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Biblioteche italiane: numeri, servizi e speranze per il futuro

È stato presentato giovedì 11 luglio a Roma il rapporto finale dell'Indagine statistica sulle biblioteche pubbliche degli enti territoriali italiani. Promossa dal Centro per il libro e la lettura e dall'Associazione italiana biblioteche...

Le biblioteche italiane degli enti pubblici sono una realtà capillarmente diffusa sul territorio. Ma in che tipo di locali sono ospitate? Che servizi offrono? Chi sono i frequentatori?
A tutte queste domande ha cercato di rispondere l’indagine promossa  dal Centro per il libro e la lettura e dall’Associazione italiana biblioteche

MILANO – È stato presentato giovedì 11 luglio a Roma il rapporto finale dell’Indagine statistica sulle biblioteche pubbliche degli enti territoriali italiani. Promossa dal Centro per il libro e la lettura e dall’Associazione italiana biblioteche, con la supervisione dell’Istat e d’intesa con l’Anci, la ricerca si è posta l’obiettivo di descrivere dotazioni, caratteristiche di base e prestazioni delle biblioteche disseminate per lo Stivale. Queste realtà territoriali, anche se per la maggior parte di piccole dimensioni, offrono servizi culturli e informativi importantissimi alle comunità. Il report è pensato per fare il punto sulla situazione e mapparla, raccogliere informazioni in modo organico e mettere così a disposizione di addetti ai lavori e utenti dati comparabili.

BIBLIOTECHE ITALIANE IN NUMERI – Per l’indagine sono state censite 6.890 biblioteche, la maggior parte di pubblica lettura. Di queste 4.002 si trovano al Nord, 922 al Centro, 1.966 al Sud e nelle isole. Al primo posto come regione più "bibliofila" troviamo la Lombardia (1451 biblioteche), seguita da Piemonte e Veneto quasi a parimerito (666 nel primo caso, 624 nel secondo). Nella classifica sul rapporto tra biblioteche e numero di abitanti sono le realtà più piccole e meno popolose a dominare. In Valle d’Aosta e Molise si superano le 4 biblioteche ogni 10.000 abitanti.

LA RICERCA "CORRE" SUL WEB – Uno dei punti di interesse dell’indagine è che si è svolta esclusivamente on-line. Delle quasi 7.000 biblioteche italiane censite, hanno potuto aderire al progetto solo le 4.658 che dispongono di una un recapito mail attivo (il 68% del totale).
Il questionario somministrato era composto di 33 domande, atte a rilevare tipologia e sede delle biblioteche, caratteri e consistenza dell’utenza, tipo di servizi offerti, patrimonio e acquisti, organizzazione di attività ed eventi culturali, utilizzo e gestione dei mezzi di comunicazione.

STATO DI FORMA DELLE NOSTRE BIBLIOTECHE
– Parliamo intano delle sedi: soltanto il 14,43% delle biblioteche è collocato in un edificio costruito appositamente. La maggior parte dei libri viene conservata in strutture preesistenti, che si tratti di edifici storico-monumentali o di scuole, municipi e via dicendo. L’orario medio di apertura settimanale è di 22 ore, con Sicilia e Lazio a detenere il primato positivo e Friuli e Piemonte fanalini di cosa. In ogni caso pochissime strutture superano le 56 ore di apertura settimanali.
La stima dei libri prestati ogni anni supera quota 47 milioni, e si tratta solo dei volumi dati agli utenti dalle biblioteche del campione. Emilia Romagna, Trentino e Lombardia le regioni più attive in questo senso. Ancora poco diffuso, invece, il prestito di e-book. Solo il 12% dei rispondenti ha dichiarato di offrire questo servizio, e si tratta di biblioteche localizzate in comuni di medie e grandi dimensioni. In genere, però, le biblioteche italiane si tengono al passo con i tempi e si aprono al digitale. Oltre il 70% delle strutture dispone di un proprio catalogo on-line e tra gli scaffali è sempre più spesso possibile navigare in Internet (anche se il numero di postazioni è nel 61% dei casi non superiore a 5). Ma le strutture prese in esame dall’indagine non offrono solo servizi "classici". Sono sempre più numerose le biblioteche che organizzano eventi e manifestazioni speciali per la propria utenza, specialmente per un pubblico giovane. Le atttività rivolte alle scuole e i laboratori per i bambini sono i più attuati, seguiti da presentazioni di libri, conferenze, reading, mostre e moltro altro ancora. Anche se il motivo principale di frequentazione delle biblioteche rimane il prestito, il ventaglio sempre più ampio di possibilità offerte promette di far aumentare il numero degli utenti, nella speranza di incentivare la lettura in un paese non da primo premio sotto questo punto di vista.

 

Roberta Turillazzi

 

15 luglio 2013

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