“Azzurro Davis”, il libro che celebra l’Italia del tennis

6 Ottobre 2024

Per gli amanti dello sport consigliamo il libro: “Azzurro Davis”: un viaggio nel Belpaese attraverso le finali di Coppa Davis con protagonisti i tennisti italiani

"Azzurro Davis", il libro che celebra l'Italia del tennis

Rai Libri lancia nelle librerie e sugli store digitali un’opera che appassionerà non solo gli amanti del tennis, ma anche coloro che desiderano immergersi nelle profonde connessioni tra lo sport e l’evoluzione della società italiana: Azzurro Davis, del Collettivo Banfield.

Questo libro rievoca e celebra le otto finali di Coppa Davis raggiunte dall’Italia tra il 1960 e il 2023, attraverso le parole di otto scrittori, raccontando non solo la storia sportiva, ma anche il contesto socio-culturale che ha accompagnato le imprese di leggende del tennis italiano come Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta, Jannik Sinner, e molti altri.

Azzurro Davis è molto più di un libro di tennis. È una celebrazione dello sport come fenomeno culturale, una riflessione sull’Italia e sui cambiamenti che hanno segnato il Paese negli ultimi sessant’anni. Attraverso le imprese di campioni come Pietrangeli, Panatta, Sinner e Musetti, il Collettivo Banfield racconta una storia che va oltre le partite e i tornei, intrecciando lo sport alla politica, al costume e all’evoluzione della società italiana.

L’importanza di questo volume risiede anche nel suo messaggio rivolto ai giovani: lo sport non è solo una via per il successo, ma una scuola di vita, capace di formare individui consapevoli e pronti ad affrontare le sfide del futuro. Azzurro Davis è un’opera che farà riflettere e appassionare, ricordando a tutti noi quanto sia potente lo sport nel plasmare il nostro passato, presente e futuro.

Azzurro Davis

Sinossi del libro

Otto scrittori raccontano le altrettante finali di Coppa Davis raggiunte dall’Italia del tennis fra il 1960 e il 2023. In ogni capitolo – dedicato all’anno di una finale – viene rievocato il match tra narrazione sportiva e racconto socio-storico-culturale del Belpaese: politica, costume e spettacolo, eventi sportivi, società civile. Otto sfide, otto grandi storie sportive e umane, attraverso cui – oltre alle imprese di Pietrangeli e Sirola, Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli, Gaudenzi, Sanguinetti, Nargiso e Pozzi, Sinner, Musetti, Sonego, Arnaldi e Bolelli – si raccontano oltre sessant’anni di vicende che hanno caratterizzato l’Italia, dal boom economico agli anni di piombo, dalla nascita di Google ai giorni nostri.

La Coppa Davis e l’Italia: una storia lunga sessant’anni

La Coppa Davis rappresenta uno dei tornei più prestigiosi e antichi del mondo del tennis, una competizione a squadre che dal 1900 mette di fronte le nazionali di diversi paesi. L’Italia, tra il 1960 e il 2023, ha scritto pagine memorabili nella storia del tennis mondiale, raggiungendo per otto volte la finale di questa ambita competizione.

Azzurro Davis non si limita a descrivere i match e le imprese degli atleti, ma intreccia le vicende sportive con il contesto storico e sociale in cui si sono svolte. Il libro esplora l’evoluzione del Belpaese dal boom economico degli anni ’60 fino ai nostri giorni, passando per periodi di grandi trasformazioni politiche, sociali e culturali. Queste trasformazioni si riflettono nello sport, e la Coppa Davis diventa il simbolo di un’Italia che, attraverso lo sport, cerca il riscatto e l’affermazione internazionale.

I protagonisti: Pietrangeli, Panatta, Sinner e tanti altri

I nomi degli eroi del tennis italiano si alternano alle pagine di Azzurro Davis: Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, che portarono l’Italia alla sua prima finale nel 1960; Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli, protagonisti della vittoria storica del 1976; e ancora, nel corso degli anni, campioni come Andrea Gaudenzi, Davide Sanguinetti, Diego Nargiso, Renzo Furlan, fino ai talenti contemporanei come Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli.

