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A Milano va in scena il primo cash mob italiano ‘a soccorso’ dei libri

Si è svolto sabato 14 aprile nella libreria ‘Equilibri’ di Milano il primo cash-mob italiano, evento introdotto di recente negli Stati Uniti sulla scia del più noto flash mob e volto a prestare aiuto agli esercizi commerciali in difficoltà. In Italia il fenomeno è stata importato da Luca Valzania, che ha scelto proprio una libreria alle prese con la crisi per spingere l’acquisto di un bene prezioso: i libri.
La tendenza internazionale, importata in Italia da Luca Valzania, si è messa al servizio della libreria milanese ‘Equilibri’, che rischia di chiudere a causa dei costi di affitto
MILANO – Per superare la crisi occorrono idee nuove. Una di queste, il cash mob, è andata in scena mercoledì 14 aprile a Milano, presso la libreria ‘Equilibri’. Il fenomeno, nato negli Stati Uniti e introdotto in Italia da Luca Valzania, si propone di spingere i clienti a soccorrere i negozi in difficoltà della propria zona, attraverso acquisti di massa organizzati ad un orario prestabilito. Grazie alla solidarietà del cash mob, la libreria “Equilibri”, col cappio al collo per il raddoppio dell’affitto e la notifica di sfratto per morosità, ha ricevuto una piccola, ma significativa, boccata di ossigeno.  
    
IL FENOMENO – Tradurre la popolarità del flash mob in solidarietà per i negozi in crisi. L’idea del cash mob è venuta a Christopher Smith, un ingegnere e blogger di Buffalo, e ad Andrew Samtoy, un avvocato di Cleveland. Il primo lo scorso 5 agosto ha riunito a Buffal un centinaio di persone, che grazie all’acquisto di una bottiglia ciascuno hanno salvato un’enoteca a rischio chiusura. Il secondo ha dato appuntamento ai neofiti del movimento presso la libreria “Visible Voice Bookstore” di Cleveland, con un risultato altrettanto soddisfacente. Il fenomeno del cash mob si sta diffondendo in tutto il mondo, dal Brasile alla Germania, ed è ora sbarcato anche in Italia
 
IL CASH MOB IN ITALIA – Ha fiutato la tendenza Luca Valzania, esperto di marketing e internet, il quale definisce il cash mob “l’unione tra l’elemento relazionale e divertente del flash mob – infatti ci si incontra e magari si beve un aperitivo assieme – e il fine socialmente utile di aiutare un esercizio commerciale in difficoltà della propria zona con un acquisto di massa”. Gli ideatori americani del fenomeno hanno fissato alcune regole: individuare ora e luogo, avvisare il negozio interessato, mantenere il segreto nei riguardi dei partecipanti, spendere almeno 20 dollari, anche se Valzania tiene a precisare la loro assoluta non rigidità. Ad esempio, per l’evento di sabato 14 aprile la spesa minima è stata fissata a 10 euro. Forse il vincolo più opportuno da osservare è la segretezza del nome del negozio. Perché? “Si crea un po’ di mistero, per rendere l’incontro più divertente, una sorta di appuntamento al buio, e si evita che le persone si formino pregiudizi di qualsiasi tipo sull’esercizio commerciale in questione”. Valzania, che ha in progetto di svolgere un evento al mese, punta verso negozi che offrono prodotti di massa, ma con un certo spessore culturale. Ecco l’idea di iniziare con una libreria.
   
S.O.S EQUILIBRI – La scelta della libreria ‘Equilibri’ è avvenuta per caso. “Dopo aver messo in piedi il blog e la rete di social network – ci racconta Valzania – ho fatto un giro in bici per il mio quartiere, sono entrato nella libreria ‘Equilibri’, ho spiegato l’idea ed è subito piaciuta”. Anche perché la libreria di via Farneti si trova in un momento di forte difficoltà: le è stato raddoppiato il canone di affitto e ha ricevuto una notifica di sfratto per morosità fissato per il 30 aprile. Per promuovere il primo cash mob italiano, Valzania ha creato un blog, aperto una pagina facebook e un profilo twitter, confidando soprattutto sul passaparola. Nonostante la giornata piovosa, l’evento è riuscito bene: “si sono presentate circa una quarantina di persone e in molti hanno acquistato dai tre ai cinque libri, con singole spese che hanno raggiunto anche i 70 euro”. Dati rilevanti per una libreria. L’organizzatore tiene a precisare che “il cash mob non è la soluzione alla crisi di un esercizio commerciale, anche se alcuni si aspettano miracoli”. Certo è che ‘Equilibri’ ha avuto occasione di parlare di sé e delle proprie difficoltà. Una bella iniziativa per chi ama i libri e la lettura.
18 aprile 2012
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