5 libri da leggere prima di tornare a scuola

10 Settembre 2025

Scopri cinque libri brevi e da leggeremo sguardo critico prima del rientro a scuola: tra filosofia, Storia e grandi classici, un viaggio nella conoscenza.

5 libri da leggere prima di tornare a scuola

Libri da leggere in vista dei rientro a scuola. Settembre è appena iniziato e nell’aria si percepisce già l’aria del rientro a scuola: un po’ traumatico dopo un’estate tanto calda e soleggiata, ma anche necessario per stimolare lo spirito critico. Per alcuni il ritorno a scuola è già avvenuto: altri invece attendono ancora qualche giorno per il rientro tra i banchi.

Per l’occasione, noi di Libreriamo abbiamo pensato di sintonizzarci e sintonizzarvi sulle grandi domande dell’uomo e sulle sfide affrontate nel corso della Storia: tutti temi che affronterete nel corso degli anni scolastici e che ancora oggi risultano terribilmente e drammaticamente attuali.

Un passo prima delle lezioni: 5 libri da leggere per il rientro a scuola

C’è un modo per restare aggiornati, vivere capendo l’attualità e anticipare i tempi delle lezioni che andrete a fare quest’anno, senza dover sfogliare immediatamente i manuali. Questo modo ve lo proponiamo con cinque libri che fanno davvero riflettere, cinque classici da leggere almeno una volta nella vita.

La fattoria degli animali” di George Orwell

Dall’autore conosciuto per “1984”, un piccolo capolavoro narrativo che non ha bisogno di grandi spiegazioni per colpire come un pugno allo stomaco.

Parla di totalitarismo, potere e manipolazione delle masse.

Un libro scritto come una favola per adulti, solo in apparenza per bambini, che vede al centro dei protagonisti animali ribelli, che cacciano gli esseri umani e creano un nuovo ordine all’interno della fattoria in cui abitano per creare un’utopia di pace e uguaglianza.

Ma quest’utopia si sgretola lentamente e i maiali, autoproclamatisi guida della comunità, instaurano un regime autoritario travestito da democrazia.

Il romanzo, nato come satira dell’Unione Sovietica, ha riscosso un successo senza precedenti, e seppure a oggi viene messo al “secondo posto” rispetto al famigerato “1984”, si legge a oggi come una riflessione sempre attuale sul potere e sulla propaganda.

La sua semplicità linguistica è inversamente proporzionale alla complessità dei temi trattati: è una lettura perfetta per ripassare, senza accorgersene, concetti chiave di storia e educazione civica.

Il barone rampante” di Italo Calvino

Cosimo Piovasco di Rondò, un giorno, decide di salire su un albero e non scende più. È questa la trama de “Il barone rampante”, un libro che parla di libertà individuale. Ma è anche una metafora, naturalmente, perché Calvino costruisce attorno a questo gesto estremo una riflessione dolce e profonda sull’indipendenza del pensiero, sullo sguardo laterale che i giovani possono — e forse devono — avere sul mondo degli adulti.

Ambientato in un Settecento illuminista, ma scritto nel dopoguerra, “Il barone rampante” è un romanzo di formazione fuori dagli schemi. Parla di crescita, di coerenza, di anticonformismo, ed è anche, in fondo, una storia d’amore: per la conoscenza, per la natura, per la possibilità di essere sé stessi. Un libro che allena la mente a pensare con originalità, ingrediente essenziale per affrontare ogni nuovo anno scolastico.

Se questo è un uomo” di Primo Levi

Uno dei libri più conosciuti è senz’altro “Se questo è un uomo”, un testo fondamentale per entrare nella coscienza collettiva del ‘900. È un memoir che parla di dignità umana e memoria Storica, un testo filosofico e antropologico che esplora l’esperienza vissuta da Primo Levi ad Auschwitz, dopo la sua deportazione: una testimonianza vivida, spesso consigliata dagli insegnanti, e anche una lettura di rito per tutti gli studenti degli anni ’90.

Levi interroga il lettore con una domanda annichilente: chi siamo, se possiamo ridurre un uomo a un numero? E che cosa resta della civiltà quando viene annientata la dignità dell’essere umano? Questo è un libro necessario: importantissimo, consigliato da tutti coloro che vogliono evitare che gli errori del passato possano ripetersi.

Il mondo come volontà e rappresentazione” di Arthur Schopenhauer

Per gli amanti della filosofia, e per chi ha difficoltà con le antologie, una lettura di Schopenhauer. L’idea centrale di questo libro è che il mondo non è come lo vediamo, ma come lo rappresentiamo, e ciò che muove ogni essere vivente, al di là della ragione, è una forza cieca e incessante: la volontà.

È un libro che sfida l’ottimismo, ma lo fa con una lucidità illuminante: perfetto per chi vuole avvicinarsi alla filosofia in modo autentico, senza semplificazioni scolastiche, e per chi vuole solo avvantaggiarsi un filosofo che sa bene incontrerà nel suo percorso. Alcuni estratti selezionati sono spesso assegnati nelle ultime classi dei licei, ma affrontare direttamente l’opera, anche solo in parte, può far emergere domande cruciali sul desiderio, sul dolore, sulla possibilità di liberarsene.

Mattatoio n. 5” di Kurt Vonnegut

In “Mattatoio n. 5”, Vonnegut racconta l’esperienza del bombardamento di Dresda con una forma narrativa assolutamente unica: mescolando satira, fantascienza, autobiografia e filosofia, per creare un romanzo sulla follia della guerra.

Il protagonista, Billy Pilgrim è un reduce della Seconda Guerra Mondiale, ma è anche un uomo rapito dagli alieni, un viaggiatore del tempo, un oculista e… un alienato.

Vonnegut, ex soldato e prigioniero, racconta con un focus interno ciò che accade quando la ragione abbandona un uomo, e lo fa con un’ironia feroce, pur non rinunciando a una punta di tenerezza.

“Mattatoio n. 5” è un libro che invita alla riflessione, alla consapevolezza, e alla costruzione di un pensiero critico sul ruolo delle ideologie, del tempo e della memoria.

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