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Antonio Pascale, ”In Italia leggono tutti poco, anche gli addetti ai lavori”

Un libro tragicomico, nel tentativo di raccontare tutte quelle discipline lontane dalla narrativa classica ma fondamentali per comprendere la realtà. Presenta così Antonio Pascale “Le attenuanti sentimentali”...
Il giornalista e scrittore italiano torna in libreria con “Le attenuanti sentimentali”

MILANO – Un libro tragicomico, nel tentativo di raccontare tutte quelle discipline lontane dalla narrativa classica ma fondamentali per comprendere la realtà. Presenta così Antonio Pascale “Le attenuanti sentimentali”, il suo nuovo libro edito da Einaudi. L’autore parla della sua nuova opera e commenta l’attuale stato dell’editoria italiana.

Da cosa nasce l’idea di questa sua nuova opera?
Sono uno scrittore. Volevo scrivere un romanzo. Comunque il primo capitolo fornisce al lettore abbastanza spiegazioni per soddisfare la curiosità. In breve diciamo che il romanzo è cambiato, gli stilemi ottocenteschi ancora presenti in tanta narrativa sono in affanno, è giusto cercare altre strade, e soprattutto è giusto confrontarsi con affluenti e strade non sempre battute in narrativa. Sono profondamente legato al realismo e la scienza è un reality check ed è giusto per uno scrittore introdurre nuove discipline: biologia, psicologia evolutiva, filosofia morale, tutte contengono informazioni fondamentali per percepire la realtà che abbiamo intorno. La scommessa, in questo romanzo – che poi è anche la motivazione – è cercare di raccontare queste nuove discipline grazie alla narrazione comica. Questo infatti è un libro comico. Tragicomico.
 
Cosa sono, per lei, le “attenuanti sentimentali”?
E’ svelato nel finale.
 
Quanto c’è di autobiografico e quanto di “fiction” in questo libro?
Uno scrittore non darà mai la risposta a questa domanda, meglio non farla mai. Tutto è narrazione. anche la verità è raccontata. Questo non vuol dire che tutto è relativo, anzi. Vuol dire che bisogno scegliere nuovi strumenti di misura, di grana e qualità diversa.
 
Quanto è difficile vivere oggi relazioni sentimentali? Cosa è cambiato rispetto al passato nel rapporto uomo-donna?
Dato per scontato che ci sono alcune regole biologiche uguali in tutte le epoche, si può sostenere che c’è stata l’invenzione rivoluzionaria della lavatrice. Dalla lavatrice non escono solo i panni puliti, ma – liberando la donna dalle gravose facezie domestiche – anche i libri. Più tempo libero, più libri, più indipendenza, più autonomia. cambia anche il sentimento d’amore, se sei più autonomo. O comunque rispetto a mia nonna, l’amore ha più sfumature, perché sulla tavola ci sono più portate. Se saremo in grado di assaggiarle tutte non so, ma la tentazione, quella esiste. Per questo le dinamiche sono diverse. Direi moderatamente diverse.
 
Cosa ne pensa dell’attuale situazione dell’editoria italiana?
I lettori forti sembrano scomparsi, i ragazzi leggono poco, e leggono poco anche gli addetti ai lavori, quindi, vincono alcuni tipi di libri, quelli che forniscono risposte standard. Libri che dobbiamo ringraziare, se non ci fossero loro a vendere, quelli di noi che sono più complessi non troverebbero spazio.

29 ottobre 2013

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