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Arriva la Libreria Futura, mille alberi per cento romanzi inediti

Avete qualcosa da fare per il prossimo 2114? Peccato, perché per quell’anno usciranno diversi romanzi inediti imperdibili, tra cui uno firmato da Margaret Atwood. No, non è un errore di battitura, la data è proprio quella...

Bisogna solo aspettare che gli alberi crescano e poi si avrà la carta per stampare i romanzi di cento scrittori. E’ questa l’idea, anzi “l’opera d’arte vivente”, pensata e realizzata dalla 32enne Katie Paterson

MILANO – Avete qualcosa da fare per il prossimo 2114? Peccato, perché per quell’anno usciranno diversi romanzi inediti imperdibili, tra cui uno firmato da Margaret Atwood. No, non è un errore di battitura, la data è proprio quella, il 2114: anno in cui saranno finalmente cresciuti i 1000 alberi piantati a Oslo e che daranno vita alla Libreria Futura, un progetto ideato dalla 32enne Katie Paterson che lo definisce “un’opera d’arte vivente”.

IL PROGETTO – Katie Paterson è una giovane artista scozzese. E’ sua l’idea di dare vita a questa libreria innovativa, che ancora deve nascere (anzi crescere). Il progetto, infatti, ha preso avvio nel momento in cui alle porte di Oslo sono stati piantati 1000 alberi. Alberi che diventeranno carta per libri tra 100 anni, 100 come il numero dei romanzi che saranno scritti, e quindi pubblicati nel 2114. Un progetto a dir poco futuristico che però ha già avuto l’approvazione di una scrittrice pluripremiata come Margaret Atwood che è già all’opera con il suo manoscritto che, ovviamente, rimarrà segreto fino alla data prestabilita (come prestabilito dal contratto). Oltre a lei, ci saranno altri 99 autori che si susseguiranno in questo innovativo progetto.

LA CARTA CI SARA’ ANCORA? – Questo forse è uno dei principali problemi a cui va incontro il progetto della Paterson: ci saranno ancora i libri cartacei nel 2114? Verranno ancora utilizzati i macchinari per trasformare un albero in carta? Forse, tra 100 anni, la tecnologia sarà diventata ancora più ‘ingombrante’ di adesso e gli e-book (o qualche invenzione ancora più all’avanguardia) avranno definitivamente soppiantato i libri cartacei. Tra 100 anni quindi, quando i fortunati lettori si troveranno tra le mani il romanzo di Margaret Atwood, potranno dire di aver usufruito della Libreria Futura, che per loro, probabilmente, sarà più vicina al passato.

LA GESTIONE – Un progetto così lungimirante, deve far fronte anche ai problemi di organizzazione. L’ideatrice della Libreria Futura, infatti, a progetto finito dovrebbe avere la bellezza di 132 anni. Quindi, ovviamente, ci vorranno dei successori. Intanto il progetto è nelle mani del Future Library Trust, formato da editori, direttori editoriale a altri, tra cui Ion Trewin, direttore letterario del prestigioso Man Booker Prize. I membri cambieranno ogni 10 anni. Per non parlare degli scrittori, che saranno selezionati uno all’anno,  che non vedranno mai la loro opera pubblicata. E nemmeno noi, che oggi vi scriviamo di questo bel progetto, non sapremo mai se la Libreria Futura avrà successo o meno.

 

9 settembre 2014

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