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A un passo da te, l’esperimento letterario che spopola sul web

Ne abbiamo sentito parlare ovunque. In radio e sul web spopola la storia di questo romanzo, ma quanti davvero l’hanno letto? Quanti sono andati a vedere se l’esperimento “A un passo da te”...

Ne abbiamo sentito parlare ovunque. In radio e sul web spopola la storia di questo romanzo, ma quanti davvero l’hanno letto? Quanti sono andati a vedere se l’esperimento “A un passo da te” è riuscito, anche da un punto di vista letterario? Spinta dalla curiosità, dove aver sentito su RDS di come i due autori abbiano imbastito e concluso il loro esordio evitando di trovarsi faccia a faccia, ho subito preso il loro e-book su Amazon. L’ho letto, anche per la sua brevità, nel giro di 4 ore che nella giornata di ieri, causa mal tempo, sono riuscita a ritagliarmi senza troppi problemi.

Devo fare una premessa prima di cominciare la vera e propria recensione. Quando ero più una ragazzina ho letto tantissimi libri sugli adolescenti e i loro problemi, in cui l’amore e l’amicizia venivano esasperati quasi a descriverli come psicopatici, in perenne attesa di droghe o psicofarmaci che li sedassero. Così non è, non sono certamente questi i toni con cui bisogna prendere quello strano periodo che tutti abbiamo inevitabilmente vissuto. Per questo ho apprezzato, in primis, la delicatezza con cui Jessica e Marcello hanno delineato una fase così difficile. Cristian e Valentina hanno mille problemi, ma le voci narranti (le loro, dato che il romanzo è scritto in prima persona) non toccano mai toni particolarmente noiosi e retorici.

Secondo elemento e forse più importante è un ulteriore sperimentalismo che ho riscontrato. Nel libro, infatti, troviamo alternarsi le voci dei protagonisti, paragrafo dopo paragrafo in caratteri tipografici diversi. Tondo e corsivo, corsivo e tondo, e questo mi è piaciuto molto perché in questo modo si ha la possibilità di vivere le due storie come se fosse una, da un lato, e godere delle sorprese, dei punti di vista e delle diversità, dall’altro. Questo romanzo non manca, per fortuna, di trame, sottotrame e, come detto, di piccole – grandi sorprese. Il lavoro di ricamo online ha dato i suoi frutti, portando il genere psicologico – sentimentale, di cui hanno abusato spesso gli scrittori più famosi ma decisamente più scarsi, ad un nuovo standard. “A un passo da te”, ha anche degli aspetti meno entusiasmanti, senza dubbio. A volte il ritmo è un po’ troppo lento, altre un po’ troppo affrettato.

I pensieri di Valentina sono forse un po’ troppo stereotipati mentre Cristian leggermente più contorto di quanto la sua età richiederebbe ma è, altresì, più interessante psicologicamente. Dettagli, comunque, pensando che si tratta di un libro di esordio che, in conclusione, mi sento di consigliare. Sia per lo sperimentalismo sperimentale (scrivono in libro a distanza senza mai vedersi e i libro stesso è sperimentale nella forma tipografica) sia perché è una spanna sopra molti romanzi del genere più quotati e conosciuti. 

Milena Porta

13 luglio 2014

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