Approfondire la questione della Russia, del governo di Putin e della libertร di pensiero ed espressione attraverso libri scritti da autrici e autori russi? Si puรฒ. Perchรฉ, nonostante i tentativi di frenarla, l’opposizione in Russia esiste, cosรฌ come il desiderio di diffondere valori e ideali diversi, improntati alla pace e alla libertร .
La notizia dell’improvvisa scomparsa di Alexei Navalny durante la sua prigionia ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. In tanti si sono domandati in quali circostanze sia venuto a mancare il principale oppositore politico del presidente russo Vladimir Putin.
E fra misteri sul corpo, che sembra non trovarsi in obitorio, dubbi sul modo in cui il prigioniero era detenuto e informazioni che faticano a passare, torna pressante la questione di quanto il popolo russo sia libero di manifestare dissenso; di quanti appelli siano taciuti e di quante notizie non veniamo a conoscenza.
5 libri da leggere per approfondire la situazione in Russia
Di seguito, ti consigliamo 5 libri per approfondire la questione in Russia attraverso voci di autrici e autori che la abitano o l’hanno abitata.
“La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja
I libri di Anna Politkovskaja costituiscono un’importante testimonianza di opposizione e di controinformazione in Russia.
La giornalista russa, assassinata nel 2006 nel giorno del compleanno di Putin, ha speso energia, inchiostro e voce per raccontare tutto ciรฒ che nella vulgata veicolata dal presidente non passa.
ยซSiamo solo un mezzo, per lui. Un mezzo per ragยญgiungere il potere personale. Per questo dispone di noi come vuole. Puรฒ giocare con noi, se ne ha voglia. Puรฒ distruggerci, se lo desidera. Noi non siamo niente. Lui, finito dovโรจ per puro caso, รจ il dio e il re che dobbiamo temere e venerare.
La Russia ha giร avuto governanti di questa risma. Ed รจ finita in tragedia. In un bagno di sangue. In guerre civili. Io non voglio che accada di nuovo. Per questo ce lโho con un tipico ฤekista sovietico che ascende al trono di Russia incedendo tronfio sul tappeto rosso del Cremlinoยป.
“Perchรฉ l’Ucraina” di Noam Chomsky
Passiamo a Noam Chomsky, grande filosofo e linguista di fama mondiale, che ha dedicato numerosi libri all’approfondimento della questione russa. In questo caso, si รจ concentrato sulla guerra contro l’Ucraina.
Chomsky delinea le cause dell’invasione russa, partendo da una premessa fondamentale: ยซL’invasione dell’Ucraina รจ un grave crimine di guerra. ร sempre opportuno ricercare spiegazioni, ma non ci sono giustificazioni o attenuantiยป.
Citando documenti riservati, rendendo comprensibili nelle loro dinamiche i rapporti fra Russia, Stati Uniti, NATO, Unione Europea e Cina, Chomsky offre al lettore quello che raramente giornali e tv riescono ad offrire: la possibilitร di comprendere le ragioni profonde e le poste in gioco nella gravissima crisi.
“Breve storia della Russia” di Paul Bushkovitch
Accessibile a studenti, turisti e al pubblico in generale, questo รจ uno di quei libri che offrono un’ampia panoramica della storia della Russia dal IX secolo a oggi.
Paul Bushkovitch sottolinea i fondamentali mutamenti di prospettiva nella comprensione della realtร russa che hanno avuto luogo con il crollo dell’Unione Sovietica del 1991.
Da allora le enormi quantitร di materiale documentale venuto alla luce, relativo alla storia dell’epoca sovietica, hanno consentito di elaborare nuove concezioni storico-critiche dello stesso passato della Russia pre-rivoluzionaria.
“Breve storia della Russia” ricostruisce non solo la storia politica ma anche gli sviluppi nel campo della letteratura, dell’arte e della scienza della Russia; ritrae cosi protagonisti di grandezza assoluta – Tolstoj, Cechov e Mendeleev, per esempio – nei loro contesti storici e istituzionali.
“Cento scene di vita sovietica” di Michail Zoลกcenko
Fra i libri piรน conosciuti fuori dalla Russia di solito non figurano quelli del poliedrico Michail Zoลกcenko, autore prolifico che amava raccontare il popolo in tutte le sue sfumature e dalle cui opere emerge con ironia e disincanto lo sfondo di un continente che troppo spesso inondiamo di luoghi comuni.
Amatissimo dal pubblico, meno dalla critica e ancora meno dall’intellighenzia di regime, Zoscenko rimane una figura atipica, uno scrittore difficilmente etichettabile.
In un’epoca che comincia a privilegiare la dimensione monumentale dell’arte, egli narra usi, costumi e psicologia dell’homo sovieticus partendo da pretesti narrativi provocatoriamente banali, che finiscono per svelare la contraddittorietร della realtร sociale, politica e culturale scaturita dalla Rivoluzione.
“Il male ha nuovi volti” di
