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8 marzo, Claudia Tarolo (Marcos y Marcos), ”Le donne nel mondo dell’editoria sono più tenaci”

Le donne nel mondo dell'editoria? Si divertono più a fare che a dichiarare. Ad affermarlo è Claudia Tarolo, editrice di Marcos y Marcos, che nel giorno della Festa della Donna ci racconta perché secondo lei i lettori sono soprattutto donne...

Nel giorno della Festa della Donna l’editrice di Marcos y Marcos dialoga con noi del ruolo che le donne hanno nel mondo dell’editoria e dei libri  

MILANO – Le donne nel mondo dell’editoria? Si divertono più a fare che a dichiarare. Ad affermarlo è Claudia Tarolo, editrice di Marcos y Marcos, che nel giorno della Festa della Donna ci racconta perché secondo lei i lettori sono soprattutto donne, ci consiglia due grandi scrittrici e qualche libro da leggere per l’occasione.

 

8 marzo: qual è il peso della donna nel mondo dell’editoria?

Si sa che ci sono molte donne che ci lavorano, sia con il ruolo di editore, sia in tutti gli altri possibili ruoli. Poi, tendenzialmente, le donne sono più concentrate sul fare le cose, sono più tenaci nel portare a termine le cose che nel mostrare che le stanno facendo, si divertono più a fare che a dichiarare, così capita che in certi casi gli uomini, storicamente più occupati a marcare il territorio, a occupare la scena, si prendano meriti non del tutto loro.

Quindi il peso delle donne in editoria è certamente più grande di quel che può apparire vedendo più uomini nelle posizioni di comando, nei ruoli più ufficiali.

 

Perché la lettura è un’abitudine prettamente femminile?

Faccio sempre un po’ fatica a ragionare in termini di contrapposizione tra i sessi.

Ho imparato però con l’esperienza che in effetti, sui grandi numeri, e concedendosi un po’ di generalizzare, la diversità di attitudini è innegabile.

Ci sono donne che amano il calcio e i motori, ma non c’è dubbio che sia un campo più maschile, un campo di sfide, prestazioni, potenza.

Ci sono uomini che leggono saggi, poesie e romanzi, uomini che scrivendo rivelano immensa capacità analitica e una sensibilità sottile per le emozioni altrui.

Però sono le donne, nella vita quotidiana, a essere più portate all’immedesimazione, all’empatia, a farsi carico degli altri senza necessariamente lasciare una propria impronta, senza cimenti, senza vittorie o sconfitte. 

Per dedicare molto tempo a leggere narrativa, ad ascoltare storie altrui, credo si debba essere così, predisposti a un piacere di pura immaginazione, a un desiderio di partecipazione disinteressata alle emozioni degli altri, alla vasta gamma delle emozioni possibili, all’inifinita varietà dei loro intrecci.

Qual è lo spazio che la vostra casa editrice offre alle donne, sia come scrittrici sia come storie?

Su questo noi non facciamo davvero distinzione: non credo nelle quote rosa, le trovo un po’ mortificanti. 

L’unico criterio è il valore, con il consueto limite di un giudizio inevitabilmente soggettivo.

Pubblichiamo gli autori che ci conquistano, indipendentemente dal loro sesso, le storie che ci appassionano, che parlino di uomini o di donne. 

Abbiamo pubblicato molte autrici, da Jhumpa Lahiri ad Angeles Caso, da Lavanya Sankaran a Sarah Spinazzola, da Cristina Grande a Leila Guerriero; Cristina Alziati e Mariagiorgia Ulbar spiccano tra i poeti. Speriamo di avere presto nuove italiane anche nel catalogo di narrativa. 

Nei nostri libri ci sono personaggi femminili bellissimi, mi viene in mente Jamila, in Melodia della terra di Ajtmatov, o Alice in Cercando Alice di Camilla Trinchieri, São in Controvento di Angeles Caso, giusto per limitarsi a pochi esempi.

Quali libri consiglieresti di leggere per l’8 marzo?

Un libro che abbiamo pubblicato noi: La libertà è un passero blu di Heloneida Studart, un romanzo di coraggio, passione e resistenza.

Un libro che ho amato da ragazzina: L’onore perduto di Katharina Blum di Heinrich Böll, bellissimo ritratto di donna schiva che si trasforma in combattente di fronte a un sopruso

Un classico: Il cuore è un cacciatore solitario di Carson McCullers, un’autrice straordinaria da leggere da cima a fondo.

 

8 marzo 2015

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