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Anche un libro in bocca fa miracoli

Marco Presta non รจ una voce nuova nell'editoria italiana, sebbene sia una voce relativamente piccola ma alquanto efficace. Un'amica mi ha consigliato questo libro dal titolo bizzarro, 'Un calcio in bocca fa miracoli'. Un libricino piccolo ma indimenticabile...

Marco Presta non è una voce nuova nell’editoria italiana, sebbene sia una voce relativamente piccola ma alquanto efficace. Un’amica mi ha consigliato questo libro dal titolo bizzarro, ‘Un calcio in bocca fa miracoli’. Un libricino piccolo ma indimenticabile.

Scritto nel 2011, Marco presta la sua voce questa volta ad un anziano signore. La prostata gli si è ingrossata e la pazienza gli si è ristretta. È deluso dal mondo che si vede intorno, un mondo per il quale lui e suo padre avevano lottato, sperando di renderlo migliore. E tutto quel che vedo è degrado. Anche nella sua amata Roma. Non gli è rimasto molto dalla vita, anche la piantina di basilico nel balconcino del suo squallido appartamento si è rinsecchita. Divorziato da una moglie sposata troppo in fretta da giovane, innamorato della prosperosa portinaia e padre di una figlia che neanche conosce.

Ha un solo amico al mondo, ed è Armando. Armando era innamorato della vita come di sua moglie, che una malattia gli ha portato via. Lo chiamavano l’oracolo dello stracchino per quanto era bravo a gestire la sua bottega, fino a che non è diventato un centro abbronzante.

‘Armando aveva la faccia di uno che sta trattenendo un sorriso. All’inizio sembrava ti pigliasse per il culo. Poi scoprivi che quel sorriso lo tratteneva davvero, e con fatica, come si trattiene un cane alk guinzaglio dopo un’intera giornata in casa. Sorridere era la sua reazione istintiva di fronte alla realtà. Ogni tanto mi veniva da chiedergli – Ma che hai da ridere?’-. Incredibilmente non l’ho mai fatto. Forse perchè si trattava di un sorriso sincero, quello di un santo o di un idiota. Gli piaceva davvero quel fastiodioso movimento tutto intorno che generalmente chiamiamo mondo.’

I due vecchi amici passano la vecchiaia fra un bicchiere di cordiale e l’altro fino a che ad Armando non viene un’idea. Vede due ragazzi e decide che starebbero benissimo insieme, gioca a fare il cupido.

I due verrano trascinati in vicende imbarazzanti, tra zanette, pillole blu e pappagalli stecchiti. L’ho letto in poche sere, piangendo e ridendo con Marco Presta e i personaggi scaturiti dalla sua fantasia, all’ultima pagina, che mi ha lasciata un po’ spiazzata, mi è dispiaciuto chiudere la copertina in faccia agli anziani protagonisti. Ho riposto il libro su una scaffale in bella vista, ma le sue parole mi sono rimaste dentro.

7 febbraio 2014

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