Muore a 90 anni il grande umorista francese figlio di immigrati italiani e sempre fiero delle sue origini popolari
MILANO – E’ morto all’età di 90 anni il giornalista satirico francese. Cavanna era stato ricoverato per una frattura al femore in un ospedale di Créteil, alla periferia di Parigi, ed è poi deceduto per complicazioni polmonari, aggravate dal morbo di Parkinson di cui soffriva. Era di origini italiane e scrisse un libro autobiografico col nome dispregiativo attribuito agli immigrati, ‘Les Ritals’.
FIGLIO DI IMMIGRATI – François Cavanna (22 febbraio 1923 – 29 gennaio 2014) è stato un editore e autore del giornale satirico francese Charlie Hebdo. Ha scritto in una varietà di generi, tra cui reportage, satira, saggi, romanzi, autobiografia e umorismo. Ha anche tradotto sei libri su vignettisti famosi. Cavanna anche se cresciuto in Francia, è stato circondato da immigrati italiani, da cui la sua famiglia proveniva. Ha scritto questa vita nei suoi libri ‘Les Ritals’ e ‘L’oeil du lapin’.
LA RIVISTA E LE AUTOBIOGRAFIE – Durante l’occupazione nazista della Francia fu imprigionato in Germania dove conobbe diversi oppositori e prigionieri russi, che contribuirono alla sua formazione politica. Rientrato in patria, si iscrisse al partito comunista e negli anni ’60 e ’70 divenne famoso per le sue boutade satiriche, culminate nella fondazione del provocatorio magazine Hara Kiri, che diventerà poi Charlie Hebdo, ‘giornale brutto e cattivo’ – così lo chiamava – di cui divenne caporedattore, autore e disegnatore.
Nel suo ultimo libro ‘Lune de miel’ pubblicato mentre era ancora in vita, si occupa del morbo di Parkinson di cui soffriva.
31 gennaio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA