5 romanzi del Novecento (e oltre) con personaggi femminili indimenticabili

27 Febbraio 2025

Abbiamo selezionato cinque romanzi del Novecento con personaggi femminili sfaccettati, contemporanei, assolutamente iconici.

5 romanzi del Novecento (e oltre) con personaggi femminili indimenticabili

Per lungo tempo i libri, ma più in generale la cultura, non si sono occupati molto del mondo femminile. Le donne sono state sacrificate, personaggi di passaggio, utili al dispiegamento della trama ma mai davvero raccontate, sfaccettate.

Ogni secolo ha le sue eccezioni. Il XX è il periodo in cui la posizione femminile, così come il ruolo sociale e politico delle donne, vengono messi al centro della scena soprattutto dalle donne stesse, interessate a veicolare un vento di cambiamento e di libertà. In questo articolo scopriamo cinque romanzi del Novecento in cui i personaggi femminili sono talmente ben caratterizzati da risultare iconici, ancora oggi.

Cinque romanzi del Novecento con personaggi femminili iconici

Chéri” di Colette

Appassionata, desiderosa di libertà, innamorata della vita, della gioia e dell’amore, ma anche impaurita all’idea di invecchiare, Léa è un personaggio femminile nato dalla penna di Colette. È l’anima sfaccettata, indipendente, forte ma allo stesso tempo vulnerabile, che abita le pagine di “Chéri”.

Con la protervia della bellezza giovane, Chéri, ragazzo “coi capelli dai riflessi blu come le penne dei merli”, irrompe nella vita di Léa, donna leggera e sapiente – ma nel triangolo amoroso apparirà il rivale più temibile: il Tempo, corruttore di corpi.

L’autunnale opulenza di lei e l’acerbo smalto di lui vengono spiati, attimo dopo attimo, da un occhio a cui nulla sfugge, talché la vicenda, scandita dalle scene di una magistrale commedia demi-mondaine, diventa la cronaca della catastrofe di Léa, dove il sentimento è delicatamente avvolto nella fisiologia e brama di sprofondare “in quell’abisso da cui l’amore risale pallido, taciturno e pieno del rimpianto della morte”.

Quanto a Chéri, giunto all’acme della sua esistenza di ‘bello’ dinanzi a cui le donne si inchinano, percepisce una vaga inquietudine…

Olga” di Bernhard Schlink

Se volete scoprire una donna forte e indipendente che vive in una delle epoche più difficili della nostra storia, date una chance a “Olga”, di Bernhard Schlink.

Da Breslavia, magnifica città polacca, a un piccolo villaggio della Pomerania in Germania: l’infanzia di Olga è segnata da un brusco trasferimento in seguito alla prematura scomparsa dei suoi genitori.

Un giorno, però Olga si imbatte in Herbert, un giovane attraversato da un’irrefrenabile inquietudine. Il suo sogno è correre in compagnia del sole, andare alla conquista di grandi spazi, vivere giornate destinate a non finire mai. Diventati una giovane donna e un giovane uomo, Herbert e Olga si innamorano.

Inevitabilmente, fatalmente, di un amore che non si nega niente, che non si perde dietro alla paura, che si dona senza ritegno. I pregiudizi del mondo e i folli eventi della storia congiurano però, si sa, spesso contro l’amore così fatto. La famiglia di Herbert, che considera Olga non all’altezza del suo rango, riesce a far trasferire la donna, divenuta nel frattempo insegnante, nella Prussia orientale, e a insinuare nel ragazzo il tarlo del dubbio sul suo destino e sui suoi doveri.

La porta” di Magda Szabò

Questo è uno dei romanzi più interessanti nati nel Novecento. Con “La porta”, infatti, Magda Szabò mette in scena una relazione fra la narratrice dell’opera, una scrittrice borghese, e la sua domestica, l’anziana, impenetrabile Emerenc. È lei la figura femminile più interessante nel libro di Szabò: una donna enigmatica che, nonostante il suo ruolo sociale, emana una grande potenza anche in chi la storia la vive e la racconta.

È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredàs, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche.

La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell’alone di mistero che ne circonda l’esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare.

In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coerenti dell’anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti più drammatici del Novecento.

Sotto il vulcano” di Malcolm Lowry

Passiamo a tutt’altro genere di caratterizzazione con Yvonne, il più tragico e malinconico fra i personaggi femminili presenti in questa carrellata di romanzi del Novecento. La donna è caratterizzata da una grande sensibilità, ma anche dall’animo determinato e speranzoso.

Nel 1947, dopo dieci anni di lavoro e rifiuti editoriali, di sbornie furiose e disavventure assortite (compreso un incendio dove il manoscritto rischiò di andare perduto), usciva sul mercato anglosassone il secondo libro di uno scrittore inglese poco noto. L’autore era Malcolm Lowry e il romanzo s’intitolava “Sotto il vulcano”.

Venne subito acclamato come un capolavoro e, nel giro di poco tempo, diventò prima un classico moderno e poi un film di John Huston. Raccontava la storia maledetta di un ex console britannico di stanza in una città immaginaria del Messico e delle sue ultime ore di vita – nel Giorno dei Morti del 1938 – insieme a una moglie, innamorata ma infedele, e a un fratellastro, idealista ma sleale.

L’amica geniale” di Elena Ferrante

Non si poteva escludere dalla lista dei romanzi con personaggi femminili indimenticabili. “L’amica geniale”, che di recente è stato incluso nella lista dei capolavori del nostro tempo, è interamente incentrato sul mondo femminile, sul legame fra le madri e le figlie, su quello amicale, sulle relazioni… Lila e Lenù, sfaccettate e a volte persino complementari, sono due personaggi indimenticabili.

Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità.

L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame.

E tutto ciò precipita nella pagina con l’andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l’autrice ci ha abituati.

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