Sei qui: Home » Libri » Arrivano a Roma “I Trapezisti” e i libri fanno i salti mortali

Arrivano a Roma “I Trapezisti” e i libri fanno i salti mortali

A Roma, in via Laura Mantegazza 37 nel quartiere Monteverde, inaugurerà il 28 gennaio "I trapezisti", una nuova libreria indipendente

MILANO – A Roma, in via Laura Mantegazza 37 nel quartiere Monteverde, inaugurerà il 28 gennaio “I trapezisti”, una nuova libreria indipendente capace di credere nel valore e nella potenza della lettura. D’altra parte, come fanno i trapezisti, vogliono colpire le persone “utilizzando professionalità, esperienza, voglia di volare, coraggio e una dose di follia”. Abbiamo intervistato Maurizio Zicoschi, tra i fondatori del progetto. Ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dal curioso nome che avete dato alla nuova libreria. Come mai si chiama “I Trapezisti”?

La prima idea del nome è venuta ad uno di noi grazie a una carta dei tarocchi di Osho che si chiama Totalità, indica la necessità di essere totalmente concentrati in ciò che si fa ed è simboleggiata da tre trapezisti. Tale nome ci è sembrato calzante sia con i salti mortali che i librai indipendenti sono costretti a fare da un po’ di tempo a questa parte a causa delle pessime leggi che regolano il mondo del libro e favoriscono i grandi gruppi editoriali e le grandi catene di librerie, sia con la meraviglia che noi, come fanno i trapezisti, vogliamo infondere in chi ci segue utilizzando professionalità, esperienza, voglia di volare, coraggio e una dose di follia. La certezza che avevamo scelto il nome giusto l’abbiamo avuta quando abbiamo in seguito trovato il locale adatto ed abbiamo scoperto che prima di noi era stato un negozio di articoli da giocoleria tra cui i trapezi che pendevano dal soffitto come faranno da noi.

Quale sarà l’identità della libreria? Cosa avrà di particolare?

Fondamentalmente sarà una libreria indipendente che tratterà prevalentemente editoria indipendente. Io sono anche il fondatore di SatelliteLibri, piattaforma che mira a creare una rete di editori e librerie indipendenti che permetta ad essi di dover usare sempre meno gli strumenti promozionali e distributivi che i grandi gruppi mettono loro a disposizione con modalità insostenibili e a costi esorbitanti, ed è ovvio che la libreria non si scosterà di molto dalla politica della piattaforma venendo anche gli altri tre librai da forti esperienze di editoria indipendente. Allo stesso tempo non disdegneremo assolutamente di lavorare anche con alcuni autori editi dalle majors con rassegne come quella già sperimentata del Dottor Libro che porta i grandi autori all’interno degli ospedali.  La libreria infatti porterà avanti l’esperienza della libreria Ti Con Zero, della libreria Hop&Book  e del SatelliteLibri romasecretstore e questa è una caratteristica che la renderà unica: non credo che si sia mai vista una libreria che viene aperta da ben quattro librai con più di 40 anni di esperienza in totale che per farlo chiudono le loro tre librerie. Eventi culturali, corsi, presentazioni e laboratori saranno all’ordine del giorno e oltre ai libri sarà possibile trovare anche birre e vini dove ci appoggeremo all’esperienza di Hop&Book e al mio diploma di Sommelier dell’AIS.

Come vi difenderete dallo strapotere dei colossi?

Non saremo assolutamente in competizione. Le quattro catene di librerie presenti in Italia fanno capo ai quattro grandi gruppi editoriali ed i libri che si trovano lì sono quasi esclusivamente i loro. E’ come se fossero tutti negozi degli stessi quattro editori, ognuno con decine di marchi, che cercano di far passare l’idea che l’editoria italiana sia tutta lì. Invece esistono centinaia di editori indipendenti che quotidianamente costruiscono la cultura in Italia che hanno seri problemi a comparire in quelle librerie e che saranno il nostro cavallo di battaglia. Nelle catene troverete sempre e solo quei quattro editori, da noi, come ormai in molte librerie indipendenti italiane, tutti gli altri. Per quanto riguarda Amazon credo che stia creando più problemi alle catene che alle librerie indipendenti in quanto queste ultime forniscono qualcosa che nessuno shop online può fornire: un libraio.

Aprire oggi una libreria è un atto di coraggio che va sostenuto. Qual è secondo te lo stato di salute dei libri e dell’editoria?

Si parte da numeri abbastanza bassi per quanto riguarda il numero di lettori ma i problemi principali sono altri, a partire dal conflitto di interessi di una promozione e distribuzione italiana nelle mani dei grandi gruppi editoriali, passando per l’incapacità delle associazioni di categoria di rappresentare i propri iscritti, per finire alla legge Levi che consente sconti al pubblico del 15% portando i margini dei librai spesso sotto il 10%. Tutto questo sta contribuendo all’appiattimento dell’offerta culturale già avviato con altri mezzi.

Se sono poche le persone che leggono significa che tanti sono i margini di miglioramento. Quale pensi che sia il modo migliore per trasmettere la passione per la lettura?

Anzitutto proponendo buoni libri e poi offrendo occasioni per conoscerli.

2 febbraio 2017, Roma. Entro nella libreria “I Trapezisti”. Vorrei leggere un libro che mi costringa a stare sveglio la notte per sapere come va a finire. Cosa mi consigli?

Neve, Cane, Piede di Claudio Morandini edito da Exorma Edizioni.

Quale libro in uscita quest’anno consiglierai quando aprirà la libreria?

Probabilmente sempre un libro diverso tra le tante meraviglie prodotte dagli editori indipendenti a seconda di chi ho davanti, in che stato d’animo si trova, quali sono state le sue ultime letture e tanto altro. E’ quello che fa un buon libraio.

© Riproduzione Riservata