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Andrea & Michele, ”Nel nostro libro mostriamo come gli adulti di oggi vivano la coppia”

Uno spaccato sociologico dell'Italia attuale, sfacciato, divertente e allo stesso tempo impressionante. Sono gli adulti di oggi quelli che si raccontano nel libro ''Alta infedeltà'' di Andrea & Michele, il duo di Radio Deejay che conduce ogni venerdì la rubrica dallo stesso titolo...

I conduttori di “Alta infedeltà”, in onda su Radio Deejay, presentano l’omonimo libro in cui sono raccolte le storie di tradimento raccontate in trasmissione

MILANO – Uno spaccato sociologico dell’Italia attuale, sfacciato, divertente e allo stesso tempo impressionante. Sono gli adulti di oggi quelli che si raccontano nel libro “Alta infedeltà” di Andrea & Michele, il duo di Radio Deejay che conduce ogni venerdì la rubrica dallo stesso titolo. Nel corso della diretta, gli ascoltatori inviano gli SMS che si scambiano con i propri amanti: Andrea & Michele li leggono, decretano il più “interessante” e chiamano al telefono il fedifrago, che confessa le sue scappatelle. Queste storie sono state oggi raccolte in un testo, che i due autori presentano con la consueta simpatia e ironia.

GLI ITALIANI SI CONFESSANO – “Le quaranta storie riportate nel libro sono tutte vere, abbiamo richiamato per verificare che non si trattasse di mitomani in cerca di protagonismo”, esordisce Andrea. “La cosa impressionante è la perdita di qualsiasi inibizione da parte di chi telefona in radio: non vogliono neppure che la voce venga criptata.” “Forse ci vedono un po’ come i loro confessori”, prosegue Michele, “chi chiama si sente in un piccolo club, non pensa al fatto che ci sono 3 milioni di persone in ascolto. Forse perché per raccontare si nascondono nel bagno dell’ufficio, in luoghi appartati, e hanno la sensazione di essere ‘soli’.”

LA REALTÀ DELL’AMORE – Nessuno può ritenersi tranquillo, a quanto pare. “Da un’indagine che abbiamo condotto in rete, risulta che il 55% degli uomini e il 45% delle donne tradiscono: uno su due del totale della popolazione”, dichiara Andrea. “Vi consiglio di giocare in anticipo”, scherza Michele: “se non siete voi a tradire, quando rientrate a casa la sera prendetevela con il vostro partner.” “Insomma, è ovvio che il fenomeno è davanti ai nostri occhi”, riprende Andrea. “Quello che è cambiato rispetto al passato è l’orgoglio con cui oggi si racconta di aver tradito, orgoglio sentito anche dalle donne.” Altro che “vissero per sempre felici e contenti”, la realtà dell’amore e della vita di coppia sembra proprio meno rosea. E questa pubblicazione ha il coraggio di metterla davanti ai nostri occhi e sfatare un mito.

L’ARTE METODICA DEL TRADIRE – E che fine hanno fatto i sensi di colpa? “Sono passati prima che arrivassero”, ha dichiarato in diretta “Masterchef”, uno dei tanti anonimi infedeli della trasmissione e del libro. Tradire è diventata un’arte, richiede tecnica e metodicità, delle regole a cui attenersi, come quelle dettate dalla protagonista di un’altra delle storie di “Alta infedeltà”, soprannominata “Satanassa”: non avere l’amante fisso, non compromettersi mai sull’ambiente di lavoro, non innamorarsi mai. “Satanassa ben rappresenta un fenotipo di infedele”, spiega Andrea, “che scinde al suo interno la sicurezza e la famiglia dalla vita passionale.”

IL DOLORE E IL PERDONO – Al di là del sorriso suscitato da questi racconti, resta una riflessione da fare sui sentimenti. “Il nostro augurio è che non ci si faccia troppo male”, conclude Andrea ragionando sulle conseguenze di questa indulgenza al vizio. “Non è detto che il tradimento rappresenti la fine di una storia d’amore: spesso il dolore e il perdono rendono la coppia più forte. E se siete il ‘terzo’, mettete in conto la possibilità di trovarvi da un momento all’altro fuori dai giochi.”

 

1 ottobre 2012

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