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Andrea Pucci di Multiplayer.it Edizioni, ‘Abbiamo importato in Italia una consuetudine tipicamente americana’

Importare un Italia una consuetudine editoriale tipicamente americana e generalmente anglosassone. E’ stata questa la geniale intuizione che nel 2005 ha portato l’editore Andrea Pucci a fondare Multiplayer.it Edizioni, la casa editrice specializzata nella pubblicazione di romanzi legati a brand di videogiochi di successo, saggi e storie vicine al mondo dell'intrattenimento digitale...

L’editore analizza il percorso che ha portato la sua casa editrice ad affermarsi anche in Italia, nonostante i limiti e la poca apertura alle novità da parte dell’editoria nazionale  

 

MILANO – Importare un Italia una consuetudine editoriale tipicamente americana e generalmente anglosassone. E’ stata questa la geniale intuizione che nel 2005 ha portato l’editore Andrea Pucci a fondare Multiplayer.it Edizioni, la casa editrice specializzata nella pubblicazione di romanzi legati a brand di videogiochi di successo, saggi e storie vicine al mondo dell’intrattenimento digitale, per un target di riferimento sempre più eterogeneo, che va dai più giovani agli adulti, quest’ultimi conquistati attraverso la pubblicazione di romanzi scritti da autori di fama internazionale.

DAL WEB ALLA CARTA – L’idea è nata dalla contemporanea esperienza come co-fondatore del web magazine di videogiochi Multiplayer.it. Dall’online alla carta il passaggio è stato breve. Partecipare alle fiere videoludiche internazionali già dai primi anni 2000 ha consentito all’editore di scoprire un mercato fiorente di tie-in negli USA e di capire che in Italia esisteva un gap da colmare. "Multiplayer.it Edizioni rappresenta un ossimoro curioso – spiega l’editore Andrea Pucci – è una casa editrice nata da un sito web. In un momento in cui tutti si muovono dalla carta al digitale, noi abbiamo attivato il processo inverso. Noi stiamo cercando di dare ai nostri fedeli lettori della rete anche sul supporto più antico del mondo, la carta, perché convinti che tecnologia e progresso non significa dimenticare il passato. Basta individuare la formula giusta."

 

TARGET DI RIFERIMENTO – Esiste uno zoccolo duro di lettori legati ai brand dei videogiochi, quindi mediamente giovane tra i 13 ed i 25 anni, per la maggior parte uomini. L’editore illustra come il target di riferimento si stia allargando. "Cresce ad ogni modo l’età fino ai 35 – 40  con l’incremento di pubblicazioni di romanzi di scrittori di un certo livello, molto noti nel campo della fantascienza americana come Greg Bear, in quella del cyberpunk come John Shirley o riconosciuti dalla cerchia più letteraria italiana, come nel caso di Tullio Avoledo, autore di "Le Radici Del Cielo", lo spin off italiano di "Metro 2033", il romanzo di Dmitry Glukhovsky che in Russia ha venduto oltre il milione e mezzo di copie e che in Italia possiamo ormai definirlo un best seller visto che lo abbiamo pubblicato nel 2010 ed ha venduto 20 mila copie in due anni."

 

I SUCCESSI – Nonostante le ovvie difficoltà di una casa editrice di nicchia, oggi Multiplayer.it Edizioni si presenta al mercato editoriale italiano con maggiore consapevolezza ed esperienza. "Ciò è possibile grazie ad una produzione che è cresciuta costantemente (solo nel 2012 arriveranno in libreria 45 titoli nuovi), una maggiore attenzione all’editing ed alla qualità delle pubblicazioni ed una buona rete distributiva." Tra i successi principali della casa editrice, Andrea Pucci cita fra tutti i romanzi dell’universo di Halo, che ha generato un’infinità di titoli e saghe. “Halo La Caduta di Reach da noi è arrivato alla IV ristampa, pubblicato per la prima volta nel 2006, e continua a vendere costantemente. Il primo romanzo dell’ultima trilogia pubblicato recentemente in America e firmato Karen Traviss, famosa per i romanzi di Star Wars, ha raggiunto le 200 mila copie ed è stato per diverse settimane nella top ten del New York Times.

 

PROGETTI FUTURI – Pionieri di quella che oggi può essere definita una "letteratura videoludica" espressa principalmente da autori di fantascienza e fantasy, la casa editrice si ripropone ancora e per il futuro di dare spazio a generi che in Italia rimangono di pochi, come l’urban fantasy, l’horror, il techno-thriller ispirato a storie prima di pixel e poi di carta. Le prossime tappe riguardano l’ampliamento dell’offerta editoriale con il contributo di scrittori italiani. “A questo proposito – afferma Andrea Pucci – entro la metà di giugno sarà lanciato un concorso letterario dal tema "Realtà in Gioco" per esplorare e scovare i talenti italiani e sensibilizzarli sul tema. "Vorremmo non tradire la nostra vena videoludica, ma aprirci a nuove declinazioni: esplorare la linea sottile tra vita vera e realtà di pixel dando l’opportunità anche ai nostri scrittori di essere pubblicati seguendo questo filone."

 

NECESSITA’ DI APERTURA – Nell’analizzare il mercato dell’editoria italiana, Andrea Pucci fa notare la necessità di uno svecchiamento e di una maggiore apertura, come avviene all’estero. "Dal nostro punto di vista, il mercato dell’editoria italiana ha dei grossi problemi strutturali, che tutti ben conosciamo, ma che portano ad essere lenti a reagire ai cambiamenti e sospettosi. All’estero, negli Stati Uniti ad esempio ma anche in Nord Europa, c’è una minor chiusura verso generi letterari che vengono da contaminazioni con altre forme culturali, o meglio ci si lega meno ai generi." Secondo l’editore Andrea Pucci, quindi, in Italia l’abito fa il monaco, ed a rimetterci spesso sono i buoni libri. "Se Halo Glasslands in Usa vende 200 mila copie e rimane per settimane nelle prime posizione dei best seller del New York Times, da noi rimarrà nella nicchia degli ibridi, letto dagli affezionati al brand Halo e non arriverà mai a chi fa "critica letteraria" nel nostro paese."

 

1 giugno 2012

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