5 romanzi da leggere che hanno cambiato il volto della letteratura

19 Febbraio 2025

Ci sono romanzi che, non appena usciti, hanno modificato per sempre il volto della letteratura. In questo articolo ne scopriamo cinque davvero importanti.

5 romanzi da leggere che hanno cambiato il volto della letteratura

Molti libri hanno contribuito a renderci persone diverse, ma alcuni hanno proprio cambiato il volto della letteratura e, di conseguenza, del mondo. In questo articolo scopriamo cinque romanzi che hanno cambiato le sorti della letteratura.

Cinque romanzi che hanno cambiato la letteratura

I dolori del giovane Werther” di J.W. Goethe

“I dolori del giovane Werther” è il testo più rappresentativo dello Sturm und drang, il movimento tedesco che ha dato vita al Romanticismo in tutta Europa. Un romanzo epistolare incentrato sul personaggio di Werther, sulla sua esistenza e sui suoi sentimenti, un libro in cui si uniscono Illuminismo e Romanticismo, e in cui l’amore inteso come forza in grado di cambiare la società e il mondo ha un ruolo centrale.

La trama è semplice eppure di un agghiacciante realismo: Werther è innamorato di Lotte, di cui sa fin dall’inizio che non è libera, perché legata ad Albert.

“Stia attento a non innamorarsene”, sarà il consiglio di una cugina a Werther. Ma la tragedia è già innescata. Considerato il primo grande testo del Romanticismo, il Werther supera le barriere storiografiche per divenire il libro di una generazione, di tutte le generazioni, intramontabile.

Don Chisciotte della Mancia” di Miguel Cervantes

Risale al XVII secolo uno dei romanzi più importanti di sempre. Ritenuto il primo romanzo moderno, il “Don Chisciotte” racconta le rocambolesche avventure di un bizzarro protagonista ma anche il rapporto che intercorre fra vita e letteratura.

Don Chisciotte è il simbolo della cieca fede in un ideale che resiste a qualunque oltraggio, il suo scudiero Sancho invece l’allegoria vivente del buon senso, della concretezza anche ingrata del reale.

Ma il romanzo di Cervantes si presenta come opera ben più stratificata e complessa, impossibile da costringere nei limiti di questa stilizzazione unilaterale: è insieme una galleria dei generi letterari del suo tempo, dalla poesia d’amore al romanzo picaresco alla novella pastorale; lo specchio del controverso passaggio dagli ideali di armonia e misura rinascimentali alla follia inventiva del Barocco; ma anche e soprattutto una riflessione senza tempo sulla natura umana e sulle sue ineliminabili contraddizioni.

Uno studio in rosso” di Arthur Conan Doyle

Esce nel 1888 “Uno studio in rosso”, il primo romanzo in cui compare il personaggio di Sherlock Holmes. Perché è ascrivibile fra i romanzi che hanno modificato il volto della letteratura? Per almeno un paio di ragioni: è l’esordio dell’investigatore più celebre, eclettico, geniale e amato in tutto il mondo, ma è anche il primo poliziesco in cui compare lo strumento investigativo della lente di ingrandimento.

C’è un tipo bizzarro, un consulente investigativo, che sta cercando qualcuno con cui dividere un appartamento al 221 B di Baker Street; si presenta un certo dottor Watson, reduce dall’Afghanistan. E presto i due si ritrovano a indagare insieme su uno strano caso di avvelenamento…

È il 1887 quando Arthur Conan Doyle, uno sconosciuto medico di periferia, dà alle stampe “Uno studio in rosso”, il romanzo che vede l’esordio di due tra i più famosi personaggi letterari di tutti i tempi: il dottor Watson, alter ego dell’autore, e il geniale e inimitabile Sherlock Holmes, il detective per antonomasia. Prende l’avvio una leggenda che, nonostante il passare del tempo, conserva intatto il suo straordinario fascino.

Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen

Passiamo a tutt’altro genere con il capolavoro di Jane Austen, un libro che sfrutta la chiave ironica – oltre a quella romantica – per raccontare la società del tempo e le difficoltà della donna che raramente è libera di essere autonoma ed indipendente da una figura maschile. Uno dei romanzi più chiacchierati e riadattati di sempre.

“Orgoglio e pregiudizio” è uno dei primi romanzi di Jane Austen. La scrittrice lo iniziò a ventun anni; il libro, rifiutato da un editore londinese, rimase in un cassetto fino alla sua pubblicazione anonima nel 1813, e da allora è considerato tra i più importanti romanzi della letteratura inglese.

È la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, con al centro il romantico contrasto tra l’adorabile e capricciosa Elizabeth e l’altezzoso Darcy; lo spirito di osservazione implacabile e quasi cinico, lo studio arguto dei caratteri, la satira delle vanità e delle debolezze della vita domestica, fanno di questo romanzo una delle più efficaci e indimenticabili commedie di costume del periodo Regency inglese.

1984” di George Orwell

Terminiamo con uno dei classici moderni più letti e citati di tutti i tempi. Quanto peso ha la verità nelle nostre società? Quanto possiamo sopravvivere in un mondo dilaniato dalle guerre e dai totalitarismi?

“1984”, ultima opera di George Orwell, nasce dal terrore e dalle riflessioni seguite ai conflitti mondiali, e utilizza la chiave distopica per avviare un’impalcatura di meditazioni sul ruolo del potere e della violenza nel nostro mondo. Un romanzo imperdibile, che ci ha insegnato come la letteratura, anche attraverso strumenti irreali e futuristici, possa aiutare a spiegare la realtà.

È guerra perpetua, nel mondo, tra Oceania, Eurasia ed Estasia. E Londra, capitale europea dell’Oceania, è una città in rovina, stremata dalla dittatura del Grande Fratello e dalla miseria. In questo scenario cupo e desolato, entrato ormai a pieno titolo nel nostro immaginario e nella cultura popolare, Orwell disegna il futuro della società moderna.

La tragica ribellione di Winston Smith al Grande Fratello e la storia del suo amore per Julia sono lo specchio in cui Orwell riflette in modo lucido e senza sconti sul destino che potrebbe attendere un’umanità che ha fatto di tutto per eliminare se stessa: libertà personali controllate dall’autorità, storia e memoria riscritte e manipolate, e un linguaggio, unico baluardo di libertà, asservito al potere.

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