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“A sangue freddo” di Truman Capote, il romanzo-verità che fa riflettere ancora oggi

Il 25 agosto 1984 scompariva Truman Capote, autore di successi del calibro di "Colazione da Tiffany". Oggi scopriamo insieme "A sangue freddo", un bellissimo true fiction novel.

Il libro di cui vogliamo parlarvi oggi è stato scritto da Truman Capote e si intitola “A sangue freddo“. Sebbene meno noto di “Colazione da Tiffany”, è un’opera di grande importanza tanto nella carriera di Capote quanto nella storia della letteratura. Si tratta infatti del primo “true fiction novel”, il “romanzo-verità” ormai tanto amato dai lettori di tutto il mondo.

Nonostante sia stato scritto nei lontani anni ’60, “A sangue freddo” costituisce il titolo perfetto da prendere in considerazione se amate la cronaca, l’indagine psicologica, il mistero e, soprattutto, se vi piacciono i libri che veicolano una riflessione sull’assetto societario.

“A sangue freddo”, la sinossi

Il 15 novembre 1959, nella cittadina di Holcomb, in Kansas, un proprietario terriero, sua moglie e i loro due figli vengono trovati brutalmente assassinati: sangue ovunque, cavi telefonici tagliati e solo pochi dollari rubati. A capo dell’inchiesta c’è l’agente Alvin Dewey, ma tutto ciò che ha sono due impronte, quattro corpi e molte domande.

Truman Capote si reca sul luogo dell’omicidio con la sua amica d’infanzia, la scrittrice Harper Lee, e, mentre ricostruisce l’accaduto, le indagini che portano alla cattura, il processo e infine l’esecuzione dei colpevoli Perry Smith e Dick Hickock, esplora le circostanze di questo terribile crimine e l’effetto che ha avuto sulle persone coinvolte, scavando nella natura più profonda della violenza americana.

Non appena il reportage viene pubblicato, prima a puntate sul «New Yorker» nel 1965 e in volume l’anno successivo, Truman Capote diventa una vera celebrità e le vendite si impennano, così come gli inviti ai party più esclusivi e ai salotti televisivi. Ancora oggi, “A sangue freddo” viene considerato da molti il libro che ha dato origine a un nuovo genere letterario, un’opera rivoluzionaria e affascinante, una combinazione unica di abilità giornalistica e potere immaginativo.

In che società viviamo?

Con “A sangue freddo”, Capote conduce un’operazione importantissima: racconta una tragedia attraverso gli occhi di chi l’ha compiuta, e lo fa senza pregiudizi, cercando di indagare le ragioni per cui una persona possa decidere di uccidere, a sangue freddo per l’appunto, persone sconosciute ed innocenti. Capote va quindi alla ricerca della causa di un evento che sembra non averne.

La violenza gratuita e l’uso sconsiderato delle armi sono due problemi che negli Stati Uniti si incontrano spesso, ultimamente. Tutti potremmo essere Perry Smith e Dick Hickock, i colpevoli della strage del Kansas. Tutti siamo potenzialmente capaci di commettere atti efferati di tale portata. Nel suo libro, Truman Capote ci fa entrare nell’umanità che pensiamo questi individui colpevoli non abbiano, facendoci comprendere che non è semplice esprimere giudizi categorici, anche nel caso di stragi tanto brutali. Risiede proprio in tale consapevolezza la differenza fra una società sana ed una malata.

Truman Capote

L’infanzia del piccolo Truman è poco felice: l’unico affetto che lo consola è quello di Harper Lee, sua amica del cuore. Harper Lee diventerà a sua volta celebre come scrittrice grazie al libro vincitore del Premio Pulitzer “Il buio oltre la siepe”, dove appare anche Truman, nei panni del piccolo Dill.

Dopo la scuola Truman si trasferisce a New York, dove assume il cognome di Joe Capote, suo patrigno. Pur di entrare in contatto con il mondo del giornalismo, il ragazzo trova lavoro come fattorino presso il “New Yorker”, celebre rivista letteraria, da cui però viene quasi subito licenziato.

Truman Capote in pochi anni diventa uno scrittore conosciuto in tutto il Paese. Dopo “Altre voci, altre stanze”, del 1948, è la volta di “Colazione da Tiffany” e del musical “House of flowers”, del quale compone sceneggiatura e parole dei brani musicali. Nel 1966 sul “New Yorker” esce a puntate “A sangue freddo”, la sua opera più famosa.

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