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Assassin’s Creed, il videogioco che diventa espressione artistica e culturale

Oltre 800mila in tutto il mondo. Quattro romanzi, un libro fotografico, un fumetto, diversi cortometraggi, un museo temporaneo itinerante. Sono queste cifre e numeri sul mondo di Assassin's Creed, la famosa saga videoludica lanciata nel 2007 da Ubisoft e che ha venduto più di 38 milioni di unità in tutto il mondo, rappresentando oggi una delle serie più popolari e vendute per le console di nuova generazione...

Cifre e protagonisti della serie che ha fatto dell’arte e della storia il suo centro e la sua missione, attraverso la pubblicazione di romanzi, libri fotografici e mostre.  Alberto Coco di Ubisoft spiega il concetto di transmedialità relativo al mondo di Assassin’s Creed

 

MILANO – Oltre 800mila in tutto il mondo. Quattro romanzi, un libro fotografico, un fumetto, diversi cortometraggi, un museo temporaneo itinerante. Sono queste cifre e numeri sul mondo di Assassin’s Creed, la famosa saga videoludica lanciata nel 2007 da Ubisoft e che ha venduto più di 38 milioni di unità in tutto il mondo, rappresentando oggi una delle serie più popolari e vendute per le console di nuova generazione. Acclamata per la profondità e la ricchezza della sua trama, la serie di Assassin’s Creed è andata oltre i videogiochi, conquistando altre forme culturali e d’intrattenimento, dando così vita al concetto di transmedialità, come spiegato il direttore marketing di Ubisoft Alberto Coco.

ROMANZI STORICI – Assassin’s Creed è un videogioco che deve il suo successo oltre che alla trama anche alla precisione ed il realismo con la quale vengono riportati graficamente ambientazioni e personaggi storici: dalla Gerusalemme del XII secolo all’Italia del Rinascimento fino a Costantinopoli, riportando alla luce personaggi storici come Leonardo da Vinci, Cesare Borgia e Machiavelli. La stessa corrispondenza storica su cui si basano i romanzi tratti dalle vicende di Desmond Miles ed  Ezio Auditore, pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer: dal 2012 sono stati pubblicati Rinascimento, Revelations, Fratellanza, La crociata segreta, mentre in autunno, in corrispondenza con il lancio di Ubisoft di Assassin’s Creed III, uscirà il quinto romanzo Assassin’s Creed Connor, ambientato alla fine del XVIII secolo, durante la guerra d’indipendenza americana, che introduce un nuovo”Assassino”, di nome Connor, mezzo pellerossa e mezzo inglese.

L’AUTORE DEI VOLUMI – I romanzi sono stati scritti da Oliver Bowden, pseudonimo utilizzato per nascondere la propria identità di Anton Gill, saggista e scrittore britannico. Oltre ad essere un esperto di storia del Rinascimento italiano, Bowden è un appassionato giocatore e trae gran parte dell’ispirazione per lo sviluppo dei personaggi, nella stesura dei suoi libri, giocando alla serie di Assassin’s Creed. In una recente intervista rilasciata su Ubi Workshop, spiega come ci siano tre scuole di pensiero per approcciarsi sia all’esperienza videoludica sia alla lettura dei romanzi. “Si può scegliere di iniziare a leggere il primo libro per stuzzicare l’appetito prima di iniziare a giocare alla serie. E’ anche possibile leggere i miei romanzi dopo, chiarendo così alcuni passaggi non chiari nel corso del videogioco, oppure leggerli mentre si sta giocando, per avere una migliore comprensione della storia.

 

ESPRESSIONE CULTURALE – Il direttore marketing di Ubisoft Alberto Coco spiega perché un videogioco come Assassin’s Creed non sia solo da vedere dal punto di vista dell’entertainment, ma possa rappresentare un’espressione culturale. “Un videogioco può essere considerato arte. Su questo concetto si basano le nostre iniziative legate al mondo di Assassin’s. Abbiamo consultato diversi artisti ed accademici e abbiamo scelto di collaborare con Skira in quanto sono stati i primi ad approcciarsi in modo scientifico alla Game Art. Dal materiale visionato, è nato un libro catalogo “Assassin’s Creed Art (R)evolution e due iniziative parallele che si svolgeranno a Milano, una al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, dedicata alla Game Art di Assassin’s Creed, e l’altra al Museo del Fumetto di Milano – WOW sull’aspetto editoriale legato al fumetto.”

 

OLTRE IL VIDEOGIOCO – Coco spiega come il mondo di Desmond Miles ed  Ezio Auditore vada oltre l’esperienza meramente videoludica, passando dalla monomedialità alla transmedialità. “Assassin’s Creed non è solamente un videogioco: è un libro, un fumetto, diversi cortometraggi, una comunità attiva (390mila fans su Facebook solo in Italia), con una grande storia che viene raccontata su piani diversi e da diversi media. I libri ripercorrono i vari episodi della serie, e vengono utilizzati come versione narrativa dei videogiochi, mentre altri media hanno svolto la funzione di raccordo tra i vari episodi, come i fumetti in cui sono stati interpretati diversi spin off.”

 

26 luglio 2012

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