Se per questo fine settimana in arrivo desideri una lettura tranquilla, scorrevole ed intrigante, ma anche leggera e rasserenante, ti suggeriamo di dare un’occhiata a questi cinque libri, appartenenti a generi diversi ma accomunati dall’atmosfera di ilarità e leggerezza che sprigionano. Ecco cinque libri perfetti da leggere per un fine settimana d’autunno spensierato.
Cinque libri per un fine settimana d’autunno spensierato
“La biblioteca dei sussurri” di Desy Icardi
Questo è un romanzo ambientato nella Torino degli anni Sessanta. “La biblioteca dei sussurri” è uno dei libri della saga dei cinque sensi, una raccolta di romanzi che Desy Icardi dedica alla sensorialità, alla dolcezza della percezione e all’amore per i libri. Perfetto per gli amanti dei romanzi di formazione dai tratti storici.
Torino, anni Settanta. Dora vive in una casa sul fiume insieme alla sua numerosa famiglia, chiassosa e stravagante. Le giornate trascorrono secondo regole bizzarre finché un giorno questo strano equilibrio viene incrinato dal lutto. La casa di colpo si fa triste e silenziosa, ma, altrettanto improvvisamente, Dora inizia a sentire rumori sinistri.
Per sfuggire a questa atmosfera opprimente, la bambina trova rifugio in un luogo dove il silenzio regna sovrano ma la quiete non è espressione di malinconia bensì di rispetto e raccoglimento: la biblioteca.
Qui Dora farà la conoscenza del “lettore centenario”, l’avvocato Ferro, che ha dedicato l’intera esistenza ai libri e che decide di prendere la ragazzina sotto la sua ala per educarla al piacere della lettura.
Ma crescere non è facile e la vita di Dora prenderà pieghe inaspettate tra smarrimento e segreti che riaffiorano dal passato mentre la sua famiglia si divide inevitabilmente e la casa sul fiume diventa solo un ricordo. Un romanzo di formazione in cui l’amore per i libri aiuterà la protagonista a trovare il suo posto nel mondo.
“Un tranquillo weekend di omicidi” di Dann McDorman
Se invece ti appassionano i gialli, ti suggeriamo questo romanzo davvero leggero e piacevole da leggere in un fine settimana.
Un esclusivo club di caccia isolato da una tempesta senza precedenti. Un gruppo di ricchi sconosciuti con troppi segreti. Tutti sono sospetti al West Heart Club nessuno escluso. Cosa c’è di meglio di un giallo ben fatto, originale ma dal sapore classico, alla Agatha Christie, per intenderci?
Un giallo con al centro un posto suggestivo – metti, un esclusivo club di caccia nei boschi dell’Upstate New York, a cui sono ammessi solo i membri di poche, ricchissime famiglie che si riuniscono per cacciare orsi e cervi, bere Martini e seppellire i loro sporchi segreti. Un giallo in cui, naturalmente, non può mancare un detective, uno di quelli vecchio stampo con la sigaretta tra le dita e l’aria più che vissuta, capitato lì per caso, invitato da uno dei soci.
Un ospite un po’ troppo ficcanaso… E poi, la ciliegina sulla torta: il morto. Magari il cadavere di una bella signora, una delle mogli, rinvenuto sulla riva del lago pieno di pesci e canoe di lusso. Una signora che, nel gruppetto di amici del club, di nemici ne aveva parecchi. A questo punto basta aggiungere una terribile tempesta che blocca tutti quanti lassù, senza via d’uscita, e il gioco è fatto…
“Alla fermata dei desideri” di Hiro Arikawa
Abbiamo pensato anche agli amanti della narrativa asiatica, con un romanzo timido, delicato, che sembra proprio un viaggio emozionale.
Ci sono moltissime persone che usano il treno tutti i giorni: chi per andare al lavoro, chi per correre a scuola, chi per necessità. Salgono sui convogli sferraglianti per semplice abitudine, senza alcuna aspettativa.
