È già al primo posto fra i saggi di linguistica e scrittura più acquistati su Amazon. Nelle classifiche di vendita generali si piazza fra i primi sette libri più venduti della settimana: è il nuovo, originale sin dal titolo “L’orso bianco era nero” di Roberto Vecchioni, un’opera emozionante che celebra la ricchezza e l’inesprimibile bellezza della parola.
In questo articolo scopriamo qualche curiosità sul libro e sul suo celebre autore.
“L’orso bianco era nero” di Roberto Vecchioni
La sinossi del libro
«Questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero.
Non ho nessuna intenzione di sciorinarvi un’opera corretta, metodica, e men che meno colta, accademica, incomprensibile ai più e infine del tutto inutile a chi sfaccenda pieno di cazzi suoi col tempo che vola.
D’altronde non ho neanche voglia di mortificare una scienza (arte?) meravigliosa riducendo tutto all’osso e tirar fuori un “bigino” per deficienti. L’intento è un altro: è quello di farvi innamorare. Avete letto bene! Farvi innamorare della parola.
Penserete “questo è matto”. Scommettiamo?
Sono i miei ottant’anni d’amore, raccolti da decine e decine di fogli sparsi qua e là nel tempo, stipati in block-notes, quaderni, schemi per lezioni, sghiribizzi personali, letture sottolineate, ricerche notturne, confronti, domande infinite, scoperte mai immaginate da altri…
Un gioco famelico a sapere e chiarire, un’ubriacatura di luci intermittenti, ipnotiche, fatali, perché più ci entravo in quelle parole, più sentivo una foga irrefrenabile a entrarci, e capivo, comprendevo a pieno la “vera” essenza di tutto, la corposità, la fisicità di quelli che pensiamo solo suoni e invece sono codici risolti perché perfette in noi si rivelino le emozioni, le commozioni nostre e degli altri; le parole sono un groviglio logico di foni, suoni che specchiano l’uomo. Questa era la mia felicità.»
7 curiosità su Roberto Vecchioni
Un professore con la musica nel cuore
Roberto Vecchioni non è solo un cantautore, ma anche un docente di latino e greco. Ha insegnato per molti anni nei licei classici, portando la sua passione per la letteratura tra i banchi di scuola.
Spesso i suoi studenti non sapevano di avere davanti un artista così importante, e lui stesso ha raccontato di aver sempre vissuto il mestiere di insegnante come una missione, quasi più importante della musica.
Il Festival di Sanremo? L’ha rifiutato per anni!
Vecchioni ha partecipato al Festival di Sanremo solo due volte, nel 1973 e nel 2011. La cosa sorprendente è che, per quasi quarant’anni, ha rifiutato ogni invito. Non amava il contesto commerciale della gara, preferendo i circuiti musicali alternativi.
Quando finalmente si è deciso a partecipare nel 2011, ha vinto con Chiamami ancora amore, dimostrando che la qualità può trionfare anche in un ambiente spesso criticato per la sua superficialità.
Una passione sfrenata per i fumetti
In pochi sanno che Roberto Vecchioni è un grande appassionato di fumetti, in particolare di Tex e Dylan Dog. Nelle interviste ha spesso dichiarato di essere cresciuto leggendo storie avventurose e di trovare nei fumetti una forma d’arte molto vicina alla poesia: poche parole, ma capaci di evocare mondi interi.
Un legame speciale con la Grecia
Il mondo classico è una fonte inesauribile di ispirazione per lui, tanto che ha scritto diverse canzoni e saggi dedicati alla mitologia greca. Uno dei suoi album più affascinanti, Il grande sogno, è ricco di riferimenti al mondo ellenico. Vecchioni non vede la Grecia solo come un passato da studiare, ma come una chiave per capire il presente e il futuro.
Ha scritto un libro con il protagonista più strano di sempre
Oltre alla musica e all’insegnamento, Vecchioni è anche uno scrittore. Tra i suoi libri, ce n’è uno davvero particolare: Il libraio di Selinunte. È la storia di un uomo che legge libri ad alta voce in una piccola città della Sicilia, finché un giorno tutti i libri scompaiono e la gente si rende conto di non ricordare più le parole. Un romanzo breve ma intenso, che celebra la magia della lettura.
Un rapporto complicato con il successo
Nonostante sia uno dei cantautori più celebrati d’Italia, Vecchioni ha sempre avuto un rapporto contrastante con la popolarità.
Ha spesso dichiarato che preferisce i concerti nei piccoli teatri, dove può parlare direttamente al pubblico, rispetto ai grandi eventi con migliaia di spettatori. Per lui, la musica è prima di tutto un dialogo, non un’esibizione.
Il suo amore per la matematica
Può sembrare strano ma, oltre alla sua predilezione per le lettere, Vecchioni ha una grande passione per la matematica!
In alcune interviste ha raccontato che avrebbe potuto fare il matematico, perché affascinato dall’armonia dei numeri e delle formule. Non a caso, in molte sue canzoni ci sono riferimenti alla logica, al tempo e all’infinito, come se volesse unire la razionalità della scienza con la poesia della vita.