizzato nel romanzo Il Viceré di Ouidah, per il quale si recò a Ouidah, un vecchio villaggio di schiavi in Africa e poi a Bahia, in Brasile, dove gli schiavi venivano venduti. Da questo libro Werner Herzog trasse l’ispirazione per il film Cobra Verde. Verso la fine degli anni ottanta Chatwin si ammalò di AIDS. Tenne nascosta la sua malattia e si trasferì in Francia, a Nizza, dove morì  nel 1989, all’età di 48 anni. Chatwin è conosciuto per il suo stile essenziale, lapidario e la sua innata abilità di narratore di storie. È stato, comunque, anche molto criticato per gli aneddoti fantasiosi che attribuiva a persone, posti e fatti reali. Spesso, le persone di cui scriveva si riconoscevano nelle sue storie e non sempre apprezzavano le distorsioni da lui effettuate nei confronti della loro cultura e delle loro abitudini. ”

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