Prendersi cura di sé è un’arte che si apprende giorno dopo giorno. Spesso si costruisce in età matura, a partire da momenti di sconforto, di crisi. Anche i libri, insieme a innumerevoli altri semplici strumenti quotidiani, possono aiutarci a prenderci cura di noi stessi e del nostro spazio vitale. In questo articolo scopriamo quattro opere perfette per questo scopo.
Quattro libri da leggere per chi necessita di prendersi cura di sé
Tre romanzi delicati e commoventi e un particolare saggio, diventato ormai bestseller: ciascuno dei quattro libri che ti presentiamo di seguito racchiudono un insegnamento speciale e una delicatezza che accarezza l’anima. Sono opere perfette per chi ha bisogno di aprirsi al sé, di prendersene cura, un passo alla volta.
“La delicatezza” di David Foeksinos
Iniziamo con una storia che di delicatezza parla già nel titolo. Questo è un libro tenero e commovente che parte dalla crisi per raccontare il cambiamento e la rinascita, e che può aiutarci a guardare oltre il muro di ostilità e violenza che ci siamo costruiti negli ultimi anni.
Passava di lì, lei lo aveva baciato senza pensarci. Ora si chiede se ha fatto bene. È la storia di una donna che viene sorpresa da un uomo.
Sorpresa davvero. Nathalie vive un grande amore, seguito da un tragico evento, e solo quando scoprirà un nuovo sentimento lì dove meno se lo sarebbe aspettato, in un essere divertente e delicato, inizierà timidamente a riaprirsi alla vita. Proprio di delicatezza aveva bisogno Nathalie in questa fase della sua esistenza.
“Un mese in campagna” di James Lloyd Carr
“Un mese in campagna” bestseller e amata opera che ha ispirato l’omonimo adattamento con Colin Firth e Kenneth Branagh, è un romanzo leggero che ispira. Ispira a fermarsi, prendere una boccata d’aria e godere delle cose semplici – e delle straordinarie, piccole grandi coincidenze – che la vita ci offre.
Tom Birkin, veterano della Grande Guerra e con un matrimonio fallito alle spalle, arriva nello sperduto villaggio dello Yorkshire di Oxgodby con l’incarico di restaurare un dipinto murale del quattordicesimo secolo appena scoperto in un’antica chiesa.
Alla ricerca di un po’ di pace e di una vita semplice, egli troverà molto di più: l’amore per la giovane moglie del Vicario e l’amicizia dello stravagante Charles Moon, incaricato di ritrovare la tomba perduta dell’antenato di una nobile famiglia del luogo.
“La custode dei profumi perduti” di Fiona Valpy
Dai momenti di rottura arrivano gli inizi più luminosi, più carichi di energie positive. Proprio questo è il tema che accompagna “La custode dei profumi perduti”, il bel romanzo di Fiona Valpy ambientato nella suggestiva campagna francese. Una carezza per l’anima, un libro perfetto da leggere per prendersi cura di sé.
Sperando che un nuovo inizio possa essere la cura per il suo cuore spezzato, Abi Howes decide di accettare un lavoro estivo nella campagna francese.
Non appena raggiunge il meraviglioso castello di Bellevue, è subito rapita dal fascino antico di quella dimora e dai segreti che custodisce. E ben presto, complici gli echi del passato, Abi scopre una storia straordinaria, che avrà il potere di sconvolgere i piani della sua estate e, forse, della sua stessa vita. Era il 1938 quando Eliane Martin si prendeva cura degli alveari nel giardino del castello di Bellevue.
Incontrò Mathieu Dubosq mentre vendeva il miele al mercato e se ne innamorò perdutamente. Sembrava che niente potesse scalfire la loro felicità, invece le ombre della guerra si allungarono fino ai confini francesi.
Nel caos generato dall’occupazione tedesca, Eliane e Mathieu vennero divisi e lei prese una decisione che sarebbe potuta costarle la vita: si unì alla Resistenza e combatté per la libertà della Francia.
Ma la strada verso la liberazione fu lunga e, nei momenti più bui, il suo amore per Mathieu venne messo a dura prova. Può una storia che arriva dal passato coinvolgere a tal punto chi la rivive? La vicenda di Eliane riuscirà a risvegliare il coraggio e la determinazione di cui Abi ha bisogno?
“Profondo come il mare, leggero come il cielo” di Gianluca Gotto
Infine, un’opera ibrida carica di insegnamenti e di profondi spunti di riflessione. Nel suo libro, Gianluca Gotto racconta uno stralcio della sua vita personale e si riallaccia a ciò che gli ha permesso di progredire nel cammino di consapevolezza prendendosi cura di sé e del mondo circostante: il buddhismo. “Profondo come il mare, leggero come il cielo” è un libro che si legge di gusto, e che lascia solchi eterni in chi lo assapora con la giusta attenzione.
“Il mondo là fuori, con il suo rumore e il suo caos, proverà sempre a entrarti dentro. Arriveranno pensieri nuovi, difficili da affrontare.
Non affrontarli, allora. Torna all’origine: calma la mente. Sdraiati su un prato e guarda lassù. Tu non sei le nuvole, che vanno e vengono e sono sempre in movimento. Tu sei il cielo. E il cielo è leggero proprio perché non trattiene niente. Il cielo è saggio.
Sa lasciare andare ciò che lo attraversa. Se vuoi essere sereno come un buddha, non essere una nuvola. Sii il cielo. Il buddhismo è stato la mia guarigione. Mi ha mostrato che la vita è tutta una questione di punti di vista: a seconda di come la guardi, la tua esistenza può essere bella o brutta, giusta o sbagliata, fortunata o sfortunata.
Prima di volerla cambiare, dobbiamo essere noi a guardarla con occhi diversi, più consapevoli. Dobbiamo essere noi a cambiare”.