Alessia Gazzola: 5 libri da leggere per conoscere l’autrice del momento

23 Marzo 2025

Tra le scrittrici più amate degli ultimi anni, scopri i 5 libri da leggere di Alessia Gazzola per immergerti nel suo affascinante mondo letterario.

Alessia Gazzola: 5 libri da leggere per conoscere l'autrice del momento

Alessia Gazzola è una delle scrittrici italiane più amate degli ultimi anni. Con la sua scrittura brillante, intelligente e capace di mescolare leggerezza e profondità, ha conquistato migliaia di lettori grazie alla serie dell’Allieva da cui è stata tratta anche una popolare fiction televisiva, ma non solo. Nei suoi romanzi, Alessia Gazzola esplora il mistero, l’amore, l’identità e i dilemmi del quotidiano, con protagoniste femminili che lasciano il segno. Ecco cinque libri firmati da lei che vale davvero la pena leggere, per scoprirne le diverse sfumature narrative.

Alessia Gazzola riesce a raccontare la quotidianità con uno sguardo ironico, lucido e affettuoso. Le sue protagoniste sono donne in transito: professioniste, amiche, amanti, figlie che lottano con sé stesse e con il mondo, ma sempre con una leggerezza che non è mai superficialità. I suoi libri sono gialli, ma anche romanzi di formazione e di introspezione.

Che tu sia un appassionato di investigazioni leggere, un lettore alla ricerca di storie al femminile o semplicemente un amante della buona scrittura italiana contemporanea, Alessia Gazzola ha sicuramente un libro adatto a te.

Alessia Gazzola: 5 libri da leggere per entrare nel suo mondo tra mistero, ironia e introspezione

L’allieva (2011)

Il romanzo che ha dato inizio a tutto. L’allieva è il primo titolo della fortunata serie con protagonista Alice Allevi, una specializzanda in medicina legale alle prese con cadaveri, autopsie, superiori ostili e… la propria incasinata vita sentimentale. Ironica, pasticciona e irresistibilmente umana, Alice conquista il lettore per la sua fragilità e la sua determinazione a trovare il proprio posto nel mondo, tra un esame istologico e un appuntamento mancato.

Il successo del romanzo, e della protagonista, è stato tale da generare una vera e propria saga che conta oggi diversi volumi e una trasposizione televisiva interpretata da Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale. In questo primo capitolo, Gazzola costruisce un giallo medico-legale leggero ma intrigante, perfettamente bilanciato tra tensione e humour, in cui emerge tutto il talento dell’autrice nel raccontare il mondo femminile.

Arabesque (2017)

Settimo volume della serie dell’Allieva, Arabesque è uno dei romanzi più maturi e riflessivi della saga. Qui Alice si trova a indagare sulla morte di una celebre étoile, Lara Massini, il cui corpo viene ritrovato privo di vita nel suo appartamento. L’inchiesta si muove nel mondo elitario della danza classica, un universo elegante e affascinante ma anche pieno di segreti e rivalità.

Nel frattempo, anche la vita personale di Alice entra in una fase di transizione: la sua relazione con Claudio Conforti, medico affascinante e complicato, è più incerta che mai. Arabesque rappresenta un punto di svolta per il personaggio, che inizia a prendere maggiore consapevolezza di sé, dei propri desideri e del proprio futuro. Gazzola intreccia con maestria la parte investigativa con quella sentimentale, offrendo un romanzo coinvolgente e stilisticamente maturo.

Lena e la tempesta (2019)

Con Lena e la tempesta, Alessia Gazzola si allontana momentaneamente dal mondo dell’Allieva per esplorare una narrazione più intimista e delicata. Lena è una giovane donna che ha lasciato Messina, la sua città natale, a causa di un trauma vissuto in adolescenza, mai affrontato davvero. Dopo anni, decide di tornare sull’isola per trascorrere l’estate nella casa di famiglia, un casale abbandonato affacciato sul mare.

Qui, tra il silenzio delle stanze, la compagnia di una nuova amica e il fascino di un giovane architetto, Lena dovrà fare i conti con il passato, rimettere insieme i frammenti della memoria e ritrovare il coraggio di vivere. Lena e la tempesta è un romanzo che parla di elaborazione del dolore, di rinascita, ma anche del modo in cui le nostre radici, per quanto dolorose, possano rappresentare il punto di partenza per ricostruirci. Lo stile è più introspettivo, malinconico ma mai pesante, con una sensibilità narrativa che segna un’evoluzione importante per Gazzola.

Un tè a Chaverton House (2021)

Un vero omaggio alla narrativa britannica e alle atmosfere delle magioni inglesi. Con Un tè a Chaverton House, Gazzola ci porta fuori dai suoi territori abituali per regalarci una storia avvolgente e un pizzico misteriosa. La protagonista è Angelica, una restauratrice che eredita una villa inglese in rovina da una lontana parente. Per incassare l’eredità, dovrà però rispettare una clausola curiosa: prendersi cura del giardino della casa per almeno sei mesi.

Inizia così un soggiorno che, da semplice incombenza, si trasformerà in un percorso di scoperta personale. Tra una tazza di tè, un manoscritto antico e qualche segreto di famiglia, Angelica si troverà immersa in un luogo fuori dal tempo. Il romanzo mescola la commedia romantica con il mistery leggero, riuscendo a essere al tempo stesso evocativo e contemporaneo. Un libro perfetto per chi ama le atmosfere alla Jane Austen, ma con un tocco moderno.

Una piccola formalità (2023)

Uscito più recentemente, Una piccola formalità è la nuova prova di Alessia Gazzola, e conferma la sua capacità di sorprendere anche i lettori più affezionati. Protagonista questa volta è Costanza, medico legale come Alice Allevi, ma con una personalità tutta diversa: più cinica, sarcastica e disillusa. Rimasta vedova a trentacinque anni, Costanza si ritrova a dover fare i conti con una vita che ha perso molti dei suoi punti di riferimento.

Tra casi da risolvere e incontri inaspettati, la narrazione si muove tra indagine, ironia e riflessione esistenziale. Il tono è leggero ma profondo, e Alessia Gazzola dimostra ancora una volta di saper costruire personaggi femminili complessi, che si fanno amare per le loro imperfezioni. Una piccola formalità inaugura una nuova serie, o almeno così sembra, ed è la dimostrazione che l’autrice è in grado di rinnovarsi, pur rimanendo fedele al suo stile unico.

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