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Alberto Galla di ALI, ”Sui libri di scuola, i librai forniscono un servizio che la GDO non dà”

INCHIESTA CARO-LIBRI - Non posso negare che i libri di testo siano una spesa importante per le famiglie italiane, soprattutto di questi tempi. Ci sono dei tetti di spesa che, in linea di massima, vengono rispettati. Se, però, le associazioni dei consumatori si mettono a contare tutti i libri, anche quelli non obbligatori, si fa presto a superare il tetto di spesa...

Il presidente ALI spiega il punto di vista dei librai in merito alla questione "caro libri"

MILANO – Non posso negare che i libri di testo siano una spesa importante per le famiglie italiane, soprattutto di questi tempi. Ci sono dei tetti di spesa che, in linea di massima, vengono rispettati. Se, però, le associazioni dei consumatori si mettono a contare tutti i libri, anche quelli non obbligatori, si fa presto a superare il tetto di spesa e a parlare di caro libri. Ecco perché su questo argomento mi reputo piuttosto perplesso.

Per quanto riguarda la spesa circa il corredo scolastico, vige la regola del libero mercato: si può scegliere il prodotto di poco prezzo, di cui abbondano tanti punti vendita, e l’articolo firmato, di moda. Si può optare per un articolo che costa poco e di bassa qualità, come per l’articolo più costoso ma di qualità, che invece di durare sei mesi dura 2 anni scolastici. Il mercato è vasto, libero, senza la questione del prezzo di copertina come avviene per i libri, e quindi ognuno può regolarsi secondo le proprie tasche. Per quanto riguarda il corredo, quindi, il discorso è soggettivo.

Mettiamo in croce chi vende i libri, ma poi ci dimentichiamo che mandiamo a scuola i nostri figli vestiti di tutto punto, con l’ultima griffe, e di questo non ci si lamenta mai. Su questo argomento c’è molto populismo.

Molte librerie in Italia si sono attrezzate molto bene sul tema dell’usato. Questa è una strada interessante, che può aiutare le famiglie a far quadrare i conti.

I librai indipendenti? Rispondono con il proprio lavoro. Anche noi siamo parte lesa e siamo dalla parte delle famiglie, poiché i prezzi li decidono gli editori, e su questo processo noi librai non abbiamo voce in capitolo. Ogni anno, ci vediamo ridotti costantemente i margini sull’acquisto dei libri di testo. Il nostro lavoro consiste nell’essere precisi nelle consegne, essere a fianco delle famiglie tutto l’anno, non solo durante i mesi della compagna scolastica.

La grande distribuzione è molto aggressiva sui libri di testo, e fa offerte che rasentano il sottocosto. Sia GDO che librerie acquistano i libri di testo alle stesse condizioni. La GDO regala buoni e fa sconti, a parere mio anche oltre i limiti della legge, sotto forma di buoni, in quanto a essi interessa soprattutto la cosiddetta “pedonalità” del punto vendita. I librai, invece, fanno questo mestiere tutto l’anno. Se non si considera il loro lavoro oscuro di servizio ,di presenza sul territorio, ci troveremo a non avere più le librerie che fanno questo lavoro, costringendo le famiglie a rivolgersi esclusivamente ai supermercati per i libri di scuola durante il periodo pre-scolastico, dopodiché non li trovano più.

Andiamo chiedendo da anni un provvedimento, oggetto anche di una proposta di legge di iniziativa regionale della Regione Veneto, che preveda la possibilità delle famiglie di scaricare la spesa scolastica, come quando comprano farmaci o vanno in palestra. Siamo in una nazione in cui sono più importanti le spese della palestra piuttosto che le spese scolastiche.

Il mio inviato finale è: tenetevi care le vostre librerie di quartiere. Spenderete qualcosa in più, ma avrete una persona che vi segue e vi può seguire tutto l’anno.

27 agosto 2013

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