Attraverso i racconti dei protagonisti, il libro offre un ritratto intimo e appassionante delle vittorie, delle sconfitte, dei sacrifici e delle emozioni che hanno caratterizzato le loro carriere. Ogni finale, ogni punto combattuto diventa lo specchio di un momento storico, un tassello della storia italiana.

Sport e società: il legame tra tennis e cultura italiana

Uno dei meriti principali di Azzurro Davis è quello di mostrare come il tennis, e più in generale lo sport, sia stato uno specchio fedele della società italiana. Negli anni ’60, in pieno boom economico, l’Italia cercava di affermarsi come potenza industriale e culturale, e il successo di Pietrangeli e Sirola in Coppa Davis rifletteva questo desiderio di crescita e affermazione. Gli anni ’70, invece, furono segnati da turbolenze politiche e sociali, ma il trionfo del 1976 in Cile rappresentò un momento di unità nazionale e orgoglio, in un periodo difficile per il Paese.

Negli anni successivi, la Coppa Davis ha continuato a seguire i cambiamenti della società italiana: dalle sfide degli anni ’90, con il paese ormai immerso nella globalizzazione, fino all’epoca contemporanea, in cui campioni come Sinner e Musetti incarnano una nuova generazione di atleti, cresciuti in un’Italia che ha fatto passi da gigante in termini di tecnologia, cultura e apertura verso il mondo.

L’importanza dello sport tra i giovani: un valore senza tempo

Uno degli aspetti più significativi che emerge dalla lettura di Azzurro Davis è il ruolo fondamentale dello sport nella formazione dei giovani. Il tennis, come altre discipline, non è solo una competizione fisica ma anche un mezzo per acquisire valori come il rispetto, la disciplina, la capacità di affrontare la sconfitta e la volontà di migliorarsi. Le storie di campioni come Jannik Sinner, diventato una delle stelle del tennis mondiale nonostante le sue origini in una piccola località alpina, sono un esempio perfetto di come lo sport possa offrire ai giovani una via per il successo personale e professionale.

Nel corso degli anni, molti tennisti italiani hanno iniziato la loro carriera in giovane età, trovando nel tennis non solo un’opportunità per esprimere il proprio talento, ma anche un modo per entrare in contatto con il mondo. Lo sport, infatti, aiuta i giovani a sviluppare una mentalità internazionale, a confrontarsi con culture diverse e a superare i propri limiti. Questa dimensione educativa e formativa dello sport è oggi più che mai fondamentale, in un’epoca in cui i ragazzi sono spesso disorientati da modelli effimeri e da una realtà in costante cambiamento.

Il Collettivo Banfield: una scrittura corale per celebrare lo sport

Il libro è frutto del lavoro del Collettivo Banfield, una formazione letteraria variabile fondata da Diego Mariottini nel 2016, nota per le sue opere incentrate su tematiche sportive. Gli autori che hanno contribuito a Azzurro Davis – Lucio Biancatelli, Germana Brizzolari, Lorenzo Fabiano, Diego Mariottini, Matteo Mosciatti, Alessandro Nizegorodcew, Andrea Pelliccia e Carlo Rinaldi – sono accomunati dalla passione per lo sport e dalla capacità di raccontarlo non solo come competizione, ma come fenomeno culturale e sociale.

Il Collettivo ha già all’attivo diverse opere che esplorano il mondo dello sport da angolature inedite, come 1977, Juventus anno zero, Che peccato! I sette vizi capitali in otto storie di sport, È successo. Storie di sportivi che hanno realizzato l’impossibile e Talent Show. Maradona, Schumi e gli altri. Ogni loro lavoro si distingue per un approccio narrativo che unisce la documentazione storica alla riflessione critica, offrendo ai lettori uno sguardo profondo sulle dinamiche che legano lo sport alla società.

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