5 libri sperimentali da leggere almeno una volta nella vita

24 Novembre 2024

Sono innovativi e particolari, a volte difficili. Ma preziosi. Ecco 5 libri sperimentali da leggere almeno una volta nella vita.

5 libri sperimentali da leggere almeno una volta nella vita

libri sperimentali sono opere caratterizzate da una forte innovazione. Che sia nei temi, nello stile o nella struttura, hanno da sempre esercitato un grande fascino in chi ama leggere. Eppure, sono in pochi i lettori che si avventurano alla loro scoperta, probabilmente intimoriti dalla “diversità” di questi prodotti letterari, che hanno la fama di essere troppo complessi per essere letti da chiunque. In questo articolo scopriamo cinque libri sperimentali da leggere almeno una volta nella vita.

5 libri sperimentali da leggere almeno una volta nella vita

Vita e opinioni di Tristam Shandy” di Laurence Sterne

Nel 1759, quando il genere del romanzo era ancora nelle sue fasi gestazionali, viene pubblicata un’opera bizzarra, particolare, che colpisce molto chi vi si imbatte e subito crea un dibattito fra gli addetti ai lavori: è “Vita e opinioni di Tristam Shandy” di Laurence Sterne, oggi ritenuto il padre dei libri sperimentali. Un’opera che ha segnato il mondo della letteratura e che è stata punto di riferimento, nel secondo Novecento, per molti autori interessati al sottogenere.

Il titolo può indurre in errore. Nel romanzo di Tristram Shandy si parla poco. Bisogna arrivare fino alla metà del libro per vederlo nascere e alla fine è ancora solo un bambino.

Si parla invece molto del padre Walter, un bizzarro personaggio ossessionato dal tempo e dalle tradizioni, un po’ meno della madre, dolce, gentile e un po’ ottusa, molto dello zio Toby, ex ufficiale dell’esercito, del valletto Trim, progettista di fortezze ideali, della vedova Waldman, che ama Toby e studia tutti gli stratagemmi per farsi riamare, del parroco Yorick, sincero, nemico della gravità, scherzoso ma inesperto della vita che a causa di ciò si fa molti nemici.

Le onde” di Virginia Woolf

Il romanzo che viene subito in mente quando si pensa ai libri sperimentali più celebri è l'”Ulisse” di James Joyce. Contemporaneo a quest’opera, tuttavia, troviamo una vasta scelta di opere nate dalla penna di Virginia Woolf, tutte interessanti, meritevoli di essere riscoperte oggi. Fra i suoi romanzi più sperimentali figura senz’altro “Le onde”, un flusso di sei coscienze che con pensieri e sogni si intrecciano con risultati straordinariamente armoniosi.

Sei amici si alternano in un monologo. Nei loro soliloqui “dicono” fatti e vite, e “pensano” riflessioni e sogni: la scuola e i giochi, i segreti e gli abbandoni, le rispettive famiglie e i desideri. Le voci si confondono in un unico fiato, come un’onda che racconta l’esistenza di ciascuno dei sei, e non solo la loro. Le onde sono la forma di questo romanzo: le onde del mare, della luce, del tempo, dell’emozione, dei gesti e dei dolori.

Rayuela. Il gioco del mondo” di Julio Cortazar

Quello di Cortazar viene spesso definito “contro-romanzo”. Viene pubblicato negli anni ’60 del Novecento e ha senz’altro segnato – e modificato – la storia del romanzo.

In una Parigi popolata da affittacamere xenofobe, intellettuali male in arnese, pianiste patetiche, scrittori distratti, facili vittime di incidenti stradali, l’eterno studente argentino Horacio Oliveira si muove attraverso la città e l’esistenza come attraverso le caselle del “gioco del mondo”.

Un percorso dalla terra al cielo, da Parigi a una Buenos Aires grottesca alla ricerca del Centro, della vera vita e soprattutto di Lucia, “la Maga”, inconsapevole depositaria di ogni mistero e pienezza, l’unica che non dimentica che, in fondo, “per arrivare al Cielo servono solo un sassolino e la punta di una scarpa”.

Il pasto nudo” di Williams Borroughs

“Il pasto nudo” è uno dei libri sperimentali nati nel contesto della Beat Generation. Un romanzo incredibile, innovativo e unico nel suo genere, per forma e contenuto.

Nel romanzo, scritto in anni in cui questi temi e queste realtà venivano generalmente schivati, Burroughs offre il racconto allucinato dell’inferno di un tossico.

Lacerato tra la necessità impellente della “roba” e il richiamo molesto della carne, braccato da polizia e spacciatori, Lee, il suo Doppio, trascorre le giornate in sordidi luoghi pervasi dai miasmi del corpo e dalle fobie della mente.

Scavando nelle proprie ferite con l’acume della paranoia e un’acrobatica inventiva stilistica, Burroughs tratteggia un ritratto dell’America all’acido fenico, un ritratto cui la vita quotidiana ha tentato con gli anni di adeguarsi.

Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino

Infine, uno degli autori italiani che più si è avventurato nell’ambito dei romanzi sperimentali, regalandoci così opere senza eguali. Di Italo Calvino vi suggeriamo di leggere tutto, ma se amate la lettura vi consigliamo soprattutto “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, il capolavoro in cui Calvino dialoga con il suo lettore, vero protagonista del racconto, celebrando il piacere della lettura e riflettendo sulla relazione fra scrittore, narratore e fruitore dell’opera.

 

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