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Al Festivaletteratura, un vulcanico Gene Gnocchi protagonista insieme ad Adalberto Scemma

Comico, attore e scrittore. Gene Gnocchi è molto più di tutto questo ed all’appuntamento “Incontri a Bordo Campo” col giornalista sportivo Adalberto Scemma si è mostrato più vulcanico che mai. Battute senza soluzione di continuità...

MANTOVA – Comico, attore e scrittore. Gene Gnocchi è molto più di tutto questo ed all’appuntamento “Incontri a Bordo Campo” col giornalista sportivo Adalberto Scemma si è mostrato più vulcanico che mai. Battute senza soluzione di continuità. La più grande abilità di Gnocchi è quella di dire la verità senza offendere con le parole, ma lasciando che siano le stesse a svelarsi nella testa di chi ascolta. Le risate sono assicurate. La critica verso le donne dei potenti sono velate, ma spietate. “Afef è una bellissima donna. Se ci provassi con Afef mi pedinerebbero di sicuro, visto cosa han fatto con Vieri”.

GIORNALISMO E SPORT
– Giornalisti sportivi. Tema sempre difficile. Scemma punzecchia Gnocchi citando Biscardi, Maurizio Mosca, Giampiero “Bisteccone” Galeazzi e Tiziano Crudeli. “Li ho conosciuti prima che diventassero opinionisti in tv e mi son sempre chiesto come si siano potuti trasformare così. – esordisce col sorriso Gnocchi – Maurizio Mosca è l’unico che anche con il suo pendolino aveva una sua etica”.

INTELLETTUALE IRREALE – Il comico Gnocchi è stato definito uno tra i più “intellettuali e irreali, che riprende l’insensatezza del mondo”. Ed ecco Gnocchi raccontare episodi irreali. “Sono stato io a dover dire a Veronica Lario che Berlusconi non si era fatto niente dopo essere stato colpito da un souvenir. Ho detto io a Morgan che il gelo ha congelato le piantine che aveva sul terrazzo”. Risate coinvolgenti della platea. Gene Gnocchi si fa serie e denuncia la poca mancanza di autoironia dei protagonista dello star system televisivo italiano. “Ricordo quando venne Irene Pivetti a Quelli che il Calcio, gli dissi che suo marito aveva compiuto 11 anni. Non reagì bene”.

I TROMBONI DELLA CULTURA
– Il pubblico applaude e ride ad ogni racconto di vita vera, dietro le quinte della televisione. Gnocchi è un oratore senza eguali, dal vivo è teatro allo stato pure. “Una volta dissi che Fabrizio frizzi aiuta le vecchiette ad attraversare la strada e poi le sposa. Rita Dalla Chiesa non rispose bene”. Scemma insiste sui personaggi della tv e chiede quali siano i tromboni della cultura. Lunga pausa di Gnocchi, il quale chiede se deve fare dei nomi. Scemma lo invita caldamente a farne, Gnocchi prima elude la domanda e poi affonda. “I giornalisti che parlano in terza persona sono dei tromboni. Anche certi scrittori lo sono. Fabio Volo, dopo che ha scritto un libro, non sento il bisogno di sentirlo dissertare sul libro stesso. Mi basta il libro, che non leggerò”. Il comico più apprezzato da Gnocchi è Corrado Guzzanti. “Il Caso Scafroglia di Guzzanti è stato un programma fantastico.

COMICO DIVERSO DAGLI ALTRI
– Gnocchi è un comico diverso, al quale non piacciono i monologhi dove si raccontano le solite gag tra marito e moglie che vanno all’outlet. “Capisco però che possa far ridere anche un Brignano. Per me la satira è riuscire ad avere un punto di vista un po’ diverso, è la capacità di dipingere un uomo con le parole tirando fuori le sue peculiarità”. Scemma introduce i libri scritti da Gnocchi, un vero e proprio parto per le Case Editrici. “Ho la mia trattopen, non uso il computer. Quando voglio pubblicarli o li detto al telefono o viene qualcuno dalla Bompiani”. In platea ridono tutti, tranne la rappresentante della Bompiani. Come al solito Gnocchi racconta la verità, ma in modo divertente.

 

Alessandro Tanassi

 

5 settembre 2013

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