Ogni 30 luglio si celebra la Giornata mondiale dell’Amicizia, una ricorrenza proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per promuovere i legami fra popoli, paesi, culture e prima di tutto individui. L’amicizia, infatti, è alla base delle relazioni pacifiche. Ed è proprio in quest’ottica, alla ricerca della serenità e della convivenza armoniosa fra uomini e donne, popoli e paesi, che è stata concepita la Giornata mondiale dell’Amicizia.
Per l’occasione, abbiamo pensato di proporvi 5 libri che affrontano il tema dei legami e degli affetti più cari. Fra i selezionati, troverete un Premio Strega di qualche anno fa, due bei classici della tradizione letteraria americana, un romanzo da poco eletto libro più bello del XXI secolo e un libro uscito l’anno scorso che racconta un legame speciale. Scopriamo subito di più.
Amicizia, 5 libri da leggere che raccontano gli affetti più cari
“Due vite” di Emanuele Trevi
Con “Due vite”, Emanuele Trevi si è aggiudicato il Premio Strega nel 2021. Una lettura davvero intensa, che non cessa di meravigliare e interrogare.
«L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia.
Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava.
Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore.
Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia.
“Pomodori verdi fritti” di Fannie Flagg
Ecco uno dei due classici statunitensi che abbiamo selezionato pensando al legame dell’amicizia. Dei due libri, “Pomodori verdi fritti” è il più vivace e ironico.
Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all’omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente.
Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione.
“Uomini e topi” di John Steinbeck
Ha decisamente un temperamento diverso il magnifico classico che vi suggeriamo di seguito se volete approfondire il tema dell’amicizia da un punto di vista più filosofico.
La storia di un’amicizia profonda tra due uomini, due braccianti stagionali in California che condividono un sogno. George Milton si occupa da sempre con ferma dolcezza di Lennie Small, un gigante con il cuore e la mente di un bambino. Il loro progetto, mentre vagano di ranch in ranch, è trovare un posto tutto per loro a Hill Country, dove la terra costa poco: un posto piccolo, giusto qualche acro da coltivare, e poi qualche pollo, maiali, conigli.
Ma le loro speranze, come “i migliori progetti predisposti da uomini e topi” (è un verso di Burns), sono destinate a sbriciolarsi. Il ritratto di un’America soffocata dalla crisi e di un’umanità gretta e gelosa nella drammatica rappresentazione di un maestro della letteratura.
“L’amica geniale” di Elena Ferrante
Definito il libro del secolo, “L’amica geniale” esplora sin dal titolo il tema dei legami. Tutti i libri della serie, ma forse più di qualunque altro il primo, scandagliano la tematica dell’amicizia femminile insieme a una vasta gamma di altri soggetti, fra cui la maternità, la maturazione, il progresso e la femminilità. Senza ombra di dubbio, è un libro che va letto, almeno una volta nella vita.
Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità.
L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto.
Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame.
“La Malnata” di Beatrice Salvioni
Infine, vi segnaliamo un bel romanzo storico uscito nel marzo 2023 per Einaudi. Si intitola “La Malnata” e racconta una grande amicizia sullo sfondo dell’Italia fascista.
Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì.
Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata.
Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche