L’autunno, soprattutto in questi giorni in cui il vento e la pioggia cominciano a far abbassare le temperature, invita a trascorrere i propri fine settimana in casa, in un ambiente intimo e raccolto. Se per questo weekend hai in mente di assaporare una lettura accogliente e rilassante, che ti faccia riscoprire la serenità del quotidiano, ecco cinque libri che potrebbero essere adatti a te.
5 libri da leggere per un fine settimana d’autunno rilassante
“Qualcosa” di Chiara Gamberale
Fra i libri che ti suggeriamo per trascorrere un fine settimana rilassante ci sono quelli di Chiara Gamberale, che riesce a creare atmosfere quotidiane calde e intime in ogni sua opera. “Qualcosa” è una storia dedicata alla riscoperta del sé e alla difesa dalla frenesia che ci inghiotte ogni giorno. La chiave è quella del racconto fantastico, adatto a tutte le età.
La Principessa Qualcosa di Troppo è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo, vuole troppo. Ma quando, per la prima volta, un vero dolore la sorprende, la Principessa si ritrova «un buco al posto del cuore». Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante».
Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare», del silenzio, perfino della noia: tutto quello da cui è abituata a fuggire. Tanto che, presto, Qualcosa di Troppo si ribella. E si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti, e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure…
Chiara Gamberale si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo. Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, Qualcosa ci aiuta così a difenderci dal Troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col Niente.
“Il rosmarino non capisce l’inverno” di Matteo Bussola
Quando si parla di atmosfera rilassante, ambiente raccolto e personaggi delicati, non si può non citare Matteo Bussola, che coi suoi libri ci ha fatto innamorare della vita e delle strade imprevedibili che riesce a mostrarci nei momenti più inaspettati. “Il rosmarino non capisce l’inverno” è il suo bestseller.
«A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di aver soffocato la propria?» In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare, con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani. In pochi sanno cogliere con tale pudore il nostro desiderio e la nostra paura di essere felici.
Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che confida alla badante un terribile segreto.
Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l’amore l’occasione decisiva.
Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono.
“La felicità sulla porta di casa” di Jason F. Wright
Per rendere il mondo un posto migliore basta davvero poco. Un gesto di gentilezza, un tentativo di incontro, un sorriso. Se cerchi una lettura rilassante e intrisa di delicatezza, che anticipi l’atmosfera natalizia, ti consigliamo il bel romanzo di Jason Wright che ha reso popolare l’usanza del “barattolo di Natale”.
È il 25 dicembre quando Hope Jensen riceve un dono inaspettato: sulla porta di casa trova un barattolo di vetro pieno di monete, avvolto in un grande fiocco rosso. Nessuna traccia del mittente, nessun biglietto. Il regalo, però, riesce a strapparle un sorriso, dopo tanto tempo.
Questo, per lei, è un Natale particolarmente difficile, perché ha appena perso la donna che l’ha cresciuta come una figlia. Quando, grazie al suo talento di giornalista, Hope scopre di non essere l’unica persona ad aver ricevuto un «barattolo di Natale» da parte di un benefattore anonimo, non riesce a crederci.
Si trova di fronte a una vera e propria gara di solidarietà, un’iniziativa ispirata da sentimenti di amore e gentilezza. Un piccolo gesto, capace di cambiare la vita di persone che attraversano un momento di sofferenza. Per questo, ognuno di loro decide di farlo proprio e di ricambiarlo.
Hope deve scoprire dove tutto ha avuto inizio, perché trovare quel barattolo le ha aperto gli occhi sulla magia delle luci che addobbano la città. Ha fatto crescere dentro di lei un senso di speranza che credeva perduto. Ancora non riesce a immaginare dove la porterà quella ricerca, ma in fondo il desiderio più bello è quello che non abbiamo mai espresso.
“Hotel Silence” di Audur Ava Ólafsdóttir
Ambientazione decisamente più fredda per il quarto dei libri che ti suggeriamo se cerchi una lettura confortevole per il tuo weekend d’autunno rilassante. “Hotel Silence” racconta la storia di un riscatto, di un percorso di rinascita che vede protagonista un uomo privo dei punti di riferimento di sempre.
Jónas ha quarantanove anni e un talento speciale per riparare le cose. La sua vita, però, non è facile da sistemare: ha appena divorziato, la sua ex moglie gli ha rivelato che la loro amatissima figlia in realtà non è sua, e sua madre è smarrita nelle nebbie della demenza.
Tutti i suoi punti di riferimento sono svaniti all’improvviso. Niente sembra avere più senso: Jónas vuole farla finita, ma quando lascia l’Islanda per attuare il suo progetto lontano da tutti, scoprirà che c’è sempre una seconda possibilità.
“Una vita da libraio” di Shaun Bythell
Infine, un libro che scalda il cuore con un’ambientazione intima e calorosa e una trama in cui non mancano momenti di ironia. Perfetto per chi ama i libri.
Dal cliente che entra per complimentarsi dell’esposizione in vetrina, senza accorgersi che le pentole servono a raccogliere la perdita d’acqua dal tetto, alla vecchietta che chiama periodicamente chiedendo i titoli più assurdi, alle mille, tenere vicende di quanti decidono di disfarsi dei libri di una vita.
The Book Shop, la libreria che Shaun Bythell contro ogni buonsenso ha deciso di prendere in gestione, è diventata un crocevia di storie e il cuore di Wigtown, villaggio scozzese di poche anime.
Con puntuta ironia, Shaun racconta i battibecchi quotidiani con la sua unica impiegata perennemente in tuta da sci, e le battaglie, tutte perse, contro Amazon. La sua è l’esistenza dolce e amara di un libraio che non intende mollare.