L’amicizia è uno dei sentimenti più importanti che esista al monto: un legame che unisce persone di famiglia e non, rendendole tali. Spesso abbiamo voglia di leggere qualcosa al riguardo. Un libro sull’amicizia può essere rifugio, una fonte di gioia, ma anche di dolore.
5 libri sull’amicizia da leggere assolutamente
Nella letteratura, l’amicizia è sempre stata un tema centrale, capace di dare forma a storie indimenticabili che raccontano il valore dei rapporti umani in tutte le loro complessità.
Se stai cercando libri che esplorino il significato profondo dell’essere amici, noi di Libreriamo ne abbiamo selezionati ben cinque che meritano un posto nella tua libreria.
“La simmetria dei desideri” di Eshkol Nevo
È il 1998 e quattro amici – Amichai, Ofir, Churchill e Yuval – guardano insieme la finale dei Mondiali di calcio. Non hanno ancora trent’anni e condividono speranze, sogni e un legame che sembra indissolubile. Per rendere ancora più speciale quel momento, decidono di scrivere su dei bigliettini i propri desideri per il futuro, da rileggere insieme alla prossima finale dei Mondiali.
Ma la vita, si sa, non segue mai i nostri piani. Quando Yuval, il narratore, vede crollare il suo sogno più grande — l’amore per Yaara, che lo lascia per Churchill, il suo migliore amico — il gruppo è costretto a fare i conti con tradimenti, fratture e un contesto storico incandescente: quello di un’Israele attraversata da conflitti e incertezze…
Nevo costruisce un romanzo sull’amicizia come forza resistente, che sopravvive agli errori, ai silenzi e persino alle disillusioni.
È una storia di desideri e compromessi, di legami che mutano ma non si spezzano, specchio di una generazione sospesa tra sogni giovanili e responsabilità adulte.
“Le nostre speranze” di Anna Hope
Ci troviamo a Londra, negli anni Novanta. Tre ragazze – Lissa, Hannah e Cate – condividono un appartamento e un’epoca carica di possibilità. Giovani, ribelli, pronte a tutto, si muovono in una città che sembra promettere libertà e successo… Ma il tempo passa, le vite prendono strade diverse e l’amicizia, pur rimanendo, cambia volto.
Lissa voleva essere un’attrice ma non ci è riuscita. Hannah, che sognava un figlio, affronta la frustrazione di non poter diventare madre. Cate, invece, ha due bambini ma una carriera accademica mancata. Ognuna ha ottenuto ciò che l’altra desiderava, e questa asimmetria increspa le loro relazioni.
Anna Hope racconta con delicatezza e realismo il modo in cui i legami femminili resistono – e si trasformano – sotto il peso delle aspettative sociali, delle scelte personali e del tempo che scorre. Un romanzo che parla di identità, maternità, ambizioni e, soprattutto, di quell’amicizia che resta, anche quando la vita la mette alla prova.
“Il mio albero di arance dolci” di José Mauro de Vasconcelos
Zezé è un bambino di cinque anni che vive in una favela brasiliana, tra povertà e difficoltà familiari. Nonostante tutto, è dotato di una fantasia incontenibile e di una sensibilità fuori dal comune. La sua vita è un alternarsi di sogni e dispiaceri, fino a quando non trova due amici speciali: il Portoghese, un uomo buono che diventa per lui una figura paterna, e un piccolo albero di arance con cui parla e confida i suoi segreti. Pubblicato per la prima volta nel 1968, questo romanzo è diventato un classico intramontabile.
Con una prosa semplice ma potentissima, Vasconcelos racconta la magia dell’infanzia e la capacità dell’amicizia di alleviare il dolore, anche quando arriva da chi meno ce lo aspettiamo. “Il mio albero di arance dolci” è un libro che emoziona e commuove, un inno alla resilienza e alla bellezza dei rapporti sinceri.
“I bambini di Svevia” di Romina Casagrande
Un viaggio nel tempo e nello spazio, che parte da una promessa fatta in un lontano passato. Edna, oggi anziana, vive isolata in una casa nascosta dal rampicante. Ma una notizia la costringe a uscire dal silenzio per mantenere una parola data a un amico di infanzia: Jacob. Edna e Jacob, infatti, furono due dei tanti “bambini di Svevia”: piccoli costretti a lasciare le loro case per lavorare nelle fattorie dell’Alta Svevia, spesso venduti come fossero bestiame.
In quell’inferno, la loro amicizia fu un raggio di luce. Anni dopo, Edna affronta un viaggio lungo antiche strade per ritrovarlo e, con lui, il coraggio di affrontare la verità nascosta per decenni. Romina Casagrande costruisce un romanzo intenso, che intreccia memoria storica e sentimento, mostrando come un legame d’infanzia possa attraversare il tempo e diventare il filo che tiene unita una vita intera.
“La bastarda di Istanbul” di Elif Shafak
Con una scrittura elegante e potente, Elif Shafak affronta temi delicati come la memoria, l’identità e la riconciliazione, mostrando come l’amicizia possa diventare il ponte capace di unire mondi che la storia ha separato. Una storia che unisce due donne, due culture e due identità alla ricerca di risposte.
Armanoush, americana di origini armene, decide di andare a Istanbul per ritrovare le sue radici. Lì incontra Asya, una ragazza turca che vive in una famiglia rumorosa e piena di segreti, e che porta dentro di sé un vuoto: quello di un padre mai conosciuto. Tra le due nasce un’amicizia profonda e inaspettata, che diventa il punto di partenza per un viaggio nel passato, alla scoperta delle ferite lasciate dalla storia e dei segreti che legano le loro famiglie.