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Balle giornalistiche e notizie inventate nel nuovo libro di Luca Sofri, da oggi in libreria

Da oggi in tutte le librerie il nuovo libro di Luca Sofri, โ€œNotizie che non lo eranoโ€, edito da Rizzoli. In un contesto giornalistico italiano sempre piรน indefinito tra carta stampata e web, una raccolta di bufale giornalistiche. Divertenti, ma anche preoccupanti...

 Da oggi in tutte le librerie il nuovo libro di Luca Sofri, “Notizie che non lo erano”, edito da Rizzoli. In un contesto giornalistico italiano sempre più indefinito tra carta stampata e web, una raccolta di bufale giornalistiche. Divertenti, ma anche preoccupanti

 

MILANO – Da oggi in libreria, “Notizie che non lo erano” (edito da Rizzoli) mostra uno spaccato, divertente ma in certo modo inquietante, del giornalismo contemporaneo, tra insidie, ansia di presenzialismo e bufale. Le notizie false corrono più veloci di quelle vere. Mentre carta stampata e web si screditano a vicenda, la pratica del giornalismo diventa sempre più complessa e indefinita. Di chi possiamo ancora fidarci? Dal direttore del “Post”, una raccolta divertente, e preoccupante, delle balle giornalistiche.

 

BUFALE – Se il nostro Paese fosse proprio come ce lo raccontano i giornali, l’Italia sarebbe un posto molto più strano di quanto già non si creda. Infatti, stando a quello che negli ultimi anni hanno affermato le più rinomate fonti di informazione, gli italiani dovrebbero essere un popolo composto da una marea di analfabeti (sei milioni), da un esercito di persone sotto ipnosi a fini terapeutici (otto milioni) e da una sorprendente percentuale di donne ossessionate dall’idea di portarsi a letto un arbitro. Non serve avere un gran fiuto per rendersi conto che si tratta di invenzioni. E non era vero il “complotto per uccidere Obama”, né che un padre volesse far bocciare il figlio, né che fosse stata trovata l’agenda di Paolo Borsellino, né la foto di Elizabeth Taylor nuda, né che Papa Francesco uscisse la notte di nascosto dal Vaticano. Eppure queste storie, insieme a tante altrettanto inventate, sono state spacciate per vere da testate che dovrebbero avere la nostra fiducia.

 

NUOVI MEDIA E NUOVI RUOLI – Con l’arrivo di internet, i giornalisti di tutto il mondo si sono dovuti abituare al confronto con lettori che possono mettere in dubbio, contestare o addirittura smentire le loro affermazioni. Il mito del web come fucina di leggende metropolitane va ribaltato: oggi la rete testa la veridicità delle notizie, mentre i falsi giornalistici sono quasi sempre il risultato di errori o leggerezze compiuti dai media tradizionali, che hanno ormai rinunciato al ruolo di filtro e alla propria funzione di controllo. Dopo aver smontato per anni false notizie e vere bufale, Luca Sofri le ha raccolte in questo libro che, oltre a rivelarci i piccoli e grandi meccanismi del giornalismo, ci invita a riflettere sullo stato della nostra informazione e a costruirsi una bussola per distinguere il vero dal falso.

 

7 maggio 2015

 

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