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Alessia Gazzola, “Vi racconto il mio personaggio Alice Allevi, la fiction Rai sulle sue indagini e il nuovo romanzo”

Abbiamo intervistato Alessia Gazzola, l’autrice che ha ideato la serie di thriller incentrati sul fortunato personaggio di Alice Allevi. Il suo nuovo libro, “Una lunga estate crudele” ripropone la sua eroina...

Arriva in libreria “Una lunga estate crudele”, il nuovo romanzo di Alessia Gazzola, la creatrice di Alice Allievi e delle sue indagini

 
MILANO – Abbiamo intervistato Alessia Gazzola, l’autrice che ha ideato la serie di thriller incentrati sul fortunato personaggio di Alice Allevi. Il suo nuovo libro, “Una lunga estate crudele” (edito da Longanesi, in libreria dal 29 gennaio) ripropone la sua eroina, questa volta alle prese con un omicidio nel mondo del teatro e risalente agli anni Novanta. Senza considerare le sue consuete tribolazioni amorose… La scrittrice ci ha parlato del suo personaggio, del suo libro e dell’adattamento televisivo che la Rai sta realizzando sulle storie da lei create.

 
“Una lunga estate crudele” è il quinto libro incentrato sul personaggio di Alice Allevi, la specializzanda di medicina con l’“hobby” dell’indagine. Come nascono i romanzi di Alice Allevi?
Riguardo alle vicende “orizzontali” di Alice, io ho sempre le idee piuttosto chiare. Come deve evolvere la storia, cosa deve succedere. Quello che richiede più tempo e per cui aspetto l’illuminazione per poter partire col nuovo romanzo è l’aspetto “verticale”: il caso, l’indagine sul quale si articola il racconto. Non parto se non chi è l’assassino, perché, dove e quando commette l’omicidio, e se non ho almeno una possibile alternativa al vero omicida che possa essere credibile e motivata. Tutto il resto poi si costruisce in divenire. I dettagli, gli indizi, la costruzione della storia: questi aspetti sopraggiungono in corso d’opera, ma se non ho delineato almeno questi parametri, io non inizio a scrivere.

 
Nei suoi romanzi è possibile riscontrare una complessità crescente per quanto riguarda il lato dell’indagine…
Io non mi considero una giallista nel senso classico del termine, nei miei romanzi il thriller rappresenta solo un aspetto della narrazione. E anche sulle mie trame poliziesche sono sempre molto auto-critica, trovo molti difetti nelle mie storie. In ogni libro cerco comunque di alzare la posta in palio. Provo sempre a strutturare le storie nella maniera migliore possibile, mi ci applico molto. Quindi, se questo mio sforzo viene riconosciuto e apprezzato, ne sono proprio contenta. 

 
Nei suoi thriller è presente comunque anche una trama “rosa”, che riserva alla protagonista Alice più di una disavventura amorosa…
In questi romanzi Alice ha sempre avuto a che fare con uomini un po’ egoisti, bloccati nelle manifestazioni affettive, molto presi da loro stessi e dalle loro carriere. L’hanno sempre trattata prendendola “a randellate”, potremmo dire. In questo nuovo romanzo avevo il desiderio di far conoscere ad Alice un corteggiamento più old style, una situazione differente, più matura, qualcosa di diverso rispetto a quello cui era abituata.

 
Come definirebbe il suo rapporto con la protagonista dei suoi romanzi? La vede come una figlia, come un alter-ego…
Sicuramente non è un alter ego. Direi piuttosto che potrebbe essere una sorella più piccola. Di fatto è anagraficamente più giovane di me, ma è anche molto più immatura. Poi abbiamo molto in comune, per esempio riguardo all’imbranataggine, lì ci siamo, anch’io sono molto imbranata. Certo, ora sto migliorando, comunque siamo entrambe maldestre. Del resto, a essere sorelle, qualcosa in comune lo si ha…

 
La Rai sta realizzando una fiction basata sui suoi romanzi. Ci parli di questa esperienza.
Il mio livello di felicità per il fatto che la Rai stia realizzando questa fiction è davvero indescrivibile, è un progetto al quale tengo moltissimo. Io ho collaborato alla sceneggiatura. Rispetto ai miei romanzi è stato apportato qualche cambiamento, ma la cosa non mi crea nessuna difficoltà. Per me l’aspetto più importante è che lo spirito del romanzo, dei personaggi e di Alice sia centrato, e ho visto che fin da subito la serie ha avuto come scopo quello di preservare il contenuto dei libri. Nel momento in cui ho riscontrato questo presupposto, sono diventata subito serena. Non ho nulla da temere, Alice Allevi è in ottime mani.

 
Chi interpreterà Alice Allevi?
A dire la verità non si sa ancora, ma potrebbe essere che per il ruolo di Alice venga scelta un’attrice non ancora famosa presso il grande pubblico.

 
Ha mai pensato di dedicarsi a un romanzo incentrato su storie e personaggi che non riguardassero Alice Allevi?
Come no! Io sogno di scrivere qualcosa di diverso dalle avventure di Alice, e in realtà nella mia mente ho anche delineato un romanzo già pronto, dall’inizio alla fine. Mi sono anche messa a scriverlo, ma dopo dieci pagine non sono più riuscita ad andare avanti. Non per mancanza di ispirazione, forse ritengo non sia ancora il momento. Però io sento forte la voglia di cimentarmi anche in scritture diverse. Lo farò, bisogna vedere quando e come. Ma sono sicura che il momento arriverà.

 

 
4 febbraio 2015

 
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