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A 90 anni muore lo storico presidente della casa editrice Einaudi, Roberto Cerati

Proverbialmente definito il ''San Francesco dei libri'' dal critico letterario Guido Davico Bonino, Roberto Cerati è stato uno dei personaggi di spicco della cultura italiana...

Per decenni è stato il vero alter ego di Giulio Einaudi che incontrò la prima volta nel 1945 e da allora è rimasto un grande punto di riferimento per il mondo dell’editoria

 

MILANO – Proverbialmente definito il “San Francesco dei libri” dal critico letterario Guido Davico Bonino, Roberto Cerati è stato uno dei personaggi di spicco della cultura italiana, conobbe e lavorò con molti intellettuali e scrittori tra cui Elio Vittorini, Italo Calvino, Cesare Pavese, Albe Steiner e Max Huber. Il presidente della casa editrice dello Struzzo è morto venerdì sera a Milano.

L’INCONTRO CON GIULIO EINAUDI – Novarese di nascita ma milanese di adozione, Cerati entra in contatto con la casa editrice nel 1945 quasi per caso, conosce Giulio Einaudi e ne diventa in poco tempo stretto e fidato collaboratore. Alla morte di Einaudi nel 1999, Roberto Cerati diventa presidente della casa editrice e direttore commerciale.

LA VOCAZIONE PER I LIBRI – Amava i libri più di ogni altra cosa e ha speso la sua intera vita occupandosi di questo. Un uomo silenzioso che ha fatto la cultura italiana del Secondo dopoguerra, un uomo schivo e discreto che conosceva ogni singolo libraio e sapeva tutto della distribuzione. Ha girato l’Italia visitando migliaia di librai alla luce di quella filosofia sostenuta da Cesarino Branduani che divideva i libri in due categorie, quello buono e quello che va; Cerati li amava entrambi anche se con una leggera preferenza per il primo.

 

LA LEZIONE DI ROBERTO CERATI – Definito da Giulio Einaudi “l’uomo dai significativi silenzi”, Roberto Cerati ha fatto tanto per i libri e per la lettura italiana degli ultimi cinquant’anni e adesso ci lascia senza fare troppo rumore ma con una riflessione profonda su questa passione per i libri intesi come strumenti di crescita morale.

 
25 novembre 2013

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