6 libri per lettori curiosi da leggere questo autunno

17 Ottobre 2025

Sei libri appena usciti per accompagnare i lettori più curiosi: tra psicologia, storia, mistero e passioni nascoste, le letture che illuminano l’autunno.

6 libri per lettori curiosi da leggere questo autunno

Quest’autunno è una porta attraverso il tempo, e i libri che vi proponiamo oggi sono perle per lettori curiosi: romanzi che intrecciano passioni antiche e inquietudini moderne, saggi che illuminano il nostro presente, racconti che fanno vibrare corde presenti attraverso giorni lontani, forse dimenticati.

Riscoprire il piacere della lettura tra storia, introspezione e mistero

In questa selezione di sei titoli appena arrivati in libreria si incontrano epoche e sensibilità diverse — dalle corti rinascimentali alle case infestate del paranormale, dai dialoghi sull’anima e la vulnerabilità alle cronache più sorprendenti dell’antica Roma.

Sono libri che parlano di verità e menzogna, di tradimenti e rivelazioni, di ricerca e di rinascita

Ognuno di loro, a suo modo, offre uno specchio in cui riconoscersi: chi ama il romanzo storico troverà intrighi e maschere, chi cerca conforto e riflessione si lascerà guidare dalle parole dell’esperienza, mentre chi vuole perdersi nel mistero troverà pane per i suoi denti.

“Cacciatori di tenebre. I casi di un detective dell’occulto” di Ben Machell

Questo libro non racconta finzioni, ma raccoglie casi realmente indagati ai confini tra scienza e mistero: segue la vita di Tony Cornell, investigatore dell’occulto, scienziato e spia, che nel corso del Novecento ha dedicato la propria esistenza allo studio dei fenomeni paranormali; case infestate, apparizioni, poltergeist, visioni di mastini invisibili e presenze che sconvolgono famiglie comuni — ogni episodio è una ferita aperta nella razionalità, un punto cieco che la scienza tenta di illuminare.

Con scrittura brillante e precisa, il libro intreccia cronaca e biografia, restituendo il ritratto di un uomo diviso tra due mondi: quello dell’investigatore metodico e quello del credente inquieto. Seguendo i suoi archivi e le sue registrazioni, l’autore indaga un secolo in cui la fede nello spirito sopravvive all’avanzata della tecnologia. Esistono davvero fenomeni che sfuggono alla spiegazione razionale? O è tutto parte di una suggestione collettiva?

Attraverso il fascino delle sedute spiritiche, delle case stregate e dei misteri irrisolti, “Cacciatori di tenebre” diventa una riflessione sul bisogno umano di cercare senso nell’invisibile: un viaggio nell’ombra che, come ogni grande inchiesta, finisce per parlare più di noi che dei fantasmi.

“I Maia” di José Maria Eça de Queiroz

Considerato uno dei capolavori assoluti della letteratura portoghese, “I Maia” è un romanzo che attraversa con ironia e malinconia il tramonto di un’intera civiltà. Ambientato nel Portogallo di fine Ottocento, racconta la storia di Carlos da Maia, ultimo discendente di una nobile casata ormai in decadenza.

Bello, brillante e ricco, Carlos sembra avere davanti a sé una vita perfetta: ama lo sport, la cultura, le donne, e sogna di distinguersi come uomo moderno in un Paese che si aggrappa ancora ai fasti del passato; ma la sua ascesa si intreccia presto a una passione fatale e proibita, destinata a travolgere il suo destino e quello della sua famiglia…

Tra satira sociale e dramma intimo, il romanzo si apre a inquadra il Portogallo tutto, inquadrandolo nella propria decadenza, dove l’eleganza formale si accompagna a un senso struggente di perdita.

Scritto con un tono tragicomico e un ritmo che alterna ironia e lirismo, “I Maia” è insieme storia d’amore, saga familiare e riflessione sull’identità di una nazione sospesa tra passato e modernità. Un classico che parla ancora oggi del fallimento e della nostalgia, della vanità dei privilegi e del bisogno, tutto umano, di trovare un senso al proprio splendore perduto.

“Un libro di martiri americani” di Joyce Carol Oates

In questo romanzo potente e controverso, l’autrice abbandona i toni del gotico psicologico e della violenza privata — che da sempre caratterizzano la sua narrativa — per spostare lo sguardo verso una dimensione collettiva, civile, quasi politica.

Un libro di martiri americani” è infatti un affresco spietato e umano sull’America contemporanea, divisa da ideologie inconciliabili e ferita da un fanatismo che traveste l’odio da missione morale.

