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BiblioBredaBlog, ora anche le bibliotecarie diventano blogger

Quella di Breda del Piave è una biblioteca attivissima, tanto da prestare, nel 2012, il triplo dei documenti rispetto alla media nazionale. Insieme a gruppi di volontari, il personale della Biblioteca di Breda di Piave ha dato vita ad un blog dedicato alla promozione delle iniziative della Biblioteca, ma che si presenta anche come uno spazio virtuale...
Donata Caselli e Elisa Paludetto, le bibliotecarie della Biblioteca di Breda del Piave presentano BiblioBredaBlog, sottolineando l’importanza delle potenzialità del web nella promozione della lettura

MILANO – Quella di Breda del Piave è una biblioteca attivissima, tanto da prestare, nel 2012, il triplo dei documenti rispetto alla media nazionale. Insieme a gruppi di volontari, il personale della Biblioteca Comunale di Breda di Piave ha dato vita ad un blog dedicato alla promozione delle iniziative della Biblioteca, ma che si presenta anche come uno spazio virtuale che raccoglie idee e pareri degli amanti della lettura. Le bibliotecarie Elisa Paludetto e Donata Caselli si occupano della gestione della Biblioteca e, tra le molte attività, organizzano il Progetto Lettura, attività di promozione del libro e della lettura con tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio, e coordinano tre gruppi di Volontari. Proprio loro ci presentano il Bibliobredablog.
    
Come è nata l’idea di questo blog?
L’utilizzo dei blog permette inoltre alle biblioteche pubbliche di stare al passo con i recenti cambiamenti tecnologici della comunicazione e quindi di interagire in modo più immediato e amichevole con i lettori e con i cittadini in genere, ma soprattutto con i giovani, consentendo altresì uno scambio biunivoco di informazioni tra biblioteca e utente e tra utenti stessi.
L’idea di questo blog è nata però, soprattutto, per dare maggiore visibilità ai suoi Volontari (raggruppati in 3 Gruppi, che si occupano principalmente di promozione della lettura) e quindi per comunicare pubblicamente l’attività di queste persone, e il calendario degli incontri periodici. Si auspicava anche uno scambio di idee tra Volontari e lettori sui progetti in atto e futuri, scambio di pareri su libri letti, segnalazioni di nuovi libri acquisiti dalla biblioteca; inoltre, il blog poteva diventare il “luogo informale virtuale” in cui dare informazioni essenziali sulla biblioteca e sulle sue iniziative.

Quali sono le attività a cui vi dedicate principalmente?

Dipende. La redazione del blog è composta dalle bibliotecarie e da alcuni Volontari, quindi i contributi sono diversi e non sempre la direzione è univoca.
Le bibliotecarie inseriscono soprattutto post relativi a iniziative organizzate dalla Biblioteca e dall’Assessorato alla cultura (per esempio, un nuovo servizio di assistenza al computer, una riflessione sull’uso del catalogo, l’avviso della presenza di uno scaffale tematico…); i Volontari si occupano di segnalare i propri eventi (la lettura animata, lo spettacolo teatrale, l’iniziativa virtuale promossa dai Giovani Lettori) e, talvolta, qualche recensione di libro piaciuto, pensieri su un autore o un libro. Piace collaborare con altri blog o con altri siti: si è per esempio ospitato il “Carnevale dei Libri di Scienza” promosso dalla casa editrice Scienza Express e il nostro blog è tuttora promosso nella pagina “Leggere tutto l’anno” del Festival “Mare di Libri”.

Che riscontro avete? Potreste tracciare un bilancio?
Il blog si è rivelato un nuovo canale di comunicazione tra biblioteca e utenti, e tra gli utenti stessi. Rappresenta per tutti un punto di riferimento (dal momento che contiene anche informazioni come orario, indirizzo, rimando alla pagina Facebook, recapiti del Gruppi della biblioteca).Dalla sua nascita (fine settembre 2011) ad oggi ha avuto circa 14500 visite con un picco di visite nel novembre scorso. La biblioteca ha avuto visibilità a livello nazionale (come già detto, il blog è stato citato e “linkato” da professionisti del settore e da siti come quello di “Mare di Libri”). Ha conseguentemente attratto “utenti virtuali” che altrimenti non si sarebbero potuti raggiungere.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un rapporto “virtuale” tra bibliotecario e lettore?
E’ bene premettere che, in generale,  il rapporto “reale” tra bibliotecario e lettore non sempre è presente. E’ solitamente molto presente nelle piccole biblioteche pubbliche, dove è possibile creare un maggiore legame ed una confidenza reciproca, generati probabilmente anche dalla tipologia di biblioteca. Il rapporto “virtuale” diventa quindi un’opportunità, sia perché non sempre il lettore ha tempo di fermarsi in biblioteca (può quindi, con i nuovi media, chiedere anticipatamente i libri, oppure informarsi sulle iniziative della biblioteca o partecipare a distanza ai Gruppi di Volontari proponendo libri letti o interagendo in altra maniera), sia perché l’anonimato e l’immediatezza del mezzo virtuale possono favorire la creazione di un rapporto tra lettore e bibliotecario che altrimenti non ci sarebbe.
In ogni caso è necessario che il rapporto “virtuale” venga curato da entrambe le parti. Se l’ente offre la possibilità di interagire con i nuovi mezzi, è giusto essere efficienti e rispondere in modo celere alle necessità degli utenti. Anche se “virtuale”, quello che l’utente dà è comunque un servizio.  

Ritiene che i blog stiano acquistando credibilità e che possano crescere e  diventare determinanti strumenti per influenzare le scelte dei lettori?
I blog sono sicuramente ottimi strumenti per interagire e per tessere relazioni basate sulla condivisione di hobby o interessi (come appunto i libri). Grazie alla facilità di costruzione e di aggiornamento degli stessi, sempre più persone manifestano i propri gusti con questo mezzo. Se utilizzati da un ente (come una biblioteca), possono costituire una “porta” informale, possono aiutare a superare la “paura della soglia” che a volte un utente prova quando deve interagire con un’istituzione.
Il problema è districarsi nell’enorme quantità di blog e di siti che popolano il web, e che nasceranno in futuro. Il rischio, per l’utente, è perdersi nella difficoltà di scegliere le fonti attendibili e le informazioni.
Il bibliotecario, che è sempre più un professionista dell’informazione, potrebbe aiutare i suoi lettori a orientarsi nel grande mare della conoscenza, tra supporti cartacei e digitali.

5 febbraio 2013

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