In Giappone, però, c’è un treno speciale. Chi è abbastanza fortunato da salire sul vagone giusto può incontrare la signora Tokie, mano nella mano con la nipote Ami. Lei ha un dono: le basta capire da dove è partita e quale bagaglio porti con sé la persona che ha davanti, per darle il consiglio giusto e cambiare qualcosa nella sua vita e in quella di tanti passeggeri che si sentono persi.
Come Shōko, che è stata abbandonata all’altare dal promesso sposo e ora non sa quale direzione prendere. Oppure Misa, che non riesce a ribattere alle dure parole del fidanzato che sminuisce sempre i suoi meriti. O ancora il giovane studente Keiichi, che si rifugia nella musica per sfuggire alla timidezza, soprattutto nei confronti delle ragazze.
Tokie riesce a vedere il desiderio di ciascuno e consigliare loro una fermata diversa dal solito. Perché alle volte bisogna uscire dai binari per ritrovare la strada giusta. “Alla fermata dei desideri” arriva nelle mani dei lettori italiani che sono alla ricerca di un romanzo che li emozioni, ambientato nelle magiche atmosfere nipponiche, come nel suo “Cronache di un gatto viaggiatore”.
“Una banda di idioti” di John Toole
Fra i libri “spensierati” che suggeriamo per il weekend, quello di John Toole è il più ironico, il più divertente, con i suoi personaggi imprevedibili e sguaiati.
Quando nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui. È il principio primo che muove ogni altra idea, sogno e azione di Ignatius Reilly, uno dei massimi nemici del popolo americano del nostro tempo.
Immaginate una strana miscela fra un barbone, un Oliver Hardy impazzito, un Don Chisciotte grasso e un Tommaso d’Aquino perverso. Immaginate un gigante con baffoni e berretto verde da cacciatore che, fra giganteschi rutti e flatulenze, si vede costretto a continui attacchi contro un’America “priva di geometria e teologia”.
Attorno a lui, in una New Orleans trasformata in palcoscenico quasi dadaista, un coro di personaggi epici. Jones, negro in semischiavitù, che fulmina con una frase al vetriolo “quella nazista della padrona” del Notti di Follia; la signorina Trixie, ottuagenaria sempre a caccia di prosciutti pasquali e dell’eterna giovinezza.
Myrna, anarco-femminista di New York, che sfida con un serrato carteggio anima e sesso di Ignatius. Immaginate le Manifatture Levy, un diario del lavoratore, una rivolta di operai attorno a una croce eretta nell’ufficio contabilità…
“Gilgi, una di noi” di Irmgard Keun
Infine, un romanzo di formazione con una protagonista femminile inaspettata, allegra, alla ricerca di leggerezza e felicità.
Gilgi è una ragazza allegra e indipendente, cresciuta in una famiglia borghese, tra mobili che sanno di vecchio e idee di un’epoca ormai superata.
Rappresenta un esempio limpido e scanzonato di quella che i giornali del suo tempo definiscono la «nuova donna». Quando non lavora come segretaria e dattilografa, ascolta il jazz, fantastica sul futuro, ama flirtare e divertirsi in compagnia di amici come Pit, che pontifica sul socialismo, e Olga, che è affascinante e non ha paura di esserlo.
La sua esistenza, sempre scorsa sui binari di una rigorosa e sognante autodisciplina, deraglia però quando conosce Martin, uno scrittore bohémien capace di scuoterne le certezze costringendola ad affrontare i paradossi e i contrappassi dell’autonomia in un mondo di uomini.
L’incontro con l’amore innesca infatti una vitale sfida per difendere la propria libertà, che sfocia in un finale vertiginoso e sorprendente. Una protagonista memorabile per un romanzo ilare e sensuale, che per la sua sfacciata modernità venne messo al rogo dai nazisti.