A Muskegee Falls, Ohio, un fervente cristiano evangelico, convinto di essere “soldato di Gesù”, uccide un medico abortista in nome di Dio; da questo gesto di violenza scaturisce una duplice catena di conseguenze: due famiglie distrutte, due figlie — Naomi e Dawn — costrette a crescere sotto il peso opposto della colpa e della perdita.

Oates segue le loro vite come in una parabola speculare, mostrando quanto sottile sia la linea che separa fede e fanatismo, compassione e vendetta.

Con una scrittura più sobria ma di devastante precisione, Oates si misura con la tragedia pubblica dell’America divisa, trasformando il dramma individuale in una riflessione sulla giustizia e sulla redenzione. Un romanzo che scava nel cuore oscuro del paese e, insieme, in quello dell’animo umano.

“I romani che non ti aspetti” di Mario Lentano

Non i soliti eroi di marmo, né i generali immortalati nei libri di storia: questo volume racconta un’altra Roma: quella quotidiana, strana, superstiziosa e umanissima che si nasconde dietro i fasti dell’Impero.

Attraverso un mosaico di aneddoti, credenze e consuetudini, il libro svela un mondo popolato da venditori di fichi, donne che baciavano i parenti maschi per scaramanzia, e figure misteriose che, nella notte, vegliavano sulle case con scope e pestelli per scacciare gli spiriti.

Con tono leggero ma rigoroso, l’autore conduce il lettore in una galleria di scene e rituali che ribaltano l’immagine solenne dei “grandi antenati”.

Ogni storia è accompagnata da illustrazioni originali e da un’ironia colta che rende la lettura vivace e sorprendente. Dietro le curiosità più bizzarre si cela una riflessione più ampia: anche un mondo che crediamo di conoscere da sempre può apparirci sotto una luce nuova, più complessa e affascinante. Un viaggio nel lato meno prevedibile della civiltà romana, tra superstizioni, abitudini e piccoli gesti che, se osservati da vicino, rivelano l’umanità eterna di chi ci ha preceduti: perfetto per chi ama la storia ma anche per chi cerca, semplicemente, di capire come nasce la meraviglia.

“L’ora del cuore” di Irvin D. Yalom e Benjamin Yalom

Dopo una vita trascorsa a esplorare le profondità dell’animo umano, il grande psicoterapeuta torna con un libro che è insieme testamento e rivelazione. “L’ora del cuore” raccoglie ventidue brevi lezioni nate da decenni di pratica clinica e di ascolto autentico, in cui l’autore riflette sulla vulnerabilità, la connessione e il potere trasformativo del dialogo.

Giunto a novant’anni, con sessanta di professione alle spalle, l’autore inaugura un nuovo modo di intendere la terapia: sedute uniche, della durata di un’ora, aperte a chiunque desideri un incontro profondo ma non continuativo. Sessanta minuti per parlare di dolore, di perdita, di desiderio di cambiamento — e per scoprire che spesso, basta un solo momento di autentica vicinanza per avviare la guarigione.

Ogni pagina è intrisa della saggezza di chi ha saputo trasformare la propria esperienza personale, fatta di dolori, lutti e gioie, in un patrimonio condiviso. Con tono limpido e disarmante, il libro ci invita a guardare dentro noi stessi e a riconoscere la forza dell’empatia come motore del cambiamento. “L’ora del cuore” è un inno alla relazione, un promemoria commosso sul valore di ogni incontro umano.

“La traditrice” di Philippa Gregory

Nella corte Tudor, dove il potere si gioca in silenzi e sguardi, Jane Parker si muove come un’ombra. È moglie devota, sorella leale, spia silenziosa. Ma dietro la sua compostezza si nasconde una mente affilata, forse la più acuta dell’Inghilterra di Enrico VIII. Sorella di George Boleyn e cognata di Anna, Jane è destinata a vivere tra due regine e due patiboli, sospesa tra fedeltà e sopravvivenza.

Il romanzo intreccia amore, ambizione e inganno in un mosaico di passioni che travolgono l’intera corte. Mentre il potere dei Boleyn vacilla e il re si fa sempre più imprevedibile, Jane comprende che ogni parola può essere un’arma, ogni sorriso una trappola. La sua reputazione di traditrice nasce da qui: da un mondo in cui la verità è un lusso e la menzogna, un mezzo per restare viva.

Con il suo stile inconfondibile, capace di unire accuratezza storica e tensione psicologica, il romanzo riscrive la storia di una donna rimasta ai margini dei manuali ma al centro dei destini altrui. “La traditrice” è un ritratto di forza femminile e ambiguità morale, una riflessione sulla sottile linea che separa la vittima dal carnefice, la complicità dalla sopravvivenza.

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