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Antonella Boralevi, ”Nel mio romanzo racconto la forza della passione”

''Credete con forza alla forza del vostro amore''questo, nel giorno degli innamorati, il messaggio dell'autrice Antonella Boralevi mentre ci presenta il suo ultimo libro, ''I baci di una notte''...
Con “I baci di una notte” la scrittrice e giornalista racconta l’intensità di un amore che nasce nelle condizioni più avverse. Perchè, nonostante tutto, è una grande forza che può dare senso alla vita

MILANO – “Credete con forza alla forza del vostro amore”  questo, nel giorno degli innamorati, il messaggio dell’autrice Antonella Boralevi mentre ci presenta il suo ultimo libro, “I baci di una notte”. La storia di due esistenze destinate a non incontrarsi mai che si toccano in una notte magica, lontano da tutto: una semplice ragazza che dalla vita non ha avuto niente, ma fiduciosa nelle promesse del futuro e un giovane uomo che invece ha avuto tutto e non si aspetta niente. I protagonisti di questa intensa passione hanno vent’anni, e solo il tempo di una notte per decidere se fidarsi del destino. Perché, come dice Boralevi “certe volte, basta una notte per essere vivi per sempre”. L’autrice ci parla del libro e riflette sulla forza di quegli incontri che cambiano per sempre le nostre direzioni.

Come nasce l’idea di questo libro? Cosa l’ha ispirata per la storia d’amore tra Santina e Sigieri?

La forza della passione. Volevo raccontare quello che tante donne vorrebbero vivere ma a cui ci siamo abituati a rinunciare.
 
Crede che appartenere a due mondi completamente diversi, per estrazione sociale, ad esempio, costituisca ancora oggi un impedimento allo sviluppo di una storia d’amore tra due persone?
Santina è la figlia di un cassaintegrato siciliano, è un’anima bella e semplice, sa vestire il mondo con la sua gioia. Sigieri è bello, ricco, marchese, appartiene a un mondo dorato, è destinato alla finanza a Londra. Due mondi opposti, che mai si incontrano nella nostra società di adesso. Invece, in un rifugio tra la neve di Cortina, la notte di Capodanno, Santina e Sigieri si incontrano. Ed è un incontro che cambia per sempre la loro vita.
 
Cosa ne pensa del sentimento amoroso? Lo associa al classico colpo di fulmine oppure è più propensa a considerare vero amore quello che resiste e dura nonostante gli anni, la quotidianità, le difficoltà dello stare insieme?
L’amore credo che sia non un sentimento, ma tanti. L’amore di una coppia solidale, che si aiuta e si perdona le debolezze e i difetti. Ma anche quello che accade a Santina e a Sigieri: l’intensità assoluta che nasce dal corpo, dal nostro essere anche animali selvatici e poi conquista l’anima e la travolge. Ma per questo amore così potente e così rivoluzionario, serve un coraggio infinito. Cosa sei disposta a rischiare per essere felice? Questa è la domanda che pone "I baci di una notte" e che mi interessa raccontare ai miei lettori

Il suo libro racconta l’intensità di un amore che nasce nelle condizioni più avverse. Ritiene che in questo mondo cinico e dominato dalle logiche del profitto ci sia ancora spazio per la passione più autentica, per coltivare, con fatica e impegno, un patto di fede tra due persone?

Si, credo con forza nella possibilità di un amore grande che dà senso vero alla nostra vita spesso fasulla. Per questo ho scritto il mio romanzo. Certe volte, basta una notte per essere vivi per sempre.
 
Nel giorno di San Valentino, che messaggio le piacerebbe rivolgere ai ragazzi che si amano oggi, in un periodo, il nostro, che non offre né presupposti né certezza alcuna per costruire progetti futuri?
Credete con forza nella forza del vostro amore.
E costruite piccoli progetti a piccoli passi. Siete insieme. Ce la farete. Adattatevi, magari fate una piccola rinuncia per un grande scopo. E abbiate coraggio. Per esempio cambiate posto dove vivere, se in un piccolo paese potete lavorare e pagare meno una casa insieme.
 
14 febbraio 2013

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