I titoli della collana ripropongono al grande pubblico gli interventi dei protagonisti di Meet the Media Guru, ciclo di conferenze che si tiene ogni anno a Milano sul tema della cultura digitale. Ce ne parla Maria Grazia Mattei, direttrice dell’iniziativa e curatrice della collana
MILANO – “A tu per tu con la cultura digitale”, nuova collana edita da Egea, è animata da uno spirito di alta divulgazione culturale. Ad affermarlo è la curatrice Maria Grazia Mattei, che ce ne presenta le caratteristiche: le varie pubblicazioni raccolgono gli interventi dei protagonisti di Meet the Media Guru, l’annuale ciclo di conferenze che si tiene nel capoluogo lombardo per fare il punto su innovazione e cultura digitale, un’iniziativa di cui lei è ideatrice e direttrice. I primi tre titoli sono incentrati sulle lecture di Carlo Ratti, Geoff Mulgan e Lawrence Lessing.
Com’è nata l’idea di “Meet the Media Guru”?
“Meet the Media Guru” nasce otto anni fa da un’intuizione in anticipo sui tempi. Era arrivato il momento di parlare non tanto di nuove tecnologie ma di aprire orizzonti un po’ più ampi di riflessione in termini di cultura. Quindi abbiamo pensato che fosse arrivato il momento che questi temi e quello che stava accadendo potesse interessare tutti e non solo gli addetti ai lavori, che fosse arrivato il momento di sottolineare gli aspetti culturali emergenti e quindi creare un confronto di idee con personaggi che a livello internazionale stavano già indagando e operando anche con l’uso di nuove tecnologie con un’attenzione particolare al cambiamento. Quindi se cultura digitale vuol dire interazione, vuol dire partecipazione, scambio, vuol dire riconsiderare gli schemi della comunicazione, noi li abbiamo messi in scena mostrando i nuovi paradigmi della comunicazione attuale. Si è creato un bel format, un appuntamento esperienziale che permette di entrare in una dimensione comunicativa fortemente segnata dalle nuove tecnologie, utile per confrontarsi con pensieri, idee, progetti che arrivano da tutte le parti del mondo. Il confronto è il punto centrale, infatti “meet” è incontro, è confronto.
Giovedì sarà presentata la nuova collana, edita da egea, “A tu per tu con la cultura digitale”, che raccoglierà gli interventi dei relatori protagonisti di Meet the Media Guru. Quali saranno le caratteristiche di questa collana? Si tratterà di e-book o di libri?
Il titolo che abbiamo dato alla collana è “A tu per tu con la cultura digitale”, salvaguardando lo spirito di alta divulgazione culturale. Gli autori sono gli stessi protagonisti degli incontri di “Meet the Media Guru”. I libri si presentano nella versione e-book, e sono degli istant-book, nel senso che vogliono fare il punto in maniera veloce e sintetica di un pensiero alto su un particolare tema. E la cosa interessante è che questi libretti riportano anche lo spirito del confronto. In qualche modo sono dei post-media guru, sono dei libri che riprendono anche twitter, domande, interventi da parte delle persone che hanno partecipato realmente o virtualmente, in modo da arricchire l’intervento e precisare meglio il tema che il personaggio ospite aveva lanciato. Quindi abbiamo tentato non tanto di fare una pubblicazione della trascrizione di quanto emerso, ma di darne una forma discorsiva, narrativa e integrata, raccogliendo pareri, voci e commenti delle persone che hanno partecipato.
Può dirci qualcosa dei primi tre titoli in uscita, che raccolgono gli interventi di Carlo Ratti, Geoff Mulgan e Lawrence Lessing?
Un aspetto interessante è che i nostri guru non sono invecchiati. I nostri personaggi danno sempre un punto di vista particolare su un tema che rimane validissimo. L’attualità del tema, il punto di vista attraverso il quale guardare questi argomenti nelle varie evoluzioni rimane sempre un contributo molto originale; è a questo che ci abituano i nostri personaggi insieme al pubblico. Lessing ad esempio che è stato nostro ospite nel 2010 è attualissimo. Tutti e tre affrontano le cose con uno sguardo nuovo, abituare a pensare non in maniera convenzionale; su quel tema ci danno una sintesi, la loro traccia che permette poi di partire da lì, di orientarci e quindi pensiamo che siano dei piccoli contributi per riflettere.
Ci può anticipare quali saranno i prossimi titoli?
Abbiamo puntato su un libro espanso. Usciremo con Kaiser Kuo, il tema della rete e i social-media in Cina, discorso attualissimo che in questo momento sta dilagando come attenzione a livello internazionale. Un altro autore è Don Norman, famoso per “La caffettiera del masochista”, è uno che invita a vedere come la complessità può essere gestita e quindi a creare il design della complessità; è una persona che smonta la complessità e che fa vedere i vari livelli e come ci si può orientare semplificando. Poi avremo Bauman, che è stato l’ultimo nostro personaggio di quest’anno con il rapporto tra reale e il virtuale nella vita; abbiamo anche pensato a Derrick de Kerckhove con il tema al richiamo delle psicotecnologie connettive e cioè come questi mezzi influenzano un comportamento sociale ma di fatto influiscono a livello psicologico ovviamente come espansione della mente. Più avanti torneremo con Mimi Ito che vorremmo far uscire in autunno; è un’antropologa e si occupa di studio delle nuove generazioni, quali sono le nuove tendenze i modi di consumare e come ci possiamo relazionare con queste generazioni.
4 dicembre 2013
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