Da ieri in tutti gli spazi del Tribunale di Monza sono stati disposti dei libri che chiunque può prendere in prestito da leggere nei momenti di attesa
MILANO – Finalmente anche in Italia c’è chi si accorge che libri e letture non vanno relegati ai soliti scaffali di librerie e biblioteche, ma devono colonizzare ogni luogo per offrirsi alle persone. Lodevole è l’iniziativa del Tribunale di Monza, che da semplice Palazzo di Giustizia si è trasformato anche in Tribunale Letterario. L’idea è della dirigente amministrativa Elena Fosca Ferraro e della presidente Anna Maria Di Oreste, che hanno deciso di trasformare tutti gli spazi tra le aule, le sale degli avvocati, gli uffici in luoghi adibiti al bookcrossing.
COME FUNZIONA – I libri sono comparsi ieri sulle panche, sui davanzali, sui tavolini in ogni angolo del Tribunale. Dentro ciascun volume c’è un foglio dove si spiega che questo è stato volutamente lasciato perché chiunque possa prenderlo e leggerlo, per poi riportarlo o portarne un altro da lasciare al suo posto.
IL LIBRO, UN COMPAGNO PER OGNI SITUAZIONE – L’obiettivo è di umanizzare un luogo frequentato da persone con ruoli diversi, che si trovano ad affrontare difficoltà di ogni tipo. L’idea è che la lettura e la cultura possano costituire un terreno su cui ritrovare una comunità, una condivisione. L’iniziativa, come spiegano Elena Ferrraro e Anna Maria Di Oreste, è a favore sia degli addetti alla Giustizia, che quotidianamente si trovano ad avere a che fare con problemi come la mancanza di finanziamenti, la carenza del personale e dunque la necessità di lavorare anche fuori orario, sia degli utenti, che subiscono le lungaggini e i ritardi di questa macchina. Un libro è un ottimo modo di ingannare l’attesa tra un’udienza e l’altra, di ritagliarsi un angolo di pace in un ambiente dove spesso si vive un forte stress. Un libro è un ottimo compagno in ogni situazione della vita!
7 maggio 2014
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