I classici della letteratura sono libri sempreverdi che a volte abbiamo paura di approcciare perché siamo legati all’idea che “classico” voglia dire “pesante”, “impegnativo”.
Invece, si tratta di libri versatili e quantomai variegati, in grado di incontrare i gusti più disparati e di accontentare qualunque tipo di lettore. Ci sono classici di ogni genere, di ogni forma, di ogni lunghezza. Oggi scopriamo insieme 5 libri classici brevi, che si possono leggere addirittura in un solo giorno e che risultano delle letture perfette durante una calda domenica d’estate come questa.
5 libri classici da leggere consigliati per una domenica estiva
“Seta” di Alessandro Baricco
Se non lo hai ancora letto, “Seta” è uno di quei libri meravigliosi che ti catturerà nonostante la brevità del racconto. Risulta una lettura perfetta se ami i libri evocativi, che fanno sentire il profumo, che fanno vedere i colori di ciò che viene raccontato.
Si chiamava Hervé Joncour, era mercante di bachi da seta. Ogni anno raggiungeva il Giappone, ogni anno ritornava. Nei suoi viaggi, si leggeva l’ideogramma di una passione silenziosa, rubata al rumore del mondo.La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto.
“Cronaca di una morte annunciata” di Gabriel García Márquez
Se invece in questa assolata domenica estiva vuoi leggere dei libri ibridi, che sanno di antico e di nuovo e che racchiudano anche un po’ di sano mistero, ti suggeriamo il prezioso “Cronaca di una morte annunciata” di Marquez.
Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, “villaggio bruciato dal sale dei Caraibi”, lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Ángela vendicheranno l’onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall’aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba.
Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l’alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale.
“Le piccole virtù” di Natalia Ginzburg
Così Italo Calvino raccontava uno dei libri più profondi di Natalia Ginzburg che, breve e pluritematico, si adatta perfettamente a un’incursione di lettura domenicale:
“In ogni pagina di questo libro c’è il modo di essere donna (di Natalia Ginzburg): un modo spesso dolente ma sempre pratico e quasi brusco, in mezzo ai dolori e alle gioie della vita… Tra i capitoli del volume si ricorda ‘Ritratto d’un amico’, certo la più bella cosa che sia stata scritta sull’uomo Cesare Pavese.
E le pagine scritte subito dopo la guerra, che riportano con una forza più che mai struggente il senso dell’esperienza d’anni terribili (e sanno pur farlo, serbando, come ‘Le scarpe rotte’, un quasi miracoloso senso del comico). Poi, le prove (come ‘Silenzio’ e ‘Le piccole virtù’) d’una Natalia Ginzburg moralista, dove una partecipazione acuta ai mali del secolo sembra nascere dalla matrice d’un calore familiare.
E soprattutto, perfetto capitolo d’una autobiografia in chiave obiettiva e ironica, ‘Lui e io’, in cui la contrapposizione dei caratteri si trasforma, da spunto di commedia, nel più affettuoso poema della vita coniugale.”
“Una storia semplice” di Leonardo Sciascia
Rimaniamo in tema di libri e autori classici italiani con un’operetta che non cessa di essere attuale, e che apprezzerai se sei alla ricerca di un giallo.
“Una storia semplice” è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai – ed è un vero tour de force – l’autore si trova costretto a nominare sia l’una sia l’altra parola.
Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l’opportunità di riflettere.
“Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino
Infine, uno dei libri meno noti di Italo Calvino ma, secondo noi, anche uno dei più sorprendenti. Stiamo parlando del suggestivo e inaspettato “Il castello dei destini incrociati”, perfetto se per questa domenica sei alla ricerca di un lettura distensiva ma anche ironica e un po’ grottesca.
Protagonisti sette viaggiatori che, chi per un motivo, chi per un altro, hanno perso la parola e sono costretti a comunicare soltanto con dei tarocchi…